Famiglie 'ardue' per 'Guardiani Galassia'. Sequel da fumetti Marvel, in sala da 25/4. Annunciato 3/o film
25/04/2017
- 'Squadra che vince non si cambia', non è una regola tra le più rispettate ad Hollywood, ma i Marvel Studios hanno deciso fortunatamente di seguirla per Guardiani della Galassia Vol.2, nuova trasposizione del fumetto creato nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, rinnovato nel 2008 da Dan Abnett e Andy Lanning, in arrivo anche in 3d il 25 aprile in 700 copie con Disney. Alla regia, come nel primo capitolo che nel 2014 ha conquistato critica e pubblico, con incassi globali di oltre 773 milioni di dollari, c'è James Gunn, confermato qualche giorno fa anche per il terzo film della saga.
La banda disfunzionale di supereroi/antieroi dello spazio nel 31/o secolo, composta da Peter Quill/Star Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Drax (Dave Bautista), il procione geneticamente modificato Rocket (in originale con la voce di Bradley Cooper) e il 'rametto/infante' Baby Groot (doppiato in originale da Vin Diesel), stavolta rischia la distruzione dell'universo, affrontando pericoli e colpi di scena portati da nuovi nemici e incontrollabili membri delle rispettive 'famiglie'. Fra le new entry nel cast Kurt Russell nel ruolo del padre di Quill, Ego, Pom Klementieff per l'empatica Mantis e in un cameo Sylvester Stallone come pirata Ravager. "Questo film è incentrato sul fatto che tutti i personaggi sono parte di una famiglia. E vivere all'interno di una famiglia è molto più difficile che entrare a farne parte - spiega James Gunn nelle note di produzione -. È una storia molto più complicata. Nel primo film tutti questi personaggi erano degli emarginati, ora si sono uniti. Ma adesso qual è il prossimo passo?''.
La nuova avventura, che nello stile del fumetto, mescola umorismo con citazioni vintage da tv, cinema e classici della fantascienza è accompagnata dai brani di un altro dei 'mix fantastici' su musicassetta di Peter: nella colonna sonora, tra gli altri, Electric Light Orchestra, George Harrison, Fleetwood Mac, Sam Cooke, Looking Glass, Cat Stevens e il padre dei sogni di Quill, David Hasselhoff. I 'Guardiani', dopo una missione su Sovereign dove una razza dorata e geneticamente programmata è governata dalla sacerdotessa Ayesha (Elizabeth Debicki), affrontano due incontri difficili da gestire. Quello di Gamora con la sorella cibernetica Nebula (Karen Gillan) sempre più in cerca di vendetta e quello di Peter con il vero papà, Ego (Russell), un 'celestiale' (o dio ''con la d minuscola'', dice lui) che guida il gruppo sul pianeta che ha creato. E' il via per un pericoloso percorso di conoscenza fra padre e figlio, al quale parteciperanno anche l'altra figura paterna nella vita di Peter, il ravager Yondu (Michael Rooker), e Mantis (Klementieff), ingenua ed empatica servitrice di Ego, capace di 'leggere' e cambiare gli stati d'animo, che stringe una bizzarra amicizia con Drax...
Nel film, quello che si perde, fatalmente, in originalità, si acquista in approfondimento sui personaggi, dall'umorale Rocket, che si ritrova a fare da papà (ma non è il solo) al piccolo e irrefrenabile Groot, al 'non detto' tra Peter e Gamora. Gunn si diverte come d'abitudine a riempire il film con vari 'bonus', tra cui cinque scene in più sui titoli di coda e nella versione originale, un cameo 'in voce' di Miley Cyrus, che doppia il sistema operativo Mainframe. Non c'è invece fra gli interpreti, come molti si aspettavano, Nathan Fillion. Alcune sue immagini nei panni di Simon Williams/Wonderman, erano legate, ha spiegato il regista, a una scena tagliata e a una visita sul set tra amici.
(ANSA CINEMA)
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