(Kaze Tachinu (The Wind Rises); GIAPPONE 2013; Animazione; 126'; Produz.: Studio Ghibli/Buena Vista Home Entertainment/Hakuhodo DY Media Partners/KDDI Corporation/Mitsubishi Motors Corporation/Nippon Television Network (NTV)/Toho Company; Distribuz.: Lucky Red)
Si alza il vento è l'ultima opera di Hayao Miyazaki, un racconto basato su eventi e personaggi costruiti su una base reale, ambientato nel periodo Taisho della storia giapponese (1912-1926). Tralasciata in parte la centralità della figura femminile, si assiste alla vita di un ragazzo, Jiro, che sogna di volare e progettare aeroplani e diventare un grande ingegnere aeronautico come il suo idolo, ossia il famoso italiano Gianni Caproni. Il ragazzo crescendo diventa miope e per questo decide di spostare il suo sogno dal pilotare gli aerei a costruirli, così si assiste al percorso di crescita di
Jiro e del suo sogno, sullo sfondo di un Giappone attorniato da eventi come il terremoto di Kanto del 1923, la Grande Depressione, la disoccupazione, la povertà e tubercolosi, le rivoluzioni, il fascismo e la soppressione della libertà di parola. Si è introdotti in un mondo dallo sfondo realistico quasi documentaristico, con l'alternarsi di
immagini sogno, nelle quali Jiro incontra Caproni che diviene una sorta di daimon, ossia di angelo custode per Jiro. Le sequenze oniriche sono composte da immagini con la presenza di oscillazioni temporali, terreni ondeggianti e oggetti volanti che fluttuano liberamente.
Per la prima volta un personaggio di un film di animazione dello Studio Ghibli viene creato sulla base di qualcuno realmente esistito. Due individui vissuti nella stessa epoca, Jiro Horikoshi, l'ingegnere aeronautico che disegnò e creò il leggendario aereo da combattimento “Zeroâ€, e lo scrittore Tatsuo Hori, che insieme caratterizzano il protagonista del film, ossia Jiro. I paesaggi e l'ambientazione mostrati rimandano ad un'età dove la tecnologia era ancora in sviluppo e molti paesaggi naturali erano verdi e brillanti, con tocchi di semplicità e tranquillità su di uno sfondo denso di eventi catastrofici e guerre.
Il titolo del film rimanda all'omonimo racconto scritto da Tatsuo Hori e a una poesia
Dal punto di vista tecnico l'anime è realizzato con il connubio
tra la tecnologia d'animazione 2D e quella digitale, con poca presenza di effetti visivi, dato che il film ha una connotazione realistica e poco fantastica. Per questo film è stata fatta una scelta stilistica originale, ossia quella di usare gli effetti sonori, come il suono di un motore fuori giri di un aereo, il fischio di una locomotiva a vapore, il rumore delle auto, il brontolio della terra durante il Grande terremoto di Kanto, creati e riprodotti dalla voce umana. Il film come i precedenti, invade la sfera emozionale, librandosi nel vento come desiderio di un sogno che si alza in volo per divenire realtà . Da vedere.