'ZERO DARK THIRTY', LA VERA STORIA DELLA MORTE DI BIN LADEN
07/02/2013
- (AGI) 6 febbraio - Dal buio dello schermo escono come lame le voci delle vittime delle Torri Gemelle il tragico 11 settembre 2001, i loro ultimi accorati appelli di aiuto prima della morte che entrano nella testa e nel cuore degli spettatori con inaudita violenza. Cosi' inizia ZERO DARK THIRTY, ultimo film della regista premio Oscar KATHRYN BIGELOW, nelle sale da oggi (7 Febbraio).
La pellicola (5 NOMINATION agli OSCAR tra cui MIGLIOR FILM e MIGLIOR ATTRICE, JESSICA CHASTAIN) racconta la cattura di Bin Laden svelando retroscena veri e finora inediti.
Tanti gli attori nel cast: oltre alla CHASTAIN, Jason Clarke, Joel Edgerton a Jennifer Ehele, Mark Strong, Kyle Chandler ed Edgar Ramirez.
Il titolo e' un'espressione del gergo militare Usa e indica 30 minuti dopo la mezzanotte, ossia cio' che accade nell'oscurita', in un orario in cui partono le azioni militari piu' rischiose, tra cui quella che ha portato all'uccisione del terrorista piu' ricercato della storia. La pellicola e' incentrata sulla squadra dei Navy Seal che, dopo aver fatto irruzione il due maggio del 2011 in una casa-fortezza in Pakistan, uccise il capo di al Qaeda in un raid perfettamente organizzato, un'azione da manuale di guerra.
ZERO DARK THIRTY - TRAILER ITALIANO
Un thriller asciutto, realizzato come un documentario (e in parte lo e', visto che descrive fatti reali che finora non erano mai stati resi noti), dove c'e' pochissimo spazio per i sentimenti. Un film girato con sapienza dalla regista di The Hurt Locker che rinnova il sodalizio con lo sceneggiatore MARK BOAL, dove vengono mostrate - con una certa remora, senza divagazioni voyeuristiche - le violenze inflitte ad un fiancheggiatore di Al Qaeda per carpire informazioni e viene rivelato il vero motore dell'azione che ha condotto all'uccisione di bin Laden. Si tratta di una donna, l'agente della Cia Maya (una magistrale JESSICA CHASTAIN gia' vista in The Help e The Tree Of Life), che passa la sua vita alla ricerca del capo di al Qaeda e che intuisce il suo punto debole, il suo 'postino' pakistano. Maya rappresenta un personaggio reale, anche se il nome e' di fantasia. Una donna all'apparenza fragile che dimostra una tenacia senza pari. Un film che segnera' di sicuro questa stagione cinematografica anche se che ingiustamente l'Academy ha trascurato di candidare nuovamente la regista.
LA REDAZIONE
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