'L'arma dell'inganno', spionaggio e fake news in guerra. In sala il film di John Madden tra Colin Firth e Ian Fleming
10/05/2022
- ROMA, 10 Maggio - Strano destino quello de L'ARMA DELL'INGANNO - OPERAZIONE MINCEMEAT di John Madden, da una parte terribilmente attuale e perfetto per tematiche - lo spionaggio al servizio delle fake news - e, dall'altra, una storia come oscurata dalla realtà attuale, superata dalla guerra vera che si vede in tv e sui social. E così non a caso il regista ha spiegato: "Fare un film così ora? Ci avremmo pensato e ripensato, perché saremmo stati oscurati da quello che sta succedendo. Il conflitto russo-ucraino batte tutto in questo momento. È troppo orribile, troppo spaventoso essere sull'orlo di un precipizio che potrebbe inghiottirci tutti. Nel 1943 almeno era inimmaginabile la potenza delle armi che poi si sarebbero sviluppate. Comunque nessuna volontà da parte mia di fare alcun parallelo tra le due guerre, non sarebbe corretto".
Il film, già al Bif&st e dal 12 maggio in sala con Warner Bros, ci porta appunto nel 1943, quando gli alleati stanno preparando uno sbarco per liberare l'Europa occupata da Hitler.
Il piano previsto è sbarcare in Sicilia, ma è proprio il luogo che si aspettano i nazisti. La mission così per l'intelligence diventa far credere che l'attacco sarebbe invece avvenuto in Grecia. Il compito ricadrà su due agenti, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen), che daranno vita al più straordinario e originale piano di disinformazione della guerra dove in qualche modo l'agente operativo è un cadavere. Non solo. L'operazione Mincemeat (carne tritata) fu ideata da Montagu, il quale prese ispirazione però da un'idea di Ian Fleming (nel film interpretato da Johnny Flynn), suo collega nel servizio segreto navale britannico.
(ANSA CINEMA)
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