RECENSIONE - Dalla 14. Festa del Cinema di Roma - Dal Sundance Film Festival 2019; dal Toronto International Film Festival 2019 e dal London Film Festival 2019 - Il 18, 19 e 20 Novembre al cinema
(The Report; USA 2019; Thriller drammatico; 120'; Produz.: Topic Studios, Margin of Error, Unbranded Pictures e Vice Media; Distribuz.: Amazon Studios (USA); Amazon Prime Video (ITALIA); QMI Stardust)
Cast: Adam Driver (Daniel Jones) Corey Stoll (Cyrus Clifford) Annette Bening (Senatrice Dianne Feinstein) Evander Duck Jr. (Guardia di sicurezza) Jon Hamm (Denis McDonough) Linda Powell (Marcy Morris) Sandra Landers (Senate Intelligence Committee Clerk) John Rothman (Senatore Sheldon Casa Bianca) Victor Slezak (Senatore Jay Rockefeller) Guy Boyd (Senatore Saxby Chambliss) Alexander Chaplin (Sean Murphy) Joanne Tucker (Gretchen) Maura Tierney (Bernadette) Michael C. Hall (Thomas Eastman) Ian Blackman (Cofer Black)
Musica: David Wingo
Costumi: Susan Lyall
Scenografia: Ethan Tobman
Fotografia: Eigil Bryld
Montaggio: Greg O'Bryant
Effetti Speciali: Conrad V. Brink Jr. (supervisore)
Makeup: Martha Melendez (direzione); Mia Bauman e Joel Mendenhall
Casting: Avy Kaufman
Scheda film aggiornata al:
29 Novembre 2019
Sinossi:
In breve:
Daniel Jones (Adam Driver) ha il compito arduo di condurre un'indagine sul programma di detenzione e interrogatori della CIA. Dopo aver analizzato numerose prove, apprende che le "tecniche di interrogatori" - brutali, immorali e inefficaci - che la CIA ha adottato dopo l'11 settembre. Quando Jones e il Senato Intelligence Committee tentano di rilasciare i risultati delle sue indagini, tuttavia, la CIA e la Casa Bianca fanno di tutto per impedire che la verità venga fuori.
In altre parole:
Protagonista è Daniel J. Jones (Adam Driver), membro del comitato d'investigazione e d'intelligence del Senato degli Stati Uniti, incaricato di far luce sui metodi di prigionia e sugli interrogatori operati della CIA nel periodo che ha seguito i terribili attentati dell'11 Settembre 2001.
Dopo diversi anni di approfondite indagini, Jones scopre l'esistenza di pratiche di tortura immorali e crudeli che la CIA ha cercato a lungo di celare. Ma la pubblicazione di questo dettagliato rapporto, che conterà alla fine più di 500 pagine, sarà molto più complicata del previsto. La Casa Bianca e la CIA impiegheranno tutti gli sforzi possibili per soffocare l'indagine e impedire che queste terribili verità vengano a galla e siano rivelate al pubblico.
Tra quelli che cercheranno di aiutare Jones nella sua indagine - senza però venire meno al loro dovere di difendere le Istituzioni - troviamo la senatrice Dianne Feinstein (Annette Bening), ancora oggi (nel 2019) membro del parlamento americano. Nata nel 1933, La Feinstein è stata anche sindaco della città di San Francisco dal 1978 al 1988, prima donna a ricoprire quel ruolo.
Synopsis:
Idealistic Senate staffer Daniel J. Jones, tasked by his boss to lead an investigation into the CIA's post 9/11 Detention and Interrogation Program, uncovers shocking secrets.
THE REPORT is a thriller based on actual events. Idealistic staffer Daniel J. Jones (Adam Driver) is tasked by his boss Senator Dianne Feinstein (Annette Bening) to lead an investigation of the CIA's Detention and Interrogation Program created in the aftermath of 9/11. Jones' relentless pursuit of the truth leads to findings that uncover the lengths to which the nation's top intelligence agency went to destroy evidence, subvert the law, and hide a shocking secret from the American public. THE REPORT is written and directed by Scott Z. Burns, and the film also stars Jon Hamm, Sarah Goldberg, Michael C. Hall, Douglas Hodge, Fajer Kaisi, Ted Levine, Jennifer Morrison, Tim Blake Nelson, Linda Powell, Matthew Rhys, T. Ryder Smith, Corey Stoll, and Maura Tierney
annessi & connessi, come ben si sa, vanno spesso in paranoia, e sembrano sfogare la rabbia di impotenza ed incapacità - magari ad arginare pericolose infiltrazioni interne che non ammetterebbero mai - incaponendosi su metodi ‘preistorici’, ‘ancestrali’, ‘tribali’ - potremmo perderci nel trovare l’aggettivo appropriato - comunque fuori da ogni logica comprensione. Perciò suona davvero paradossale che ad assestare in The Report - un reportage tanto scottante da restare a lungo segretato con ogni tentativo di insabbiamento possibile - le peggiori torture ai danni di prigionieri siano due sedicenti ‘psicologi’: ma alla resa dei conti verrà fuori che pur di far smettere torture del genere – che il film mostra senza troppi veli o filtri sia pure per schegge sostenute dalla velocità di montaggio – il condannato racconta qualsiasi cosa. Che poi alla fine non è mai la verità . Il detenuto mente sapendo di mentire, dicendo cose già note o
magari dice quel che gli inquisitori vogliono sentirsi dire pur di porre fine al martirio. Operazioni crudeli, infami e dunque pure inutili.
Thirthy di Kathryn Bigelow - Scott Z. Burns non sfiora neanche la chiarezza, pur nella complessità tipo da film di inchiesta, propria del compiantissimo Alan Pakula. Forse non ha aiutato una sceneggiatura tanto forbita quanto estremamente verbosa di fraseologie sparate a raffica per essere lanciate in uno slalom tra il politichese e il militaresco diplomatico, da protocollo esecutivo. Senza nulla togliere all’importanza del soggetto, con implicazioni forti anche nella sfera contemporanea, non si può certo applaudire al modo di raccontarlo e condividerlo: un report nel report oltremodo farraginoso che privilegia la documentazione tecnica alla sensibilizzazione e percezione emotiva che in un film, sia pure ispirato alla realtà , non guastano mai. The Report si perde così volentieri nei fiumi di parole spesi nei vari uffici, nei motivi di ritorno apparentemente senza sbocco, evitando di soffermarsi, sostando qua e là quanto necessario, per ascoltare con attenzione e sentire a pelle, anche gli