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    'LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE'

    "Il mio primo interesse per la narrativa e per l'arte di raccontare viene dalla radio. Ricordo che quando ero bambino, negli anni 30, ascoltavo la radio sdraiato a terra come tutti i bambini a quell'epoca. Quando ero ragazzo, il mio idolo per eccellenza era Norman Corwin, colui che ha inventato i drammi radiofonici. E la prima cosa che ho fatto come autore, a parte un pò di teatro, è stato scrivere drammi radiofonici. Ed è per questo che la radio occupa un posto importante nel mio cuore".
    Il regista Robert Altman

    (A Prairie Home Companion, USA 2006; commedia musicale;103'; Produz.: GreeneStreet Films, River Road Entertainment, Sandcastle 5 e Prairie Home; Distribuz.: Medusa Film.

    Locandina italiana Radio America - A Prairie Home Companion

    Rating by
    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Radio America - A Prairie Home Companion

    Titolo in lingua originale: A Prairie Home Companion

    Anno di produzione: 2006

    Anno di uscita: 2006

    Regia: Robert Altman

    Sceneggiatura: Garrison Keillor & Ken Lazebnik

    Soggetto: Da una storia di Garrison Keillor & Ken Lazebnik

    Cast: MaryLouise Burke (la signora dei sandwich)
    Woody Harrelson (Dusty)
    L. Q. Jones (Chuck Akers)
    Tommy Lee Jones (The Axeman)
    Garrison Keillor (GK)
    Kevin Kline (Guy Noir)
    Lindsay Lohan (Lola Johnson)
    Virginia Madsen (La donna pericolosa)
    John C. Reilly (Lefty)
    Maya Rudolph (Molly)
    Meryl Streep (Yolanda Johnson)
    Lily Tomlin (Rhonda Johnson)
    e, nei panni di loro stessi:
    Tom Keith (tecnico del suono)
    Jearlyn Steele
    Cast completo

    Musica: Rich Dworsky (supervisore alle musiche del film); Michael Barry (Missaggio sonoro)

    Costumi: Catherine Marie Thomas

    Scenografia: Dina Goldman

    Fotografia: Edward Lachman

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    "Il film è una specie di favola in chiave comica composta da una serie di storie che si sviluppano nell'ambito di un orizzonte temporale piuttosto limitato che pesa su tutti come una minaccia: i musicisti, i cantanti e tutti coloro che nel corso degli anni hanno dato vita al mitico programma radiofonico ('A Prairie Home Companion') stanno per scoprire che la puntata di questa sera sarà l'ultima. Tra le storie che si intrecciano nel film, seguiremo quella delle due sorelle Yolanda e Rhonda Johnson (Meryl Streep e Lili Tomlin), le ultime due ' superstiti' di quello che una volta era un famoso gruppo country formato da quattro sorelle; conosceremo la figlia di Yolanda, Lola (Lindsay Lohan), incontreremo Garrison Keillor (nei panni di se stesso) e i cowboy cantanti Dusty e Lefty (Woody Harrelson e John C. Reilly). Inoltre avremo a che fare con la 'Donna Pericolosa (Virginia Madsen) che si materializza, non si sa come, dietro le quinte e con Guy Noir (Kevin Kline), l'addetto alla sicurezza che vive i suoi giorni e le sue notti seguendo i dettami di un romanzo di Raymound Chandler. A completare il quadro ci sono un autoritario direttore di scena e la sua assistente, Molly (Maya Rudolph di 'Saturday Night Live'), che fanno del loro meglio per tirare le fila di uno spettacolo che ormai sta sfuggendo ad ogni controllo, da quando un estraneo (Tommy Lee Jones) ha deciso di chiuderlo. E mentre il programma radiofonico viene trasmesso in diretta dal fitzgerald Theater di St. Paul, l'azione si snoda sul palco e fuori fino al gran finale in cui passioni a lungo soffocate, incomprensioni e fraintendimenti verranno allo scoperto. E a presiedere tutto questo c'è Garrison Keillor che conduce il programma dal palcoscenico, facendo da arbitro ( e a volte provocando intenzionalmente) liti e controversie nei camerini o dietro le quinte. Tra pettegolezzi, malumori dello sponsor, giustificazioni tra il pietoso e il comico che riempiono le nostre vite ascolteremo tanta, tantissima ottima musica, rispettando il motto secondo il quale: lo spettacolo deve continuare".

