LEONARDO PIERACCIONI: ‘IO E MARILYN’ SOTTO L'ALBERO DI NATALE, VALE A DIRE ‘UNA FAVOLA PER QUARANTENNI ABBANDONATI’
04/06/2009
- (AGI) - Roma - LEONARDO PIERACCIONI torna a Natale e promette scintille in compagnia dell'icona sexy piu' famosa di tutti i tempi: il 18 dicembre sara' nelle sale IO E MARILYN, distribuito da Medusa, con il suo nono lungometraggio, giunto alla seconda settimana di riprese tra Firenze (col sostegno della Toscana Film Commission) e Roma (gli studios della Pontina) oltre a due trasferte (l'Italia in miniatura di Rimini e Piombino). A 15 anni da I laureati, il comico toscano campione d'incassi (22,5 milioni con Ti amo in tutte le lingue del mondo e Una moglie bellissima) torna con una favola per quarantenni abbandonati.
Presentando a Roma il film, PIERACCIONI spiega di aver sempre "raccontato lo stesso personaggio nelle varie eta' della vita, a partire dai trentenni che non si vogliono prendere le responsabilita' del postlaurea. Ora sono arrivato ai quarantacinquenni riaccompagnati, come li chiama mia madre".
La protagonista del film si chiama SUZIE KENNEDY, e' inglese, single, trentaduenne, e, spiega PIERACCIONI, "e' veramente un clone piu' che una sosia dell'attrice piu' amata di sempre, con un'aura di mito che oggi nessuno ha piu' e che considero un simbolo dell'amore struggente e malinconico. Va in giro su una Cadillac cabrio di colore rosa, veste, si trucca e si pettina proprio come Marilyn, che ha studiato nei minimi particolari".
Scritto da GIOVANNI VERONESI, il film e' la storia di un manutentore di piscine, tale Gualtiero Marchesi (LEONARDO PIERACCIONI), appena lasciato dalla moglie (BARBARA TABINA) fuggita con un domatore di leoni (BIAGIO IZZO). L'uomo si sfoga con due amici pasticceri, una coppia gay che promette scintille di comicita' composta da MASSIMO CECCHERINI e LUCA LAURENTI. Una seduta spiritica cambiera' la vita di Gualtiero: viene evocata Marilyn Monroe e la diva (Suzie Kennedy) appare davvero. O almeno lo crede Gualtiero. L'uomo crede di impazzire e si rivolge ad uno psichiatra (FRANCESCO GUCCINI). L'unico a credergli, pero', e' ROCCO PAPALEO che ha avuto un'esperienza analoga con Adolf Hitler.
"In fondo - spiega PIERACCIONI - faccio sempre lo stesso film e sempre con gli stessi attori, ma devo dire che ancora mi diverto".
LA REDAZIONE
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