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THE INFORMANT!: MATT DEMON INFORMATORE OBESO E INAFFIDABILE PER STEVEN SODERBERGH
Dalla 66. Mostra del Cinema di Venezia
"La grande idea che mi è venuta per THE INFORMANT! era che qualsiasi cosa che non potesse essere resa divertente avrebbe dovuto essere eliminata. Se il film avrà successo, potrò applicare questa teoria a tutti i miei lavori futuri... Più conoscevo la storia, più mi piaceva. Ma sapevo che c’erano stati film seri su argomenti simili, girati da grandi registi. Ho pensato che per fare qualcosa di diverso
avrei dovuto usare il registro dell’ironia. Una volta presa questa decisione, il progetto ha preso forma".
Il regista Steven Soderbergh
"E’ un po’ come sbucciare una cipolla. Parti con un certo bagaglio di convinzioni e poi capisci che non puoi credere in niente quando la situazione diventa assolutamente ridicola. E’ una grande storia con un personaggio veramente incredibile".
L'attore Matt Damon
(The Informant! USA 2009; Thriller drammatico; 108'; Produz.: Groundswell Productions/Participant Productions; Distribuz.: Warner Bros. Pictures Italia)
(See Flash Review by Todd McCarthy, "www.variety.com", here - Voice: 'Il giudizio della critica' - 'International Press')
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Titolo in italiano: The Informant!
Titolo in lingua originale:
The Informant!
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2009
Regia: Steven Soderbergh
Sceneggiatura:
Scott Z. Burns
Soggetto: Il film è basato su una storia vera, narrata nel libro The Informant: A True Story di Kurt Eichenwald.
Cast: Matt Damon (Mark Whitacre) Melanie Lynskey (Ginger Whitacre) Scott Bakula (Brian Shepard) Frank Welker (Il signor Whitacre) Thomas F. Wilson (Mark Cheviron) Tony Hale Joel McHale (Robert Hemdon) Patton Oswalt (Ed Herbst)
Musica: Marvin Hamlisch
Costumi: Shoshana Rubin
Scenografia: Doug J. Meerdink
Fotografia: Steven Soderbergh
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Brian Shepherd (Scott Bakula) è un agente dell'FBI che, con l'aiuto del manager emergente della potente multinazionale agroalimentare Archer Daniels Midland (ADM), il biochimico Mark Whitacre (Matt Damon), indaga sulla fraudolenta politica attuata da una potente multinazionale sul controllo dei prezzi. E’ così che Whitacre scopre una cospirazione ai danni dei consumatori e decide di rivelarne l'esistenza alla FBI. Convinto che sarebbe stato acclamato come un eroe accetta di indossare delle microspie durante alcuni appuntamenti per permettere agli agenti federali di verificare la sua teoria, ma i resoconti incoerenti dell'informatore sono insufficienti per formulare qualsiasi accusa e il labile confine tra la realtà e la fantasia di Whitacre finisce per gettare molte ombre sulle sue motivazioni reali. Ma ci sarà un processo e alla fine l'azienda, riconosciuta colpevole, viene condannata al pagamento di una multa di 100 milioni di dollari.
IN ALTRE PAROLE:
Cosa pensava Mark Whitacre? Manager in rapida ascesa del gigante agro-industriale Archer Daniels Midland (ADM), Whitacre (Matt Damon) improvvisamente decide di rivelare all’FBI le attività illegali della compagnia, come l’accordo sui prezzi, convinto che sarà acclamato come un eroe dall’uomo della strada e considerato meritevole di una promozione. Ma prima che tutto questo possa succedere, poiché l’FBI ha bisogno di prove, deve indossare un microfono e nascondere un registratore nella valigetta. Whitacre accetta con entusiasmo e inizia a sentirsi una specie di agente segreto. Sfortunatamente per l’FBI, il loro testimone chiave non se la cava poi così bene. Le relazioni di Whitacre cambiano sempre e questo è frustrante per gli agenti (Scott Bakula e Joel McHale) e mette a rischio l’indagine sulla ADM, perché è quasi impossibile decifrare ciò che è vero e ciò che invece è il prodotto della fervida fantasia di Whitacre.
Dal >Press-Book< di The Informant!
