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    Il cinema di Keanu Reeves

    Biografia

    (A cura di PAOLO LOMBARDI)

    (Lebanon, Beirut, LIBANO 2 settembre 1964 - )

    Figlio di Patricia Taylor, showgirl inglese divenuta in seguito stilista di moda e del geologo hawaiiano di origine cinese Samuel Nowlin Reeves Jr., KEANU (CHARLES) REEVES nasce in Libano. Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce in Australia dove ha vissuto fino al 1966, quando i genitori decidono di separarsi. La madre porta con sé Keanu e le due sorelle più piccole nell'Upper West Side di New York, dove incontra il regista teatrale e cinematografico Paul Aaron che diviene il suo secondo marito. Nel 1970 la nuova famiglia trascorre un breve periodo in Australia prima di trasferirsi a Toronto in Canada. Patricia e Paul si lasciano dopo un anno, ma i figli prendono comunque la cittadinanza canadese e rimangono a Toronto. Reeves ogni anno va a trovare il padre naturale Samuel alle Hawai, dove trascorre le vacanze estive, fino all'età di 13 anni quando decide di non avere più contatti con lui; di fatto il padre si era già allontanato completamente dalla famiglia conducendo una vita dissoluta. Nel frattempo la madre Patricia trova lavoro a Toronto come costumista, attività che le dà la possibilità di lavorare per numerosi personaggi famosi del cinema e della televisione, molti dei quali, da Dolly Parton a David Bowie, stavano da lei; ciò dà a Reeves la possibilità di vedere da vicino la fama e farsi un'idea di come si devono comportare i personaggi famosi. Donna risoluta e dalla forte personalità, Patricia insegna ai suoi figli ad amare l'arte e la cultura, ma soprattutto dà loro la possibilità di credere nella forza delle proprie idee e, per essere sicura che avessero la mente aperta, non li educa secondo religioni particolari o ideologie politiche.

    Circondato fin dalla sua adolescenza da rock stars, Reeves all'età di 14 anni decide di intraprendere la carriera di attore e debutta in una recita scolastica. Non è uno studente brillante, ma la scuola gli permette di dedicarsi alla sua passione per l'hockey; durante l'anno trascorso al 'De La Salle College' viene considerato il miglior giocatore della scuola ed i suoi compagni gli danno il soprannome 'The Wall' per le sue doti di portiere. Nel 1979 Reeves decide di abbandonare la scuola per studiare recitazione; all'inizio si mantiene con piccoli lavori: affila pattini, taglia alberi, gestisce un negozio di pasta e si occupa di giardinaggio. Dopo aver lasciato la scuola Reeves appare sugli schermi televisivi di tutto il mondo nella pubblicità della Coca Cola e successivamente in quella dei cereali Kellogg's. Il 1980 è l'anno del debutto professionale di Reeves come attore in un episodio della serie televisiva canadese Hanging In, ambientata in un consultorio giovanile, anche se di fatto recita due sole battute. L'anno successivo Reeves si iscrive alla 'High School for the Performing Arts' di Toronto dove intende prepararsi per la carriera teatrale. Dopo essere stato espulso ed aver perso l'anno per il suo comportamento indisciplinato, nel 1982 Reeves trascorre l'estate al 'Hedgerow Theatre in Pennsylvania'. Lo stesso anno fa il suo debutto cinematografico in The Prodigal, un dramma nazionale che narra le conseguenze dell'Evangelismo di Billy Graham sulla famiglia Stuart, ma la sua apparizione nelle vesti di un adolescente locale è così breve che il film spesso viene escluso dalla sua filmografia.

    Stando a Toronto Reeves lavora in numerose produzioni teatrali locali ed in televisione dove ottiene ruoli secondari. La sua fortuna migliora quando entra nel cast di Flying un dramma romantico a basso costo girato nell'ambiente dello sport intitolato poi Dream to Believe per la distribuzione internazionale; diretto da Paul Lynch, il film narra le avversità e le tribolazioni di un'aspirante ginnasta, rimasta gravemente ferita in un incidente d'auto in cui il padre perde la vita e la sua lotta per accettare la tragica perdita e superare il trauma fisico e psicologico per riprendere la carriera.

