DORAEMON 3D: DAI MANGA, MUSICAL, VIDEO GIOCHI E SERIE TV ARRIVA SUL GRANDE SCHERMO IN 3D IL SIMPATICO E PROTETTIVO GATTO ROBOT CREATO IN GIAPPONE DA FUJIKO F. FUJIO
Dal IX. Festival Internazionale del Film di Roma - Alice nella città - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 6 NOVEMBRE
(Stand by Me Doraemon; GIAPPONE 2014; Animazione; 94'; Produz.: Shin Ei Animation/Fujiko Productions/Shogakukan/TV Asahi/ADK/Shogakukan-Shueisha Productions/Toho Company/Dentsu/Shirogumi/Robot Communications/Asahi Broadcasting Corporation (ABC)/Nagoya Broadcasting Network (NBN)/Abe Shuji/Hokkaido Television Broadcasting Co. (HTB)/Kyushu Asahi Broadcasting Co./Hiroshima Home Television; Distribuz.: Key Films)
Il simpatico e protettivo gatto robot, creato da Fujiko F. Fujio, che dal 1969 ad oggi diverte grandi e piccini con manga, serie, musical e video giochi e che in Italia rappresenta il cartone animato TV più seguito di sempre, approda per la prima volta sul grande schermo con una nuova avventura in uno spettacolare 3D stereoscopico.
Cast: Mizuta Wasabi (Voce originale di Doraemon) Ohara Megumi (Voce originale di Nobita) Seki Tomokazu (Voce originale di Suneo) Subaru Kimura (Voce originale di Jyaian) Yumi Kakayu (Voce originale di Shizuka) Satoshi Tsumabuki (Voce originale di Nobita adulta)
Nobita è un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra a indolente. Per evitare che diventi un vero e proprio perdente, arriva in suo soccorso Doraemon, una sorta di "fratello maggiore" con il compito di aiutarlo a difendersi dai bulli Gian e Suneo e a diventare un ragazzino assennato e un adulto responsabile. Per riuscire nell'intento, Doraemon utilizza una serie di incredibili e magici gadget, i "chiusky", che in questa occasione condurranno il gatto azzurro e il piccolo Nobita nel futuro per provare a modificare una sorte che si preannuncia non proprio felice, soprattutto sul lato sentimentale. Riuscirà Nobita a conquistare finalmente Shizuka, la dolce amica che ama da sempre e a non farsi più influenzare da Gian e Suneo? Il loro sarà un viaggio nel tempo avvincente e ricco di sorprese che non deluderà i fan vecchi e quelli nuovi.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
Doraemon il film è un lungometraggio diretto da Takashi Yamazachi e Ryuichi Yagi, che si sviluppa dal manga del 1969 di Fujiko F. Fujio e dalle serie televisive tratte dall'omonimo fumetto. Nel film, ritrovando tutti i noti protagonisti della saga, si ritorna al punto di inizio della storia, ossia all'incontro tra un bambino di 10 anni
chiamato Nobita ed il simpatico gatto robot Doraemon. Il protagonista Nobita è un bambino dalle scarse qualità , che dimostra aver poca stima di se stesso e la lacrima facile in qualunque situazione. In soccorso del ragazzino viene in aiuto dal futuro un suo parente, che a sua volta gli donerà l'aiuto di Doraemon, il tecnologico gatto
robot che sarà con lui fin quando non avrà raggiunto lo scopo di aiutare a cambiare le sorti del bambino, che peraltro non si prospettano tanto rosee. Sullo sfondo di questa fantastica avventura la narrazione si incentra principalmente sul rapporto
tra Nobita e la ragazzina di cui è innamorato, ossia Shizuka. Questa situazione sarà spunto per viaggi temporali e per far ritrovare il coraggio e una sorta di maturità al personaggio
di Nobita. Il piccolo protagonista, nella sua breve avventura quotidiana, deve affrontare ostacoli come i due amici bulli Gian e Suneo ed anche Dekisugi il bambino modello che è suo rivale in amore, pertanto Doraemon lo aiuta offrendogli dei
magici gadgets, i Chiusky, che a loro volta non saranno completamente risolutivi nelle situazioni in cui Nobita è coinvolto. I Chiusky, come il panno del tempo, il mantello dell'invisibilità , il kopter, il pane memorizzante, rendono la narrazione efficace e movimentata con un tocco magico da fiaba.
L'avventura è densa di un'aurea fantastica attorniata dalla tematica del viaggio nel tempo, che viene presentato attraverso l'utilizzo di una macchina del tempo, che si sposta attraverso cunicoli spazio temporali, stabilendo una sorta di continuità della
teoria del viaggio nel tempo, infranta a vantaggio di una narrazione fantastica attraverso l'utilizzo di Chiusky come porte magiche e coperte. Dal punto di vista narrativo si assiste ad una storia semplice e adatta principalmente ad un pubblico infantile. Le tematiche affrontate in modo,
per così dire, elementare, cercano di comunicare alcuni concetti morali e di vita che possono
essere d'aiuto ai più piccoli per far comprendere alcuni aspetti difficili della vita, fatta di rapporti relazionali e interpersonali. Mentre dal lato tecnico si assiste ad un'interessante tridimensionalità grafica che dà spessore ai personaggi non togliendone alcuna caratteristica dell'originale in due dimensioni. Attraverso l'utilizzo della
scenografia in CG, ci si avvicina molto al mondo dei videogiochi o degli applicativi di gioco che ormai si sviluppano attraverso ambientazioni dal realismo fotografico. Sicuramente ancora più caratteristica sarebbe una visione del film in versione stereoscopica, dunque in S-3D, che aggiungerebbe ancora più profondità e coinvolgimento verso gli
spettatori più piccoli, portandoli all'interno di una piccola cittadina ad osservare più dettagliatamente il tenero gatto blu Doraemon. Un film principalmente destinato ai bambini e per coloro che sono cresciuti con i cartoon di Doraemon.
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Key Films e Olga Brucciani (Ufficio Stampa Lucky Red e Key Films)