GIORDANA: 'SENTIMENTO DI COMPASSIONE PER MARIO CALABRESI'
26/03/2012
- (AGI) - Roma, 26 marzo - "Mario Calabresi ha perso il padre quando era molto piccolo e per lui ho un sentimento di compassione, nel senso che comprendo la sofferenza di chi ha perso una persona cara. A lui manca il padre e certo non puo' restituirglielo il mio film". MARCO TULLIO GIORDANA commenta, durante la conferenza stampa romana di presentazione di ROMANZO DI UNA STRAGE, pellicola su Piazza Fontana in sala dal 30 marzo, la critica mossa al suo film da MARIO CALABRESI, direttore della 'Stampa', figlio del commissiario ucciso nel 1972 dopo una lunga campagna di odio dell'estrema sinistra.
Il giornalista contesta a GIORDANA di aver sorvolato sulla campagna di 'Lotta continua' contro il padre ("non si vedono la campagna d'odio, i titoli macabri, le lettere minatorie, gli insulti per strada. Mio padre si sentiva seguito, pedinato") oltre ad aver descritto il commissario come un "uomo a una dimensione", incapace di sdrammatizzare, che non fa mai una battuta ne' regala un sorriso.
"Il fatto che Mario non riconosca nel personaggio interpretato da Valerio Mastandrea quello che ricorda o gli hanno raccontato e' anche logico - aggiunge il regista - cio' che per me e' importante, pero', e' che comunque riconosca che il film e' coraggioso. Inoltre - aggiunge - non abbiamo volutamente inserito nella sceneggiatura certe frasi private perche' volevamo rappresentare la figura pubblica del commissario Calabresi nella maniera piu' onesta possibile".
Secondo VALERIO MASTANDREA, inoltre, dire che il personaggio e' a una dimensione "non e' una critica e non l'ho presa come una polemica, ma come un'osservazione interessante. Lo abbiamo rappresentato cosi' perche' non c'era spazio per scene di casa. E' stato privilegiato - conclude l'attore - il percorso di Calabresi segnato dalla morte di Pinelli".
LA REDAZIONE
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