ANGELINA JOLIE INFIAMMA LA BOSNIA. Proiezioni vietate per 'IN THE LAND OF BLOOD AND HONEY'
19/12/2011
- (TMNews) Milano, 18 dicembre - ANGELINA JOLIE infiamma la Bosnia con il suo nuovo film IN THE LAND OF BLOOD AND HONEY (NELLA TERRA DEL SANGUE E DEL MIELE.
Reazioni contrastanti alle anteprime private della pellicola che vede la JOLIE per la prima volta impegnata dietro la macchina da presa. Mentre i bosniaci musulmani, ex prigionieri di guerra, hanno lodato e applaudito il film, il capo dell'associazione dei prigionieri serbi-bosniaci ha stroncato la pellicola, dichiarando che si tratta di una visione a senso unico delle atrocità che si sono consumate durante la guerra, e chiedendo che il film venga vietato nei territori serbi dell'area balcanica.
Il mese scorso, un giornalista croato aveva già infiammato gli animi, accusando la JOLIE di plagio: la storia raccontata nel film era identica, a suo dire, alla trama di un libro da lui scritto nel 2007. ANGELINA ha però ricevuto i complimenti di Hatizda Mehmedovic, a capo dell'associazione delle madri degli 8.000 musulmani massacrati e uccisi a Srebrenica. La donna ha ringraziato l'attrice "per il suo impegno intellettuale e finanziario", e per la sua scelta di raccontare una storia difficile. "Il film è forte, commovente e drammatico, ma sarebbe stato ancor più d'impatto se fosse stato girato in Bosnia" ha commentato la donna.
Murat Tahirovic, presidente dell'associazione degli ex prigionieri di guerra, è dello stesso parere: "E' un film che indaga in maniera delicata e profonda l'esperienza drammatica delle vittime della guerra". Critiche feroci sono invece arrivate da Branislav Djukic, a capo dell'Associazione di prigionieri serbi-bosniaci: l'uomo sostiene che la pellicola non racconti "altro che bugie", poiché dipinge solo i serbi come feroci stupratori durante la guerra. "Faremo del nostro meglio per vietare la diffusione del film" ha concluso Djukic.
LA REDAZIONE
|