    Dal >Press-Book< di Radio America - A Prairie Home Companion

    Commento critico (a cura di Patrizia Ferretti)

    RADIO AMERICA - A PRAIRIE HOME COMPANION E' IL FILM DI ROBERT ALTMAN ISPIRATO AD UN NOTO PROGRAMMA RADIOFONICO STATUNITENSE. STREEP-ITOSA MERYL NEL ‘COUNTRY MUSICAL COMEDY’ DI ROBERT ALTMAN. E’ INCREDIBILE COME COTANTA VERVE, CORONATA DA UNA GHIRLANDA DI ALTA CLASSE, GIUNGA PROPRIO DA UN REGISTA OTTANTENNE COME ALTMAN E DA UNA STAR STAGIONATA COME LA STREEP, PERALTRO QUI IN BUONA COMPAGNIA DI CAST. CHE SIA L’OMAGGIO AD UN PROGRAMMA RADIOFONICO CULT COME IN QUESTO CASO O CHE SI TRATTI DI QUALUNQUE ALTRA FONTE DI ISPIRAZIONE, E’ CERTO CHE ALTMAN CONSERVA INALTERATA L’ORMAI RARA CAPACITA’ DI CUCINARE, DOSANDO AL MEGLIO, INGREDIENTI DI VARIA NATURA, SOFISTICATI E PREZIOSI PER IL RISULTATO SICURO E INEDITO DI RICETTE DI GRAN GUSTO E RAFFINATEZZA

    Pur tuttavia, anche nelle ricette di gran gusto e raffinatezza, c’è quasi sempre un ingrediente classico. Così in Radio America, Altman si affida alla voce fuori campo di Guy Noir (Kevin

    Kline) che racconta come sono andate le cose riguardo alla chiusura del programma radiofonico più seguito d’America che “andava in onda dai tempi che Gesù faceva la terza elementareâ€: la “voce amica della prateriaâ€, la “stazione della porta accantoâ€. Adesso è in procinto di chiudere ma non sembra essere un problema per nessuno perché “qui sono convinti che se le ignori, le cattive notizie se ne vannoâ€. La sceneggiatura segue di pari passo l’armonia, l’ironia, l’effervescenza, talora venata di malinconia, i sentimenti che animano il cast di una trasmissione che va in onda in diretta dal Teatro Fitzgerald di Saint Paul nel Minnesota. Così si entra nel vivo dell’intima e affettuosa atmosfera creata dal clan degli artisti che devono dunque dar voce ma anche volto ad un programma esilarante, fatto di gags e di ottima musica dal gusto popolareggiante in stile prevalentemente country. E’ nell’habitat intimo e caloroso fatto di

    camerini per il trucco preparatorio e di un palcoscenico adibito alle esibizioni , che i personaggi svelano se stessi quasi in confessioni aperte, sul filo di una cordata di ricordi personali o di esperienze comuni, esternate negli intervalli che precedono l’entrata in scena e la messa in onda, oppure direttamente in trasmissione, andando in questo caso ad instaurare con il pubblico una sorta di familiare e solidale cameratismo. Sono straordinari flash di fresca e sincera umanità, immediata e genuina, dove lo stacco tra lo spazio privato e quello dello spettacolo con tanto di festante platea, sfuma nel nulla. Così si passa dalle conversazioni degli attori in e fuori scena alla musica e alle canzoni in un lampo e, anzi, si potrebbe dire che quasi convivono insieme, sulla stessa lunghezza d’onda temporale. Lo spettatore potrà senz’altro accoccolarsi in questa atmosfera che si carica di ritmo fin dalle prime mosse, restandone rapito

    al punto da avere come la sensazione di far parte di quell’armoniosa coralità che va dritta al cuore, complice una musica appagante e calorosa quanto le intense schegge di umanità che si avvicendano strada facendo, là dove Meryl Streep in particolare, sembra esser nata e cresciuta, tanto dà l’impressione di vivere realmente il tutto dall’interno, con estrema naturalezza e in una varietà di sfumature tale da spiazzare letteralmente, anche per le sue straordinarie doti di cantante, davvero sopra le righe. Lo spettacolo deve continuare ma la fine è ineluttabile così come preannunciato e come aleggia nell’aria con quella sorta di metafora della Morte incarnata dalla Donna Pericolosa cui dà volto e anima una sensuale e misteriosa, quanto straordinariamente ‘felpata’,Virginia Madsen.