    In Flying Reeves interpreta il comprensivo fidanzato, ruolo che gli dà l'opportunità di dimostrare che non sa interpretare solo tifosi o fanfaroni.

    Stanco dei ruoli da fanfarone che gli vengono affidati e frustrato dalla mancanza di ruoli interessanti che potessero essere adatti a lui, nel 1986 fa i bagagli e con pochi dollari parte alla volta di Los Angeles dove si presenta a un'audizione per una parte in un film televisivo della Disney. Reeves non ottiene quella parte, ma decide ugualmente di rimanere a Los Angeles alloggiando dal suo ex patrigno Paul Aaron a Sunset Boulevard e lavorando dietro alla macchina da presa come segretario di produzione in uno dei film di Aaron, in attesa della grande occasione. Lo stesso anno gli viene assegnato un ruolo di supporto nel film girato in Canada sul mondo dell'hockey Youngblood (Spalle larghe) a fianco di Rob Lowe. Convenzionale e prevedibile vetrina per Lowe, stella ormai in declino, il film è per Reeves la prima esperienza di produzione hollywoodiana ad alto costo, ma dove ha solo alcune battute nel ruolo di un membro del club di hockey locale; tuttavia il film gli offre la possibilità di tornare sul ghiaccio e fare sfoggio delle sue capacità di gran lunga superiori a quelle del protagonista.
    Terminate le riprese, lo stesso anno ha il suo primo ruolo da protagonista nel dramma televisivo The Brotherhood of Justice (Giustizia violenta) un lungometraggio in cui recita la parte di uno studente liceale privilegiato che decide di opporsi alla violenza nella scuola formando un gruppo di 'vigilantes' clandestini. Il film non raggiunge il successo sperato, ma dà a Reeves la possibilità di mettere in luce le sue doti attoriali.

    Il suo ruolo successivo nel film per la televisione Act of Vengeance (L'esecuzione... una storia vera) è un passo indietro nella sua carriera, vedendolo ancora una volta nelle vesti di uno psicotico assassino, un ruolo per fortuna molto breve. Nel 1986 interpreta ancora ruoli per la televisione in Under the Influence, Young Again e Babes in Toyland. In questo periodo Reeves viene talvolta accreditato come K.C. Reeves dato che il nome Keanu sembrava un pò troppo esotico; in hawaiiano Keanu significa 'fresca brezza sulle montagne'.

    Per tutto il 1986 l'attore è molto occupato a lavorare sia per il grande che per il piccolo schermo, ma è solo col film River's Edge (I ragazzi del fiume) che si pone all'attenzione della critica; basato su una storia vera, il film diretto da Tim Hunter, considerato un 'cult movie', presenta un'immagine senza compromessi e a tratti anticonformista dell'alienazione giovanile. Le buone interpretazioni in film minori quali: The Prince of Pennsylvania (Il principe della Pennsylvania), Permanent Record (Il peso del ricordo) e The Night Before, dove gli sono assegnati ruoli diversi, talvolta impegnati e commoventi, mettono in luce il suo talento e gli danno l'opportunità di brillare ed emergere in film dalla sceneggiatura scadente.

