VI. Festival Internazionale del Film di Roma (27 Ottobre-4 Novembre 2011 - PINA DI WIM WENDERS AL 'FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA, PRECEDUTO DA UNA COREOGRAFIA DAL VIVO SUL RED CARPET
26/10/2011
- PINA, l'attesissimo film in 3D che WIM WENDERS ha dedicato a Pina Bausch, leggenda della danza del Novecento, sarà presentato lunedì 31 ottobre alle 19.30 nella sezione Spettacolo | Eventi Speciali del Festival Internazionale del Film di Roma. In questa occasione, subito prima della proiezione ufficiale, andrà in scena sul Red Carpet del festival un assolo di 4 minuti firmato dalla Bausch, Nefès (turco per "Respiro"), che fu donato dalla grande coreografa all'Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Nel 2006, dopo aver rifiutato la stessa onorificenza da tutte le accademie del mondo, Pina Bausch accettò di diventare Presidente Onorario dell'Accademia di Roma, con cui ha avuto sempre un rapporto speciale. Solo due danzatrici al mondo conoscono questa rara coreografia e una è Teresa Marcaida, argentina di 28 anni e membro dell'Accademia. Sarà lei a interpretare Nefès per il pubblico del Festival, alla presenza del regista WIM WENDERS e di ospiti prestigiosi del mondo della danza, primo fra tutti il ballerino Roberto Bolle.
Prima della proiezione in sala Santa Cecilia WIM WENDERS terrà un incontro con il pubblico insieme a
Piera Detassis e Mario Sesti.
Accolto con entusiasmo dalla critica internazionale, PINA continua a mietere consensi in tutto il mondo ed è stato scelto come candidato tedesco per corsa all'Oscar: la preziosa statuetta sarebbe la prima per WENDERS, dopo una carriera di oltre quarant'anni.
Il film sarà distribuito in Italia da BIM a partire dal 4 novembre.
così la STAMPA STRANIERA:
"Première"
In uno stato di grazia cinematografica vicino a quello de Il cielo sopra Berlino, Wenders trasforma questo omaggio a Pina Bausch in un’esperienza emotiva totale, radiosa e intuitiva, a cui l’uso funzionale del 3D apporta una dimensione tattile inedita.
Bernard Achour
"The Hollywood Reporter"
Sarebbe difficile immaginare una coppia più perfetta di Wim Wenders e Pina Bausch, due artisti tedeschi che hanno lasciato un segno profondo nella regia e nella coreografia moderne, al punto da diventare entrambi delle icone.
Deborah Young
"The Telegraph"
Wenders fa qualcosa di inatteso, usando il 3D come una metafora e creando una memoria plastica della sua amica, scomparsa due anni fa. A un certo punto si smette di guardare al film come a uno spettacolo tridimensionale, venendo semplicemente sopraffatti dal modo in cui il regista ti avvolge nell’atmosfera emotiva del suo omaggio.
Sarah Crompton
"The Times"
Pina segna l’inizio di un uso completamente nuovo del 3D, riuscendo a portare un’esperienza artistica elitaria a un pubblico più ampio. Il film è straordinariamente coinvolgente e si è stento consapevoli del modo in cui Wenders, con geniali tagli di montaggio, permette ai ballerini di invecchiare, cambiare e scomparire come per magia.
Kate Muir
"The Observer"
Pina è un’esperienza elettrizzante e sorprendente. Tutte le coreografie più celebri della Bausch sono presenti, da La Sagra di Primavera a Café Müller, e Wenders ne ambienta diverse in spettacolari spazi aperti. Una visione capace di elevare lo spirito.
Nick James
"Paris Match"
Un’opera geniale. Fisicamente si è in mezzo ai ballerini. Emotivamente, si comprende cosa voglia dire “danza contemporanea”. In un’ora e 43 minuti si ha la possibilità di conoscere la produzione di questa artista fuori dal comune, una delle più importanti del ventesimo secolo.
Catherine Schwaab
LA REDAZIONE
Nota: Si ringrazia Orazio Bernardi (QuattroZeroQuattro).
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