Tarantino, tutta la mia opera è violenza. Regista a Roma, il cinema non cambia la storia ma la influenza
03/08/2019
- ROMA, 3 Agosto - "Un critico inglese, Laurence Staig, anni fa ha scritto il libro 'Italian Western. The Opera of violence' ed è in fondo, almeno per quanto riguarda la violenza, quello che sto facendo io con tutta la mia opera". Parola di Quentin Tarantino, a Roma con C'era una volta ... a Hollywood, in sala dal 18/9 con la Warner Bros. Con lui, che indossava una t-shirt nera con la scritta Brutalism, Leonardo DiCaprio e Margot Robbie.
Nel film, già in concorso a Cannes e ambientato nella Hollywood di fine anni '60, DiCaprio è Rick Dalton, attore di western tv di serie B, Brad Pitt (Cliff Booth) è il suo stuntman e amico di lunga data e Robbie è Sharon Tate (uccisa nel 1969 dalla setta di Charles Manson).
"Credo ci sia un elemento di nostalgia - dice Tarantino - . Hollywood era diversa allora, il cinema stesso era diverso". Nel film l'ennesimo tentativo di cambiare 'in meglio' la storia, come in 'Bastardi senza gloria' e 'Django Unchained': "Il cinema non ha il potere cambiare la storia, ma certo può influenzarla".
(ANSA CINEMA)
|