    Appassionato di motociclette, durante la lavorazione dei film trascorre la maggior parte delle serate guidando un'Harley Davidson presa a noleggio e poi una moto Guzzi; guidare a fari spenti nella notte gli dà sensazioni bellissime, come lui stesso confessa. Ma la passione per le moto e la guida spericolata gli procurano molte contravvenzioni e numerosi incidenti. E' durante uno dei ricoveri in ospedale per incidente che riceve una parte di rilievo nel film di Stephen Frears Dangerous Liaisons (Le relazioni pericolose); è questa per Reeves l'occasione di dimostrare la sua preparazione teatrale agli appassionati di cinema. Di fronte ad attori come John Malcovich e Glenn Close dà una buona prova di sé cogliendo l'innocenza ed il candore del personaggio in modo convincente ed offrendo la sua prova più difficile nella scena in cui piange all'Opera. E' lo stesso Reeves che ammette "E' stato un incubo. Ho provato per circa 6 ore. Stephen Frears è venuto da me e mi ha detto: 'Non riesci a pensare a tua madre morta o a qualcosa del genere? Sei un attore. Non riesci a fare una cosa così semplice?'". Tra un film e l'altro Reeves riesce a inserire alcune apparizioni televisive nell'episodio della serie Trying Times intitolato Moving Day e in una puntata di Two Lost Souls dal titolo Life Under Water.

    Se River's Edge (I ragazzi del fiume) aveva procurato a Reeves il favore della critica, il suo primo vero sorprendente successo lo ottiene nel 1989 col film di Stephen Herek Bill & Ted's Excellent Adventure, un incrocio tra Ritorno al futuro e un film di Stanlio e Ollio e poi con i grandi incassi del film di Ron Howard Parenthood (Parenti, amici e tanti guai) che trasformano definitivamente l'attore in una star di Hollywood. Bill & Ted's Excellent Adventure è una spensierata e trionfale commedia di avventure interpretata alla perfezione da Reeves in coppia con Alex Winter, il cui brillante binomio compensa largamente le occasionali inadeguatezze della regia e della sceneggiatura; grazie alla coppia di sciocchi pasticcioni il film ha numerosi momenti brillanti e non perde mai di interesse. Parenthood è invece un'esplorazione della vita domestica vista attraverso gli occhi di tre generazioni della famiglia Buckman; qui Reeves ha il ruolo del co-protagonista, un bravo ragazzo un pò sempliciotto dell'entroterra californiano, un piccolo ma decisivo ruolo secondario. Il duplice successo lancia Reeves verso la fama e il successo ma rischia di relegarlo a ruoli da bravo ragazzo di provincia, un pò sempliciotto, così l'attore decide di evitare parti da adolescente per dedicarsi a quelle da adulto in I Love You to Death (Ti amerò... fino ad ammazzarti) di Lawrence Kasdan, a fianco di William Hurt, due sicari perennemente alcolizzati e Tune in Tomorrow... (Zia Giulia e la telenovela), commedia romantica e moderatamente divertente di Jon Aniel ambientata nei primi anni '50, dove gli viene offerto il ruolo da protagonista e riesce a calarsi in modo convincente nel suo primo ruolo da adulto.

    Nel 1991 Kathryn Bigelow dirige Reeves nel thriller adrenalinico e ricco di azione Point Break in cui l'attore interpreta un agente dell'FBI che si trasforma in 'surfer' per catturare un gruppo di rapinatori di banche professionisti capeggiato dal carismatico Bodhi, ruolo ricoperto da Patrick Swayze. Lo stesso giorno in cui si conclude il lavoro Reeves parte per l'Oregon per iniziare le riprese di My Own Private Idaho (Belli e dannati) di Gus Van Sant dove recita a fianco del suo co-protagonista River Phoenix; versione contemporanea gay a basso costo dell'Enrico IV, Atto Primo, il film narra la vita di due 'prostituti' molto diversi l'uno dall'altro, ma la sceneggiatura lenta e inconcludente lo fa bocciare dalla critica e ignorare dal pubblico; anche Reeves riscuote critiche discordanti e si dichiara deluso dal suo contributo attribuendone la causa alla stanchezza accumulata nei 77 giorni di ripresa di Point Break. Se interpretare il romantico protagonista di Tune in Tomorrow... (Zia Giulia e la telenovela) e l'eroe d'azione in Point Break rappresentano la svolta decisiva nella carriera dell'attore, My Own Private Idaho (Belli e dannati) rappresenta certamente il rischio maggiore, poiché interpretare un prostituto bisessuale può rovinare la sua immagine sana ed integra; così il suo rifiuto di rendere pubblica la propria vita privata è motivo per attribuirgli legami sentimentali sia con donne che con uomini.

