Berlinale 2021 - Tina Turner, io rock star malata d'amore. Nella biopic dalle violenze subite fino al successo planetario
02/03/2021
- ROMA, 02 Marzo - Nonostante sia la biopic di Tina Turner, la cosiddetta 'regina del rock and roll', si balla al suo sfrenato ritmo solo nella seconda parte. TINA docu di Dan Lindsay and T.J. Martin, nella sezione Special di questa 71/ma edizione della Berlinale, racconta infatti all'inizio, e sicuramente con più passione, il tempestoso rapporto della cantante con Ike Turner il musicista che ha amato perdutamente per diciassette anni fino all'annientamento.
Un uomo sposato con slancio da Tina e fondatore del celebre gruppo, anni Sessanta-Settanta, Ike & Tina Turner che si sciolse nel 1976.
Ma chi era davvero Ike? Una specie di campione mondiale di machismo capace di picchiarla, tradirla con più donne alle stesso tempo, farla sentire sempre come una sua proprietà più che una persona :"Lividi, il naso gonfio, l'occhio nero, il labbro rotto erano i segni della sua proprietà. Un modo per dire: è mia e faccio quello che voglio" dice a un certo punto Tina Turner.
Tutte cose queste già rivelate da lei più volte, ma questa volta ribadite in un'intervista del 2019 che è la struttura portante di questo documentario. Il tutto arricchito dalle testimonianze di amici, figli, musicisti, giornalisti, addetti ai lavori e da quella davvero poco empatica della madre.
"Ho vissuto una vita piena di vergogna e ho cercato un modo di convivere con questa vergogna" dice a un certo punto Tina Turner nel film quasi a volersi liberare di un peso.
Nel finale di TINA, documentario strutturato in modo più che classico, di scena un vero e proprio happy end da favola per chi, dopo aver sofferto tanto, è giusto trovi la meritata felicità (omettendo, forse con giustizia, diverse gravi disgrazie che hanno colpito la rockstar negli ultimi anni).
Oltre i concerti strapieni, nella seconda parte del documentario solo il lungo amore felice dell'artista per Erwin Bach, agente musicale di 15 anni più giovane, e la sua passione per il buddismo Soka Gakkai che pratica quotidianamente nel paesino di Küsnacht, vicino Zurigo, dove ormai vive.
La cantante ha infatti da anni la cittadinanza svizzera rinunciando tra l'altro, a quella statunitense che avrebbe comunque potuto mantenere, ma che forse le ricordava troppo un passato da dimenticare.
(ANSA CINEMA)
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