RON HOWARD: ‘NIXON FIGURA SHAKESPEARIANA’
24/01/2009
- (AGI) - Roma, 23 gennaio - "Nixon e' una figura shakespeariana. Un paradosso di forza e debolezza. Ed e' colui che ha modificato la percezione che gli americani hanno (o avevano) del proprio paese. Nixon e' un personaggio tragico: nonostante fosse riuscito a ottenere grandi cose, e' stato infatti schiacciato dalla sua insicurezza. E con lui, e' stata schiacciata la credibilita' del governo americano".
A parlare e' RON HOWARD, che racconta il suo ultimo lavoro FROST/NIXON a “Flair”, il mensile diretto da Vera Montanari in edicola la prossima settimana. FROST/NIXON, film sulle interviste fatte nel 1977 da David Frost, un giornalista britannico piu' playboy che reporter d'assalto, a Richard Nixon, il presidente americano costretto a dimettersi a causa dello scandalo Watergate, e' in corsa per 5 Oscar, tra cui: ‘Miglior Film’, ‘Miglior Regia’, ‘Miglior Sceneggiatura Non Originale’.
Ieri attore, oggi regista, il Richie Cunningham di Happy Days racconta al mensile perche' nel suo ultimo film ha messo sotto osservazione il potere distorto di Richard Nixon.
Si puo' parlare di analogie con il presidente George W. Bush? "Dopo la guerra del Vietnam" - dice il regista - dopo che le truppe erano finalmente tornate a casa, l'America penso' di potersi rilassare. Invece arrivo' lo scandalo Watergate. Il fatto che addirittura il presidente ne fosse coinvolto fu umiliante. Grazie alle interviste che Frost fece a Nixon, fu chiaro che lui stesso era stata la causa della propria rovina e le sue dimissioni inevitabili. Mi ricordo che pensavo: 'E' stato doloroso, ma e' servito per imparare qualcosa sulla nostra democrazia ed evitare che un fatto del genere si ripeta'. Come sbagliavo... Anche se Nixon si rivolterebbe nella tomba se fosse paragonato a Bush, i parallelismi sono inevitabili".
Voce 'contro' del sistema Hollywood e grande sostenitore di Barack Obama, per il quale ha realizzato una campagna seguitissima su ‘YouTube’, HOWARD e' convinto che il 44.mo presidente riuscira' nel miracolo: "Ha davanti a se' un compito arduo e noi, intendo noi cittadini americani, non dobbiamo dimenticarlo. Gli Stati Uniti d'America restano grandi e credo che stiamo per assistere a qualcosa di positivo: con Barack Obama il Paese si spostera' in avanti".
LA REDAZIONE
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