    Nel 1991 Reeves si reca ai 'Santa Clarita Studios' di Los Angeles per riprendere le vesti di Ted Logan in Bill & Ted's Bogus Journey (Un mitico viaggio) di Peter Hewitt.
    Fuori scena continua a far parlare di sé per le sue avventure in moto; viene fermato tre volte per guida con patente scaduta ed una volta viene arrestato a Santa Monica per eccesso di velocità. Nello stesso periodo le apparizioni dell'attore nei video musicali, accompagnate dalle sue frequenti esibizioni alla chitarra, sia sullo schermo che nella realtà, lo spingono a proseguire la propria carriera musicale, già iniziata ai tempi del liceo dove aveva passato molti anni a suonare il basso, ed a formare il quartetto i 'Dogster' con amici attori e giocatori di hockey.

    Dopo aver dimostrato il suo valore come attore romantico ed eroe d'azione, Reeves continua ad interpretare ruoli stimolanti in progetti ambiziosi. Così nel 1992 manifesta la sua voglia di recitare in Bram Stoker's Dracula (Dracula di Bram Stoker) per la fama leggendaria del suo regista Francis Ford Coppola, riuscendo alla fine ad avere una parte. Il film riscuote solo un parziale successo di critica e di pubblico e mentre Gary Oldman, Winona Ryder ed Anthony Hopkins offrono una buona interpretazione, a Reeves purtroppo viene assegnata una parte sbagliata, poco interessante; molti spettatori rimangono poco soddisfatti dell'accento inglese preso dall'attore che in seguito affermerà di non aver avuto lo spirito giusto.

    Reeves ritorna sul grande schermo nel 1993 con Much Ado About Nothing (Molto rumore per nulla), sontuoso adattamento dell'omonima opera di Shakespeare del regista Kenneth Branagh girato in Toscana l'anno prima; anche in questa occasione l'attore non riscuote il consenso unanime dei critici che lo accusano di prendere le cose troppo sul serio e di sembrare poco a proprio agio nella parte assegnata, ma ne ricava l'opportunità di imparare a cavalcare e l'equitazione diviene uno dei suoi hobby preferiti. Dopo le vacanze di lavoro in Toscana, l'attore accetta un piccolo ruolo in Even Cowgirls Get the Blues (Cowgirl - Il nuovo sesso) di Gus Van Sant. Anche questo film viene condannato dalla critica americana e dal pubblico, tanto da costringere il regista a rimontarlo drasticamente prima dell'uscita internazionale, ma anche questa nuova versione viene considerata un completo disastro non riuscendo a mantenere un livello omogeneo né drammatico, né comico. Lo stesso anno Reeves ha il ruolo più ambizioso e sorprendente mai avuto fino ad allora, quello del Principe Siddharta in Little Buddha (Piccolo Buddha) l'opera epica da 40 milioni di dollari del regista Bernardo Bertolucci. Per l'attore il film rappresenta una ricerca spirituale senza precedenti e un'esperienza notevole. Qui impara la meditazione trascendentale, legge testi buddisti e si immedesima nella parte al punto da perdere più di 12 chili pur di interpretare lui stesso le scene del periodo ascetico di Siddharta in luogo della controfigura pensata dal produttore. Il film purtroppo viene pressoché ignorato dal pubblico di tutto il mondo a causa soprattutto della doppia narrazione che fonde l'affascinante racconto delle origini del Buddismo con un tema contemporaneo poco interessante e irrilevante; manca inoltre di drammaticità, non riuscendo a cogliere il tormento di Siddharta di fronte alla scelta tra famiglia e spiritualità. Tuttavia, se l'opera di Bertolucci viene considerata dalla critica piena di difetti, tra questi non compare Reeves.

