75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (29 Agosto-8 Settembre 2018) - Schnabel, da pittore racconto Van Gogh. In corsa per il Leone d'oro 'At Eternity's Gate' con Willem Dafoe
03/09/2018
- VENEZIA, 3 Settembre - "Volevo solo essere uno di loro": sono le prime parole di Willem Dafoe nei panni di Van Gogh in At Eternity's Gate di Julian Schnabel, un appello alla normalità, quello dell'artista, che ha tormentato tutta la sua vita sempre ai confini con la follia.
Schnabel, qui in qualità di pittore prima ancora che di regista, ha portato in concorso alla 75/a edizione della Mostra di Venezia questa opera-sfida che pone una domanda: si può raccontare davvero un genio assoluto, un mito dell'arte?
"Tutto quello che volevo dire sulla pittura, l'ho detto in questo film e molte cose le ho dette per voce di Van Gogh - spiega il regista al Lido - tenendo conto che ognuno di noi ha la sua personale visione di questo artista".
Nel film vengono raccontati gli anni trascorsi da Van Gogh nel sud della Francia, ad Arles, il suo complicato rapporto con Paul Gauguin, quello straordinario con il fratello Theo, la dipendenza dall'assenzio e, ovviamente, le sue ripetute permanenze in manicomio a cui si adattava di buon grado.
(ANSA CINEMA)
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