    Commenti del regista

    "Anche se il programma di Garrison è un programma radiofonico, al tempo stesso è anche uno spettacolo dal vivo, che va in scena davanti ad un pubblico numeroso. E' una miscela di radio e teatro, e questo lo rende perfetto, almeno ai miei occhi. Sin da subito ho desiderato di dirigere 'A Prairie Home Companion': per portare sul grande schermo l'umorismo di Garrison e utilizzare Garrison e tutti gli altri artisti del suo programma".

    E, riguardo allo stile del film:
    "Potrei definirlo uno stile documentaristico. Ma non abbiamo mai cercato di nascondere le macchine da presa che utilizzavamo. Il risultato è che le immagini che vediamo sullo schermo sembrano più immagini 'rubate', riprese per caso piuttosto che scene e sequenze organizzate nei dettagli e filmate. Era come se la macchina da presa si fosse trovata a passare lì per caso e avesse colto quelle scene... Mentre giravo questo film, ho pensato spesso a 'Nashville'. Anche questa volta abbiamo avuto tante esibizioni dal vivo, proprio come per 'Nashville ed è per questo che il mio vecchio film era sempre con me... Ho avuto spesso a che fare con la musica dal vivo nei miei film, ma devo dire che questa volta le cose sono state incredibilmente semplici per quanto riguarda le esecuzioni musicali. Per me la musica era una forma di dialogo e (Rich) Dworsky (supervisore alle musiche del film) ha fatto un lavoro magnifico per integrare la musica con i dialoghi e le battute... Sono felice di come sia venuto il film: Il mio compito - oltre che il mio dovere morale - era prendere del materiale verbale e dargli visibilità sul grande schermo. E fare tutto questo al meglio delle mie possibilità. Ho cercato di servire al meglio il lavoro di Garrison Keillor e il suo umorismo".


    Commenti dei protagonisti:

    Lily TOMLIN (Rhonda Johnson): "Qualunque cosa sia scritta sulla sceneggiatura, Altman la riporterà sul grande schermo nella sua interezza. E quindi il film è pieno di diverse azioni, che si svolgono in diversi luoghi. Avevamo tutti il microfono sempre acceso e questa è una delle sue caratteristiche da regista... Le vite di Yolanda e Rhonda sono talmente legate e intrecciate che una storia confluisce nell'altra e viceversa. Parlano sempre insieme, si sovrappongono e i loro pensieri si mischiano in continuazione. E dopo qualche giorno tutto questo ci veniva molto naturale e ci abbiamo preso gusto".

    Meryl STREEP (Yolanda Johnson): "Altman vuole leggere anche tra le righe, e tutto quello che c'è di improvvisato o imprevisto per lui è una manna dal cielo. In un pomeriggio, Altman è capace di girare 10 pagine, ci volevano circa 20 persone sul set e tre macchine da presa e questo creava una certa confusione e un certo affollamento ma alla fine è stato anche molto divertente... Lily (Tomlin) è venuta a casa mia e siamo restate lì per ore ed ore e alla fine tra di noi si è creato un rapporto profondo che è stato funzionale al film".

    Lindsay LOHAN (Lola Johnson): "Lola si comporta come se fosse depressa e poco sicura di sé, ma credo che sia solo una facciata. Quando hai 17 anni, sei molto gelosa dei tuoi sentimenti, dei tuoi pensieri e non vuoi che nessuno li scopra. Sei tosta e pensi di non avere bisogno di nessuno. Ti vergogni di tua madre e cose di questo tipo. Durante il film, credo che Lola si trasformi in quella che poi è veramente".

    Kevin KLINE (Guy Noir): "E' stata una sfida interessante. Nel corso degli anni Garrison ha scritto talmente tanti sketch con Guy Noir che il materiale era inesauribile. In un certo senso, questo mi ha dato una sorta di cornice, di ambito entro il quale poter lavorare con una certa libertà perchè nessuno finora aveva mai visto Guy Noir e quindi nessuno sapeva che aspetto avesse. Garrison è stato molto generoso perchè mi ha permesso in un certo senso di psicanalizzare il personaggio a modo mio ed io mi solno sentito responsabile del mio personaggio e ho cercato di rendere al meglio quello che è lo spirito di Guy Noir. Devo aggiungere che il fatto che faccia la guardia, che sia pazzo come un cavallo e che viva in un mondo tutto suo, è stato direi assolutamente liberatorio!".