    Vistosi rifiutare per soli 2 centimetri di altezza il ruolo principale nella commedia a basso costo sul baseball The Scout, l'attore si consola col ruolo principale nel film d'azione Speed del regista Jan de Bont. Per diventare un eroe d'azione davvero credibile, passa 2 mesi al 'Gold's Gym' di Los Angeles a sollevare pesi per sviluppare bicipiti e pettorali, prendendo lezioni di ginnastica 3 volte alla settimana. Il film viene girato in 15 settimane durante le quali Reeves gira personalmente il 90% delle scene in cui poteva essere necessaria una controfigura, compresa la memorabile sequenza in cui salta dalla Jaguar decapottabile sull'autobus lanciato a tutta velocità, convinto che ciò lo avrebbe aiutato a capire meglio il suo personaggio e quindi a dare un'interpretazione migliore. In pochi minuti l'attore cancella ogni ricordo dei bravi ragazzi di provincia dei suoi primi ruoli. Il film riscuote un enorme successo al botteghino e Reeves si ritrova etichettato come 'superstar'. Nel tentativo di trarre vantaggio ed una facile pubblicità dal grande successo di Speed l'Art Center College of Design' di Pasadena, in California, istituisce il corso 'I film di Keanu Reeves' nel quale si studia il suo personalissimo stile come metodo di recitazione.

    Dopo il successo di Speed Reeves viene sommerso da offerte multimilionarie.

    Ormai riconosciuta stella del cinema internazionale negli anni successivi annovera successi di critica e pubblico. Nel 1995 l'attore torna sul grande schermo con Johnny Mnemonic, il thriller di fantascenza e azione del regista Robert Longo, al suo debutto, dove Reeves interpreta la parte del corriere cibernetico che si guadagna da vivere immagazzinando informazioni nella sua testa computerizzata. Il medesimo anno esce sul grande schermo la romantica favola d'amore A Walk in the Clouds (Il profumo del mosto selvatico) del regista Alfonso Arau, in cui l'attore veste le parti di un soldato americano giovane e idealista che torna a casa al termine della Seconda Guerra Mondiale, recitando a fianco del mitico Anthony Quinn, insieme con Giancarlo Giannini. Lo stesso anno viene classificato dalla rivista 'Premiere' come il 18° attore più famoso di Hollywood, mentre la rivista 'Empire' lo pone al 17° posto (e all'8° fra gli uomini) fra le star del cinema più sexy di tutti i tempi.
    Dopo la sua partecipazione nella commedia dark a basso costo Feeling Minnesota (Due mariti per un matrimonio) di Steven Baigelman, Reeves si unisce ai 'Dogstar' per un tour internazionale, suonando in 24 città americane, una settimana in Giappone per poi accompagnare Bon Jovi in Australia e Nuova Zelanda. Nonostante importanti case discografiche tentino di proporre dei contratti ai 'Dogstar', in alcuni dei quali si suggerisce di avere Reeves come leader del gruppo, l'attore-musicista si rifiuta ripetutamente dichiarando di non essere affatto interessato e spiegando che per lui il gruppo non esiste in funzione sua.
    Nel 1996 torna sul grande schermo nella parte di uno studente universitario che lavora per un gruppo scientifico impegnato nella scoperta di una nuova fonte di energia ecologica in Chain Reaction (Reazione a catena) di Andrew Davis. Il film tuttavia non riscuote molto successo a causa della sceneggiatura mediocre che lo rende poco interessante e piatto. Ma Reeves è ormai attore di successo e la sua fama e popolarità lo confermano l’anno seguente star di grandezza internazionale nel film del regista Taylor Hackford The Devil’s Advocate (L’avvocato del diavolo), in cui ha il ruolo del giovane avvocato di successo Kevin Lomax, che non ha mai perso una causa e che riceve un’allettante offerta di lavoro in uno dei più prestigiosi studi legali di New York, rimanendo però sedotto e dannato per le oscure trame intessute dal diabolico John Milton (Al Pacino); affiancato dalla bellissima Charlize Theron, nel ruolo della moglie, Reeves ha l’opportunità di lavorare con l’immensamente bravo Al Pacino, qui nella parte del lucifero avvocato capo del potente studio legale. Il medesimo anno esce il film di produzione indipendente The Last Time I Committed Suicide (L’ultima volta che mi sono suicidato).

