Cast: Florence Pugh (Allison) Morgan Freeman (Daniel) Celeste O'Connor (Ryan) Molly Shannon (Diane) Chinaza Uche (Nathan) Zoe Lister-Jones (Simone) Nichelle Hines (Molly) Toby Onwumere (Jesse) Ignacio Diaz-Silverio (Quinn) Oli Green (Thomas) Brian Rojas (Diego) Ryann Redmond (Becka) Sydney Morton (Joelle)
Musica: Bryce Dessner
Costumi: Tere Duncan
Scenografia: Merissa Lombardo
Fotografia: Mauro Fiore
Montaggio: Dan Schalk
Makeup: Evelyne Noraz (direzione); Lynda Eichner (per Morgan Freeman)
Casting: Douglas Aibel
Scheda film aggiornata al:
04 Luglio 2023
Sinossi:
In breve:
Allison (Florence Pugh) è una giovane donna che ha davanti un futuro radioso: ha un fidanzato meraviglioso, una carriera fiorente, una famiglia e degli amici che la sostengono. Ma il suo mondo va in mille pezzi quando sopravvive ad un terribile incidente ed esce dalla clinica con una dipendenza da oppioidi e un dolore irrisolto. Negli anni successivi, sarà l'improbabile amicizia che stringe con l'aspirante suocero (Morgan Freeman) a darle la possibilità di rimettersi in sesto e andare avanti con la sua vita.
tutto è ordinato e in cui tutto va a buon fine, compreso il treno di quella stessa stazione ferroviaria. Ma, com’è ovvio, nella vita reale le cose vanno un po' diversamente.
In A Good Person Morgan Freeman torna a collaborare con il regista e sceneggiatore Zach Braff (La mia vita a Garden State) dopo Insospettabili sospetti (2017). E’ forse anche per questo che in questa storia sembra esserci una grande intesa, di intenti, così come di interrelazioni umane, affrescate con i colori giusti per i rispettivi personaggi, dagli interpreti sul campo, in particolare i primi protagonisti: Morgan Freeman con il suo Daniel e Florence Plugh (Piccole donne, Don’t Worry Darling) con la sua Allison, ad un passo dal matrimonio con Nathan (Chinaza Uche), il figlio che da tempo non parla con il padre Daniel. E che, strada facendo, il fluire degli eventi consentirà di comprenderne la ragione. Soprattutto in coda
all’imprevisto incidente con dramma incorporato.
farsi carico della nipote dopo un dramma simile, è anche plausibile dall’alto di una sua logica, ma che possa diventare l’ancora di salvezza per colei che, di fatto, è stata la causa di tutto quanto, beh, questo non è poi così scontato, anzi!
La radice di una bontà che sa perdonare e persino aiutare, non senza saper cantare la dura verità all’occorrenza - come denunciano alcune aspre sequenze - sta nell’aver assaggiato la dipendenza sulla propria pelle e di aver sbagliato a sua volta. Per Daniel/Freeman, si è trattato dell’alcool a monte del fatto di esser stato figlio di un violento alcolista, quale è stato a sua volta nei confronti del figlio Nathan/Uche, peraltro con pesanti conseguenze, mentre per Allison/Plugh, anche a distanza di un anno dall’accaduto, si verifica l’incapacità a staccarsi dagli oppiacei antidolore, dopo aver pure staccato la spina con il fidanzato che stava per sposare. E’ dunque sul
inghiottirci e la vita può sempre essere vissuta, persino con gratitudine, scovando in fondo al tunnel quella luce che mai avremmo pensato di trovare.