UOMINI CHE ODIANO LE DONNE – dal libro al film in uscita in Italia il 29 maggio – Bim Distribuzione
19/03/2009
- In Svezia il 18% delle donne al di sopra dei quindici anni è stato minacciato almeno una volta da un uomo.
In Svezia il 46% delle donne al di sopra dei quindici anni è stato oggetto di violenza da parte di un uomo.
In Svezia il 13% delle donne è vittima di violenze sessuali al di fuori di relazioni sessuali.
In Svezia il 92% delle donne vittime di violenza sessuale non ha denunciato alla polizia l’ultima aggressione subita
Queste le statistiche che figurano in alcuni capitoli del libro UOMINI CHE ODIANO LE DONNE (in lingua originale Män som hatar kvinnor) di STIEG LARSSON (nella foto), fenomeno editoriale mondiale del 2008, oltre 8 milioni di copie vendute nel mondo e 650.000 in Italia (pubblicato da Marsilio Editore).
Il thriller – che potrebbe inaugurare il Festival di Cannes - sta per arrivare sullo schermo anche in Italia in una fedele trasposizione come emerge dai commenti degli spettatori scandinavi dove il film è stabilmente primo al box office da 3 settimane (in Scandinavia).
La storia: quarant’anni fa Harriet Vanger è scomparsa da una riunione di famiglia sull’isola abitata dal potente clan dei Vanger, che ne sono anche i proprietari. Benché il corpo della donna non sia mai stato ritrovato, lo zio è convinto che sia stata assassinata e che l’autore del delitto sia un membro della sua stessa famiglia. Per indagare sull’accaduto, lo zio assume il giornalista economico in crisi Mikael Blomkvist (Michael Niqvist) e la hacker tatuata e senza scrupoli Lisbeth Salander (Noomi Rapace).
Dopo aver collegato la scomparsa di Harriet a una serie di grotteschi delitti avvenuti una quarantina d’anni prima, i due investigatori cominciano a dipanare una storia familiare oscura e sconvolgente. Ma i Vanger sono gelosi dei loro segreti, e Blomkvist e Salander scopriranno di cosa siano capaci per difenderli.
LARSSON non è vissuto abbastanza per vedere il successo della sua trilogia, essendo morto all’improvviso nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto all’editore svedese.
LA REDAZIONE
Nota: Si ringrazia Francesco Pocchi di 'Way to Blue'.
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