27. Torino Film Festival (13-21 Novembre 2009) - GIANNI AMELIO: ‘Il mio festival e' in salute’. Venerdì l'apertura
11/11/2009
- (ANSA) - TORINO, 10 Novembre - Conto alla rovescia per l'apertura, venerdì, della 27. edizione del Torino Film Festival, diretta per la prima volta da GIANNI AMELIO, dopo il biennio guidato da Nanni Moretti che ha portato alla nove giorni subalpina il raddoppio di spettatori e ampliato l'attenzione dei media internazionali. Il regista GIANNI AMELIO ha presentato l'ardua missione di selezionatore di opere e la sua idea di festival - aperta alla città, alle famiglie - ieri mattina (10 Novembre) a Palazzo Civico in una atmosfera di grande attenzione da parte dei membri della V Commissione e dell'assessore alla cultura Fiorenzo Alfieri.
"Il Tff, al cui timone sono stato chiamato, è in buona salute - ha spiegato AMELIO - un supermaggiorenne che continua nel solco della tradizione il percorso di scoperta e riflessione critica sul cinema contemporaneo, i suoi linguaggi, i suoi autori. Non dico che da Torino potrebbe emergere un nuovo Fellini, ma un regista che potrebbe lasciare un segno forte nella cinematografia italiana, questo sì".
AMELIO non ha nascosto la grande concorrenza dei festival di Roma e Venezia e anche una velata amarezza per aver rinunciato - a causa del risparmio - a qualche volo a Los Angeles e a New York alla ricerca di novità da portare in terra subalpina. Soddisfazione invece per il paio di produttori che hanno iscritto a Torino opere prime, piuttosto che farle gareggiare in Laguna. A muovere le scelte dei curatori è stata tuttavia ancora una volta la volontà di promuovere il "nuovo" senza perdere di vista la ricerca e l'approfondimento sulle tendenze e gli autori più innovativi del passato.
Ad aprire la 27. edizione sarà venerdì sera, al Teatro Regio, l'anteprima internazionale di NOWHERE BOY, lungometraggio della regista inglese Sam Taylor Wood, incentrato sugli anni giovanili di John Lennon e tratto dal libro Imagine This: Growing Up With My Brother John Lennon, scritto da Julia Baird, sorellastra di John.
LA REDAZIONE
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