Commento critico (a cura di ENRICA MANES)
Soderbergh nella sua predilezione per la commedia-noir, con The Informant! mette in campo un tema attuale di spionaggio industriale, cogliendo i particolari di una bizzarra storia realmente accaduta e costruendo una vicenda brillante ed autoironica di classe.
Alfiere di lusso è un Matt Damon che mette in campo tutta la capacità di vestire perfettamente i panni di un nuovo personaggio e di mettere in discussione se stesso e il topos di eroe-antieroe.
L'ironia come chiave di lettura e come arma vincente di una trama che si ritaglia uno spazio nuovo e vivacissimo attraverso la voce fuoricampo del protagonista che si perde in cervellotiche ed esilaranti elucubrazioni donando chicche di simpatia al pubblico, mano a mano che la matassa della storia si dipana e diviene più chiara.
Inizia come un noir, diventa indagine di polizia, entra in gioco una squadra dell'Fbi, assume i tratti di un intrigo ai danni di un innocuo cittadino e, |
in una mutevole serie di colpi di scena e bugie orchestrate a regola d'arte si fa strada anche il legal-crime in un genere che con Soderbergh diventa un tutt'uno perfettamente amalgamato e senza cadute di stile.
Caratteristica principale è la scelta del monologo interiore del fraudolento ed innocuo Mark, in uno stream of consciousness che guida lo spettatore verso la verità e l'esito finale della sua storia. Sceneggiatura intrigante e vivace, colonna sonora trascinante che riprende ritmi e sapori del noir più raffinato e che, insieme alla voce narrante è la chiave di lettura di un film capace di veicolare i più svariati stati d'animo e sentimenti, frustrazione, tensione, giustizia, sempre con quel velo di ironia che fa il verso al genere archetipico da cui trae l'essenza e la trasforma mettendo in gioco qualcosa di totalmente nuovo.
Abilissimo un ormai poliedrico Matt Damon ad entrare nel personaggio non facile di Mark |
Whitacre e non solo dal punto di vista fisico e fisionomico, ma soprattutto espressivo nei tratti di comicità e di ossessione compulsiva che acquista in realismo nel momento in cui i personaggi si muovono nei luoghi reali in cui si sono svolti, fra 1992 e 1996 i fatti.
Rara occasione ma che arricchisce ancora di più un soggetto brillante e di spiccati accenti e spunti comunicativi.
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Commenti del regista
"Più conoscevo la storia, più mi piaceva. Ma sapevo che c'erano stati film seri su argomenti simili, girati da grossi registi. Ho pensato che per fare qualcosa di diverso avrei dovuto usare il registro dell'ironia. Una volta presa questa decisione, il progetto ha preso forma".
Commenti dei protagonisti:
MATT DAMON (attore): “E' un pò come sbucciare una cipolla. Parti con un certo bagaglio di convinzioni e poi capisci che non puoi credere in niente quando la situazione diventa assolutamente ridicola. E' una grande storia con un personaggio veramente incredibileâ€.
Altre voci dal set:
GREGORY JACOBS (produttore): “Una delle idee straordinarie di Scott (Scott Z. Burns) è stata quella di inserire il monologo interiore di Mark Whitacre, che a poco a poco rivela cosa ci sia sotto l'apparenza. E' una prospettiva unica e penso che renda la sceneggiatura molto intriganteâ€.
JENNIFER FOX (produttrice): “La colonna sonora di Marvin (Marvin Hamlisch) stabilisce subito il tono comico del film e mette il pubblico nella disposizione d'animo giusta per questa incredibile storia. Sinceramente ora non potrei immaginare il film senza questa musica".
Links:
Galleria Fotografica:
1
Il giudizio della critica
The Best of Review
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International Press
TODD MCCARTHY, "www.variety.com":
"The wacky little brother of 'Erin Brockovich', 'The Informant!' goofs around lightheartedly while still doing some justice to the true-life story of a zealous but wildly delusional corporate whistle-blower. A larky outing for director Steven Soderbergh after the somber rigors of 'Che' and 'The Girlfriend Experience', the pic showcases an excellent performance by a chubbed-out Matt Damon as a Midwestern executive who's so smart he's dumb. Amusingly eccentric rather than outright funny, this Warner Bros. release will have to rely mostly on Damon for its B.O., which looks to be modest". |
Italian
Press
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