X. Festa del Cinema (Roma, 16-24 Ottobre 2015) - MONICA BELLUCCI A FESTA ROMA: IO DIVA? SONO BAMBINA CHE NON CRESCE MAI. L'attrice presenta il film canadese 'VILLE-MARIE' di GUY EDOIN
20/10/2015
- (askanews) Roma, 20 ottobre - "In Francia le attrici, le dive, anche adulte, vengono sempre chiamate 'mademoiselles': se questo vuol dire che le attrici sono bambine che non crescono mai, allora io sono una diva, perché sono una bambina che non cresce mai". E' quanto ha affermato MONICA BELLUCCI, alla Festa del cinema di Roma per presentare il film canadese VILLE-MARIE di Guy Edoin.
L'attrice italiana, 51 anni e una lunga carriera internazionale alle spalle, ci tiene molto a sottolineare la sua "normalità", e facendo un bilancio della sua carriera ha sottolineato: "All'inizio non avrei mai pensato di lavorare all'estero, sono andata a Parigi, ho provato e sono stata fortunata". Alla domanda se abbia ottenuto ciò che desiderava ha risposto sicura: "Sì, la mia strada mi somiglia: sono contenta".
Nel film VILLE-MARIE BELLUCCI interpreta una madre attrice, assente e distratta nei confronti del figlio ventenne, che prende coscienza dell'amore nei suoi confronti quando sta per perderlo. Un ritratto dolente di una donna-diva che in realtà ha attraversato molte sofferenze. "Alla mia età arrivano ruoli belli come questo, che non avrei mai potuto fare 20 anni fa. La bellezza è un regalo, devi ringraziare e basta, e quando comincia a venir meno puoi fare altre cose" ha sottolineato l'attrice, che a proposito del binomio bellezza-gioventù ha affermato: "Io vedo dei vecchi meravigliosi: ad un certo punto è necessario coltivare la bellezza interiore, che prende il posto di quella biologica. Io adoravo le mie nonne, per me sono state un esempio: poi se a 60 anni vuoi fare ancora la ventenne, beh... Lì allora è il caso di andare da uno psicologo".
Tra una settimana BELLUCCI sarà di nuovo a Roma per presentare il nuovo film di James Bond, SPECTRE, in cui interpreta una misteriosa vedova con molti segreti: la sua non è una Bond girl, però, come lei tiene a specificare: "Se avessi fatto un film di 007 trenta anni fa sarebbe stato ovvio, ora è un momento più speciale" ha affermato.
LA REDAZIONE
|