Cast: Cher (Avvocato Kathleen Riley) Dennis Quaid (Eddie Sanger) Liam Neeson (Carl Wayne Anderson) John Mahoney (Giudice Matthew Helms) Joe Mantegna (Procuratore Charlie Stella) Philip Bosco (Segretario Paul Gray) Fred Melamed (Avvocato Morty Rosenthal) Sam Gray (Giudice Louis Weiss) Bill Cobbs (Giudice Franklin) Bernie McInerney (Walter) Richard Gant (Everett Bennett) Paul D'Amato (Michael) E. Katherine Kerr (Grace Comiski) Michael Beach (Parcheggiatore) Lisbeth Bartlett (Marilyn)
Musica: Michael Kamen
Costumi: Rita Ryack
Scenografia: Stuart Wurtzel
Fotografia: Billy Williams
Montaggio: Ray Lovejoy
Makeup: Leonard Engelman (per Cher)
Casting: Karen Hazzard
Scheda film aggiornata al:
21 Aprile 2023
Sinossi:
In breve:
A Washington, mentre una sera un giudice della Corte Suprema si suicida, la sua segretaria viene trovata sgozzata in uno degli scarichi del Potomac. La Polizia indizia ed arresta Carl Wayne Anderson, un barbone sordomuto che vive là , al riparo tra i suoi cenci, quale autore del truce delitto. Su richiesta del giudice Matthew Helms, la giovane avvocatessa Kathleen Riley viene incaricata della difesa d'ufficio. Forzatamente rinunciando alle vacanze natalizie, la Riley prende contatto in prigione con il suo assistito. Il suo mutismo (è un reduce dal Vietnam, che la guerra ed i suoi tragici eventi hanno traumatizzato) viene faticosamente superato, ponendo domande e ricevendo brusche e sintetiche risposte su cartelli e lavagne. Ma l'uomo si dichiara invariabilmente innocente dell'assassinio.
In dettaglio:
L'avvocato Kathleen Riley è chiamata a difendere d'ufficio Carl Wayne Anderson, un reduce della guerra del Vietnam accusato di aver ucciso una donna, Elizabeth Quinn, il cui cadavere è stato ritrovato sulla sponda del fiume Potomac, con la gola tagliata da sinistra verso destra (taglio destrorso). I suoi effetti personali, la sua borsa, il suo portamonete, contenente la modesta cifra di nove dollari, vengono rinvenuti nel nascondiglio di Anderson dalla polizia di Washington D.C. assieme a un coltello, possibile arma del delitto. Pochi giorni prima, un giudice della Corte Suprema, per la quale Quinn lavorava come segretaria, era stato rinvenuto suicida per arma da fuoco.
Anderson viene trattato con durezza dopo il suo arresto, e ferito dai poliziotti, ma Riley capisce ben presto che Anderson non è un minorato mentale, ma solo un sordomuto con shock post-traumatico dovuto agli orrori della guerra. Comunica con lui scrivendo su fogli di carta, trattandolo con gentilezza. Anderson aveva contratto la meningite che l'aveva reso sordo, e il mutismo era derivato dalle turbe mentali.
Durante l'esame della giuria, Riley incontra un giurato particolarmente acuto, Eddie Sanger, un ottimo osservatore, che difatti lavora come mediatore e "portaborse" al Congresso. Sanger spera di essere scartato per poter tornare al suo lavoro, ma viene accolto in giuria. Nel frattempo il giudice Helms chiede a un collega di poter supervisionare il caso, sostenendo che il giudizio sarebbe stato breve e lui sarebbe stato così libero di potersi dedicare alla sua auspicata nomina alla Corte Suprema. Helms non dà un attimo di tregua a Riley, che pur tenendo in aula comportamenti poco ligi al regolamento, tenta in ogni modo di dimostrare l'innocenza del suo cliente, come il fargli afferrare al volo un oggetto, cosa che Anderson fa con la mano sinistra, dimostrando di essere mancino, e che quindi non poteva aver inflitto un taglio destrorso.
Sanger prende in simpatia l'avvocato Riley e la causa di Anderson, e tenta in ogni modo di aiutarla, fino a sconfinare nell'illegalità , avendo continui colloqui, telefonate e perfino effusioni con lei. Sospettando, ma non potendo dimostrare nulla, il giudice Helms riunisce la giuria in un albergo, in modo che non abbia rapporti con l'esterno. Avvocato e giurato battono diverse piste, una delle quali è l'auto di Quinn, ancora nel parcheggio, nella cui autoradio Riley trova una cassetta con una dichiarazione del giudice suicidatosi il quale ammette di essere stato corrotto anni addietro in un importante processo a un personaggio politico. Il procuratore in quel processo era proprio il giudice Helms.
