65. Mostra del Cinema di Venezia - OGGI IN LAGUNA SPIRA VENTO D’ORIENTE CON TAKESHI KITANO E IL SUO ULTIMO CAPITOLO DI UNA TRILOGIA SULL’ARTE E LO SPETTACOLO: ACHILLE E LA TARTARUGA
28/08/2008
- “Il problema del successo diventa secondario quando si è coinvolti nel processo creativo che basta a se stesso”. Sono le parole del regista TAKESHI KITANO, talmente abituato a raggiungere Venezia, praticamente ogni anno, da farla rientrare nell’agenda delle priorità di routine. Se dunque il riscontro non è così importante (non sempre si può vincere il Leone d’Oro – Hana-Bi, 1997) non se la prenderà per l’accoglienza tiepida riservata dalla stampa al suo nuovo film, epilogo di una trilogia sull’arte e lo spettacolo. Dopo Takeshi’s e Kantou Banzai-Glory to the Filmaker, KITANO (Dolls, Zatoichi) esplora ora il mondo dell’arte in una storia personale estrema e crudele con AKIRES TO KAME (ACHILLE E LA TARTARUGA).
Tiepida accoglienza da cui traspare un metro di giudizio contrastante, tra chi ha trovato il nuovo film interessante e profondo e chi invece non vi ha scorto motivi ed elementi sufficienti per un apprezzamento eclatante.
(A cura di PAOLO LOMBARDI)
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