Scorsese, spiritualità vs Wall Street. Il regista a Roma per 'Silence', il film in sala dal 12 gennaio
06/12/2016
- ROMA, 6 Dicembre 2016 - "E' una strana coincidenza che Silence esca in America tra due settimane, le ultime di Obama presidente. Mi auguro solo che questo film porti un dibattito sui valori, tanto più ora che nel mio Paese sta per andare al potere la stessa arroganza raccontata da me in The Wolf of Wall Street. Una cosa che non avrei mai immaginato potesse accadere".
Martin Scorsese non fa il nome di Donald Trump, ma vista la forte spiritualità del suo ultimo lavoro, Silence, in sala dal 12 gennaio con 01, è chiaro il fastidio nel vedere il suo Paese governato dalle sole leggi dell'economia.
Il film, tratto dal libro omonimo di Endo con il racconto del martirio dei missionari gesuiti nel Giappone buddista del 1600, è stato un sogno inseguito da sempre. "Già da ragazzo ho avuto sempre il senso della religione e, anche invecchiando, questa cosa non mi ha mai lasciato. Il libro di Endo - aggiunge il regista - me lo regalò circa 28 anni fa l'Arcivescovo di New York e mi entusiasmò subito. Già nel 1991 volevo realizzare questo film"
(ANSA CINEMA)
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