'Assassinio sul Nilo', boicottaggio paesi arabi per Gal Gadot. Libano, Kuwait, Tunisia ritirano il film per attrice israeliana
24/02/2022
- ROMA, 23 Febbraio - "Assassinio sul Nilo", l'adattamento cinematografico di un romanzo di Agatha Christie appena uscito anche in Italia, sta suscitando polemiche e censure dopo essere stato proiettato in Egitto e in altri paesi arabi perché vi recita Gal Gadot, attrice ex soldato dell'esercito israeliano.
Lo segnala il sito Al Monitor riferendo che negli appelli sui social media a vietarne la proiezione si sostiene che il film di Kenneth Branagh "apre la strada alla normalizzazione culturale e artistica con Israele".
Gadot, ex Miss Israele nel 2004, prima di fare l'attrice aveva ha assolto il servizio militare obbligatorio di due anni nel suo Paese. E per questo Libano e Kuwait hanno vietato la proiezione del film uscito comunque nelle sale egiziane dal 9 febbraio e dal giorno dopo anche in quelle saudite, ricorda il sito. E ora anche la Tunisia lo ha ritirato dalle sale, dopo le proteste di attivisti filo-palestinesi.
Nel 2017, il Kuwait aveva vietato la proiezione di Wonder Woman anche in quel caso perché la protagonista era Gadot. La polemica era divampata sui media egiziani già dal rilascio del trailer di "Death on the Nile" a fine del 2021 perché interpretato non solo dall'attrice israeliana, ma anche da Armie Hammer, un attore statunitense precedentemente accusato di stupro.
(ANSA CINEMA)
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