    Nel 1998, mentre sfreccia con la sua moto a fari spenti nella notte per le strade di Topanga Canyon, si schianta in una curva, riportando una ferita alla milza e varie costole rotte; di quell’incidente gli è rimasta una lunga cicatrice sull’addome. Nel 1999 interpreta il messia informatico Neo in Matrix dei fratelli Wachowski, l’eroe predestinato che guida la rivolta contro i computer che schiavizzano le persone in un mondo dominato dalle macchine; il film, di successo planetario e campione d’incassi al botteghino, è ormai un vero e proprio ‘cult’. Nello stesso anno Reeves perde la figlia, che si sarebbe dovuta chiamare Ava Archer; la bambina, che aspetta dalla sua fidanzata Jennifer Syme, nasce priva di vita pochi giorni prima della data del parto. La tragedia mette in crisi la loro relazione anche se i due rimangono in contatto.
    Nel 2000 prende parte alla commedia The Replacements (Le riserve) del regista Howard Deutch, in cui recita la parte di un ex quarterback in una squadra di football fatta di rimpiazzi, in sostituzione dei titolari in sciopero, messa in piedi frettolosamente dall’allenatore in pensione (Gene Hackman), richiamato d’urgenza dal proprietario a guidare la squadra improvvisata. Nello stesso anno interpreta il serial killer del thriller psicologico The Watcher dell’esordiente Joe Charbanic, che mette in evidenza due livelli mentali, quelli del serial killer e del poliziotto (James Spider) che gli dà la caccia, così diversi ma così strettamente legati tra loro; il ruolo tuttavia non sembra adatto alle doti artistiche dell’attore e gli vale l’anno successivo una ‘nomination’ al 'Razzie Awards' nella categoria peggiore attore non protagonista. Ancora del 2000 è The Gift (The Gift - Il dono) di Sam Raimi in cui recita a fianco di Cate Blanchett nella parte di una medium che aiuta la polizia di una piccola cittadina nell’inchiesta sul delitto di una donna scomparsa.

    Reeves si distingue da altre star hollywoodiane per il suo altruismo; ha donato in beneficenza una parte del compenso ricevuto per la trilogia di Matrix ed ha trattato con la Produzione rinunciando ad una parte del suo compenso per favorire l’assunzione nel cast di celebrità dell’ordine di Al Pacino in The Devil’s Advocate (L’avvocato del diavolo) e di Gene Hackman in The Replacements (Le riserve).

    Nel 2001 Reeves torna a recitare ancora a fianco di Charlize Theron nella commedia romantica Sweet November (Sweet November - Dolce novembre) di Pat O’Connor nel ruolo di un direttore pubblicitario in carriera con l’ossessione di risultare sempre il migliore finché non entra nella sua esistenza una donna (Charlize Theron) che, vedendolo incapace di godersi la vita, decide di dedicarsi a lui per un mese, anima e corpo, per cambiarlo e fargli ritrova l’umanità perduta. Remake dell’omonimo film del 1968 diretto da Robert Ellis Miller, questa nuova versione di Sweet November non riscuote un grande successo di critica e di pubblico e Reeves non sembra capace di scrollarsi di dosso i panni di Neo, l’eroe di Matrix ed ottiene così una nuova ‘nomination’ al 'Razzie Awards' ancora nella categoria peggiore attore non protagonista, così come per Hard Ball dello stesso anno.

