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IL PRIMO GIORNO D'INVERNO: ALLE RADICI DEL BULLISMO IN UN TRISTE SPACCATO DI CRISI ADOLESCENZIALE
Dalla 65. Mostra del Cinema di Venezia
"Il film racconta l'adolescenza come passaggio critico, indaga la solitudine in cui vive chi è un escluso come Valerio, il protagonista, incapace non solo di provare a salvarsi, ma anche di comunicare a qualcuno il suo dolore; osserva una generazione di ragazzi abbandonati all'individualismo che possono spingersi fino al disprezzo delle diversità .
Il primo giorno d'inverno è il momento del solstizio in cui il sole sembra abbandonarci completamente per cedere il passo alla notte più lunga. L'anno che si è avvicinato alla fine viene lasciato alle spalle e il flusso si inverte. E' un momento di morte e rinascita, come la fine dell'adolescenza, ma anche come una ruota che compie il suo giro".
Il regista Mirko Locatelli
(Il primo giorno d'inverno ITALIA 2008; Drammatico; 88'; Produz.: Officina Film/Deneb Media; Distribuz.: Officina Film).
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Titolo in italiano: Il primo giorno d’inverno
Titolo in lingua originale:
Il primo giorno d’inverno
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2008
Regia: Mirko Locatelli
Sceneggiatura:
Mirko Locatelli - Giuditta Tarantelli
Cast: Mattia De Gasperis (Valerio) Michela Cova (Michela) Andrea Semeghini (Matteo) Aberto Gerundo (Daniele) Teresa Patrignani (Madre di Valerio) Giuseppe Cederna (Istruttore di nuoto)
Musica: Giovanni Sollima
Scenografia: Gian Antonio Fusar Poli
Fotografia: Ugo Carlevaro
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Valerio è un adolescente solitario che non riesce a vivere la sua meravigliosa età come molti coetanei: si limita a osservare i suoi compagni tentando di imitarli e di trovare dei pretesti per comportarsi come loro, rimanendone però distaccato. Cerca e rifugge la loro presenza in un incessante e ambivalente confronto, e si isola dal mondo che lo circonda ritirandosi nella natura, nel cielo, nel fiume, negli alberi. Un giorno, all’improvviso, un evento inaspettato sconvolge la sua vita inducendolo a compiere un errore fatale. È appena trascorsa la notte più lunga dell’anno e il ragazzo, con molto coraggio, va incontro alla sua punizione. Valerio verrà schiacciato dal peso della colpa e non sarà più lo stesso.
Il primo giorno d'inverno, nel Catalogo della 65. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2008)
Commento critico (a cura di ENRICA MANES)
Può essere pericoloso quando ad un ragazzo che non ha molto e che chiede poco capita di rendersi conto del suo ritenersi inferiore, del suo desiderare ciò che per altri è normale.
Locatelli con il suo film di esordio, (e con una notevole interpretazione del giovane De Gasperis), va alle radici dei più tristi lati del bullismo, del disagio intimo e sociale delle stanze silenziose di un ragazzo introverso, perchè ad imporsi è chi è sempre stato sottomesso.
In uno scenario ciclico ed intimista, la regia inserisce lo spettatore nel ristretto panorama di Valerio, fatto di scuola, casa, piscina, la strada su quel motorino che diventa amico e alibi, ed introduce, con una fotografia dalle tinte marcate ma fredde, dai contrasti definiti in un grigio nordico che è l'interland lombardo ed un montaggio fortemente interiorizzato e psicologico, nel mutamento di mentalità che silenziosamente si fa strada nel protagonista. |
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