Finito il processo Riley viene lodata dai colleghi per la sua audacia e - non più vincolata dalle regole legali - può dimostrare a Sanger il suo interesse.
Synopsis:
A judge commits suicide, and his secretary is found murdered. A homeless deaf-mute man, Carl Anderson is arrested for her murder. Public defender Kathleen is assigned by the court as his lawyer. She sets to find the real killer, and gets help from the congressional advisor, Eddie Sanger who is called to be on the jury panel. Together they discover a dangerous circle of corruption in high places.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
In un’altra delle nostre incursioni nella celluloide vintage, ecco che spunta Suspect-Presunto colpevole (1987) del compianto Peter Yates (Bullitt, All American Boys, Il servo di scena). Un legal-thriller in salsa classica: tre anni dopo vedrà la luce il cult di genere Presunto innocente dell’incomparabile Alan Pakula. Dall’intrigo della traccia narrativa di Suspect-Presunto colpevole spicca un trittico di protagonisti, tanto green all’epoca, da non poter che generare piacevole sorpresa. E non si dice tanto della cantante ed attrice Cher, qui prima protagonista nelle vesti di avvocato della Difesa Kathleen Riley, su cui d’altra parte la macchina da presa di Yates è costantemente puntata per tutto il film. E forse neppure di un Dennis Quaid degli anni d’oro, qui tradotto nel mediatore e ‘portaborse’ al Congresso, Eddie Sanger, che finisce come giurato in un processo, di cui, da ottimo osservatore - oltre che ambizioso bulletto da corteggiamento, di solito interessato - in
qualche modo, riuscirà a determinare le sorti, contribuendo a svelare un clamoroso caso di inquinamento di prove e corruzione giudiziale ai più alti livelli.
Si dice piuttosto di un irriconoscibile, allora appena trentacinquenne, Liam Neeson, qui nei panni di Carl, Wayne Anderson, un barbone senza tetto accusato di aver ucciso Elizabeth Quinn, il cui cadavere viene rinvenuto sulla sponda del fiume Potomac, con la gola tagliata da sinistra verso destra: un dettaglio, quello del taglio destrorso, di importanza capitale in seno al corpo processuale. Gli effetti personali della vittima - borsa, portamonete, contenente la modesta cifra di nove dollari - vengono rinvenuti dalla polizia di Washington D.C. per l’appunto nel nascondiglio di zona di Anderson, assieme ad un coltello, arma del delitto presunta. Di qui l’accusa incriminante per omicidio. Dall’aggressività iniziale che sembra complicare da subito le cose a suo carico, malgrado il supporto della difesa legale d’ufficio destinatagli
- per l’appunto quella dell’avvocato Riley di Cher - affiora pian piano un insospettabile profilo di Carl/Neeson, da cui occhieggia, sempre più palpabile, l’innocenza, mentre si allarga sempre più, a macchia d’olio, il rebus della vicenda avviato con il suicidio di un magistrato: colui che alla vittima aveva per l’appunto consegnato una testimonianza a dir poco scottante e rivelatrice della verità , riflettente proprio su quello stesso processo in corso. Di pari passo al graduale ripulimento del look dell'accusato, da barbone a civile cittadino.
Così Carl/Neeson, trattato ingiustamente con durezza e persino ferito, in coda al suo arresto, tradisce ben presto un’altra verità , ed un profilo opposto a quello supposto in prima istanza, di minorato mentale. Il suo mutismo rivela ben presto radici oggettive profonde, di cui si accorge l’avvocato della difesa d’ufficio Riley/Cher. Carl, già giovane diciannovenne, reduce di guerra in Vietnam, è, in realtà , sordomuto a causa dello shock post-traumatico
causatogli dagli orrori della guerra. Una meningite, la causa della sordità che, insieme al mutismo, aveva poi partorito turbe mentali, contenibili solo con la gentilezza e la comprensione del suo avvocato. La comunicazione tra loro, così come più tardi in tribunale, avviene così solo tramite scrittura. Ma il copione, con un personaggio come questo, è dunque, prettamente mentale, espresso con quei silenzi espressivi di cui, al di là dei copiosi ruoli d’azione che verranno, Liam Neeson si mostrerà particolarmente padrone con il maturare della lunga e prolifica carriera. Così, per quanto non collocato sul podio della ribalta insieme agli altri due colleghi sulla locandina del film, il suo, di fatto, risulta un personaggio estremamente interessante, autentico apripista del versante più introspettivo della sua maturità artistica. Quel che si dice, il germe di grano di un costante, poderoso raccolto.