    Virginia MADSEN (la 'Donna Pericolosa'): "Nel mio personaggio, non c'è nulla di spiegato. Se dovessi definire la lingua parlata dal mio personaggio, direi che è la lingua della preghiera. Lei non si vede affatto come una donna pericolosa perchè il suo compito è riportare la gente nella casa del Signore. Il mio personaggio ama gli esseri umani e ama mostrare questo suo amore per loro. Comincia ricordando delle cose umane e vuole restare in mezzo agli esseri umani, per essere ricordata e per ricordare meglio quella vita. La sua missione doveva essere breve: doveva arrivare, sbrigare il suo lavoro ed andarsene, ma invece resta lì, non se ne va e credo che sia favoloso avere un angelo nei paraggi nel momento in cui il programma si accomiata dal suo pubblico per l'ultima volta".

    Maya RUDOLPH (Molly): "Molly è una specie di bisbetica incinta, ma resta sempre una professionista. E mentre il conduttore racconta le sue storie, passa da un personaggio all'altro e sta per scordare qualche battuta - o almeno è questo che Molly pensa proprio perchè ha ascoltato quelle lunghissime storie centinaia di volte - comincia a stancarsi di tutto questo. G. K. (Garrison Keillor) sembra non accorgersi che lei è molto infastidita e lei usa la sua gravidanza per girare gli occhi una volta di troppo".

    Altre voci dal set:

    Garrison KEILLOR,
    (a proposito delle 'Johnson sisters' (Yolanda/Meryl Streep e Rhonda/Lily Tomlin):
    "Quei personaggi sono praticamente esplosi all'interno della sceneggiatura. Yolanda e Rhonda sono le uniche due superstiti di un quartetto musicale formato da quattro sorelle che tempo addietro hanno avuto una certa dose di successo ma che ora sembrano aver perso il loro smalto. Sono uscite dal grande giro e si accontentano di partecipare a fiere paesane, spettacoli nelle scuole o nelle chiese e di cantare alla radio. Adoro questi personaggi: in fondo sono degli sconfitti, ma non si arrendono e continuano comunque ad essere allegri. Yolanda è sicuramente una donna forte e coraggiosa la cui arma più potente è il buon umore... Sapevo che Meryl Streep avrebbe interpretato il ruolo di una cantante che partecipa alla trasmissione radiofonica, perchè è una cantante magnifica...".

    Garrison KEILLOR,
    (a proposito della cosiddetta 'Donna Pericolosa'/Virginia Madsen):
    "Il personaggio della Donna Pericolosa ha subito una forte evoluzione. All'inizio la Donna Pericolosa doveva essere un'ammiratrice convinta che il conduttore del programma che il conduttore radiofonico dal suo programma si rivolgesse direttamente a lei perchè ne era innamorato. Così aveva deciso di fare irruzione dietro le quinte del teatro per fuggire con lui. Ma il suo personaggio restava comunque molto sfuggente, cercava di non farsi vedere, di sfuggire agli sguardi mentre io volevo che partecipasse più direttamente all'azione. Allora ho deciso di farla morire in un incidente d'auto e di farla tornare nei panni di un angelo".

    Garrison KEILLOR,
    (sull'essenza dei personaggi in generale):
    "Se i personaggi hanno una spada che gli penzola sulla testa, allora la storia funziona. E se gli stessi personaggi però non se ne accorgono, o decidono di ignorare la minaccia, e vanno avanti con la loro vita senza pensarci troppo spingendosi fino all'orlo del precipizio, come fa la gente nella vita normale, allora sì che abbiamo una storia veramente interessante. I personaggi del film dovrebbero essere individui del Midwest e da quelle parti si ha la tendenza ad accettare le sconfitte con una certa eleganza. Il mio obiettivo era offrire a Robert Altman delle possibilità interessanti sapendo che poi lui avrebbe fatto un'operazione di 'taglia e incolla' che avrebbe cambiato tutto".

    Garrison KEILLOR, compiaciuto nella consapevolezza dell'ottima qulità del prodotto finito: "Nel film ci sono tanti elementi del programma radiofonico originale, e parlo della sostanza, dei contenuti, della musica. La storia ruota intorno al programma e Altman ha sfruttato tutto questo a meraviglia, tagliando e rimontando le scene. Ha dato ad ogni attore delle battute e delle scene meravigliose mostrando il meglio di ognuno di loro. Sono rimasto letteralmente stupito da quello che è riuscito a fare e da quello che gli attori hanno fatto. Ormai ho già visto il film tre o quattro volte ma continuo a notare dei particolari che mi erano sfuggiti".

    Links:

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    • Lindsay Lohan

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