    La notte del 2 aprile 2001, di ritorno da un party, perde la vita in un incidente d’auto la sua ex fidanzata Jennifer Syme, quando la sua auto finisce contro un albero; aveva in corpo un mix micidiale di antidepressivi e anestetici. Da allora Reeves non ha più avuto una love story pubblica, ma solo pettegolezzi su presunti flirt, da lui sempre smentiti.
    Nel 2003 l’attore ricopre ancora il ruolo di Neo nei sequel di Matrix girati contemporaneamente, anche se usciti nelle sale cinematografiche a distanza di circa un anno l’uno dall’altro, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, entrambe dei fratelli Wachowski, come già l’originale. La trilogia ‘cult’ di Matrix gli dà una notorietà sconfinata; secondo stime ufficiose Reeves è l’attore che ha percepito il compenso più alto nella storia del cinema per un film. I sequel di Matrix gli hanno fruttato 20 milioni di dollari a film, oltre il 15% delle entrate in tutto il mondo, per un totale di circa 185 milioni di dollari. Dello stesso anno è Something’s Gotta Give (Tutto può succedere) in cui Reeves è un medico che perde la testa per una sceneggiatrice (Diane Keaton).

    Nel frattempo il suo ruolo da bassista nella band rock 'Dogstar' è andato in ibernazione; suona in una band chiamata Becky ed all’inizio del 2005 annuncia di aver lasciato sia la band che la carriera musicale. Il 31 gennaio 2005 riceve una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Nel 2005 esce nelle sale cinematografiche il fantasy profetico Constantine diretto da Francis Lawrence in cui Reeves ha il ruolo di un detective del soprannaturale. L’anno successivo interpreta un poliziotto della narcotici assuefatto ad una sostanza che causa lo svilupparsi di molteplici personalità in A Scanner Darkly (A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare) di Richard Linklater; tratto dall’omonimo romanzo di Philip K. Dick, il film è presentato al Festival di Cannes 2006 ed è tra i film evento della Festa del Cinema di Roma. Ambientato in un futuro prossimo non troppo lontano, A Scanner Darkly è un film molto complesso sia da un punto di vista tecnico che contenutistico, difficile da seguire, girato interamente in rotoscoping, una tecnica che consiste nel girare un film in modo tradizionale per poi ridisegnarlo sulla pellicola in un secondo tempo con l’animazione grafica digitale. Questo espediente consente al regista di rendere al meglio le allucinazioni dei tossici e la visione dei drogati, riproducendo bene il mondo dei personaggi di Dick. Nel 2006 Reeves torna ad un ruolo romantico nel film The Lake House (La casa sul lago del tempo) di Alejandro Agresti e nel 2008 è un poliziotto che indaga all’interno del dipartimento di pubblica sicurezza dove lavora nel thriller Street Kings (La notte non aspetta) di David Ayer.

    Molto geloso della sua vita privata, di lui non si sa molto. Certo è che l’ombra della tragedia si è affacciata nella sua vita più di una volta. Tra l’altro sua sorella Kim, ora residente a Capri ed alla quale è molto attaccato, da anni è affetta da una grave forma di leucemia. La sua fama di attore ‘sex symbol’ resta oggi ancora alta; la rivista di cinema inglese ‘Empire’ lo pone nel 2007 ancora al 28° posto fra le star del cinema più sexy di tutti i tempi. Recentemente lo abbiamo visto nel ruolo di un extraterrestre in The Day the Earth Stood Still (Ultimatum alla Terra) di Scott Derrickson, remake dell’omonimo film del 1951, diretto dal celebre regista Robert Wise. Dotato di uno spiccato senso dello 'humor' e di una buona dose di autoironia, in una recente intervista, a chi gli domandava se si fosse mai sentito 'alieno' nella carriera o nella vita ha risposto "L'alieno fa parte di una storia e le storie riescono a farci riflettere su noi stessi. Il momento in cui mi sono sentito più alieno, in effetti, è stato alla scuola superiore".

    Bibliografia: Westbrook Caroline, Keanu Reeves - Una storia illustrata, Hong Kong 1996, prima edizione italiana 1997, Edizioni Logos; >Press-Book< di The Day the Earth Stood Still (Ultimatum alla Terra, 2008); Wikipedia - L'Enciclopedia Libera, Biografia di Keanu Reeves, sito internet http://it.wikipedia.org/wiki/Keanu_Reeves.

    Data di pubblicazione: (5 Gennaio 2009)

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