Effetti Speciali: Michael W. Hamilton e Michael Innanen (supervisori)
Makeup: Angie Mills (direzione)
Casting: Chelsea Ellis Bloch, Marisol Roncali, Ilona Smyth
Scheda film aggiornata al:
08 Novembre 2022
Sinossi:
In breve:
E' la storia di un insolito e inquieto Babbo Natale (Mel Gibson) che sta passando un brutto momento a causa del calo degli affari. L'uomo dovrà vedersela con un precoce ragazzino di dodici anni che, dopo aver trovato solo carbone nella sua calza di natale, decide d'ingaggiare un killer per farlo fuori. Il killer in questione (Walton Goggins) è un eccentrico sicario tiratore che lavora in un negozio di giocattoli.
In dettaglio:
Chris Cringle (Mel Gibson) vive con sua moglie Ruth e gestisce la sua fabbrica di regali di Natale in una fattoria vicino alla città di North Peak, in Alaska. Purtroppo il suo reddito è in declino a causa dei troppi bambini che diventano troppo cattivi ogni anno. Il governo degli Stati Uniti, che mantiene una quota di interessi negli affari di Chris e fiutata un'opportunità per poter espandere la loro produttività a basso costo, invia il capitano Jacobs a proporre un contratto di due mesi per la produzione di componenti per un nuovo caccia per l'esercito americano. Gli agenti di collegamento ignorano i dubbi di Chris circa l'intero evolversi della faccenda, minacciando virtualmente di trattenere i sussidi del governo, ma Ruth riesce a calmare Chris e fargli accettare il contratto con il governo.
Alla vigilia di Natale, il ragazzo ricco e viziato Billy Wenan riceve un pezzo di carbone da Chris per il suo egoismo e, giurando vendetta, assume un sicario, Jonathan Miller, per uccidere Chris. Dopo alcuni futili primi tentativi, Miller costringe un supervisore del servizio postale a dirgli l'indirizzo di Chris, ottenendo l'informazione dalle lettere che riceve ogni anno dai bambini di tutto il mondo. Dirigendosi verso North Peak, Millers segue Chris alla fattoria, si infiltra nel complesso e uccide tutte le guardie dell'esercito americano, ma viene scoperto da uno degli elfi lavoratori prima di compiere ulteriori progressi; viene lanciato l'allarme, e il capitano Jacobs riesce a far evacuare i lavoratori a costo della propria vita, poco prima che Miller faccia saltare in aria la fabbrica.
A rowdy, unorthodox Santa Claus is fighting to save his declining business. Meanwhile, Billy, a neglected and precocious 12 year old, hires a hit man to kill Santa after receiving a lump of coal in his stocking
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Come si faccia a considerare il Fatman di Eshom e Ian Nelms (vedi ‘The Nelms Brothers' in http://nelmsbros.com/nelmsbros) una commedia, proprio non si comprende. L’idea alternativa su un Babbo Natale in crisi, non solo economica, a causa di troppi bimbi cattivi che non meritano regali ma carbone, non è male. Così come vedere incarnare il Santa Klaus di turno ad un Mel Gibson rustico boscaiolo imbolsito senza la canonica mise in cappuccio rosso. Un grassoccio uomo qualunque con una moglie di colore (la Ruth di Marianne Jean-Baptiste) che è il suo faro di saggezza. L’idea di vedersi costretto ad accettare la proposta, inaccettabile a cose di normali, dall’esercito americano per la costruzione di un caccia da guerra, per sbarcare il lunario della crisi temporanea, è quanto meno temeraria. Spirito natalizio zero! Ma questo è voluto e fa parte del gioco. Anzi, si direbbe che lo spirito
fa un pacchetto unico tra Natale e Befana, evidentemente!
Ecco, il film procede avanzando in un nulla di fatto, tentennando a destra e a manca mentre il sicario cerca disperatamente di scovare l’indirizzo di Babbo Natale per accontentare il mandante, in grado di pagare profumatamente per questo 'surreale' misfatto su commissione. La carneficina attuata in seguito presso l’esercito americano prima di un faccia a faccia tra i due - il sicario e Babbo Natale - è deprimente e non mi sembra che abbia proprio nulla di commedia. E, d'altra parte, non c'è una battuta umoristica in tutto il film, dove ogni cosa è invece presa alquanto sul serio! E dunque?! Questo è un genere di storia che poteva avere una più brillante risoluzione evidentemente con una regia più capace e un copione che desse a Mel Gibson tradotto in questo Babbo Natale sui generis, più pane di qualità per i
suoi denti. Fatman celebra pure l’immortalità di Babbo Natale che, con l’aiuto dell’amata moglie, risolverà le cose a modo suo, proiettando la necessaria speranza futura per recuperare lo spirito natalizio e di conseguenza gli affari. Mah! L’unica cosa condivisibile con questo Babbo Natale in Fatman, troppo amante dei biscotti della moglie per trovare la forza e il coraggio di mettersi veramente a dieta, è la fiacca che spira da tutti i pori.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)