68. Mostra del Cinema di Venezia (31 Agosto-10 Settembre 2011) - TIEPIDI APPLAUSI E FISCHI PER IL FILM DI CRISTINA COMENCINI
07/09/2011
- (AGI) - Venezia, 7 settembre - Tiepidi applausi e qualche fischio alla fine della proiezione stampa di QUANDO LA NOTTE di CRISTINA COMENCINI, seconda pellicola italiana in concorso al Festival del Cinema di Venezia. La pellicola, che vede protagonisti CLAUDIA PANDOLFI e FILIPPO TIMI, e' la storia di Marina, madre in vacanza con suo figlio, e la guida alpina Manfred, che odia le donne, dopo essere stato abbandonato da sua moglie con i bambini. Tra loro due alla fine nascera' l'amore. QUANDO LA NOTTE sara' nelle sale il 28 ottobre distribuito da 01.
COMENCINI SU FISCHI, SERVE CORAGGIO PER EMOZIONI
A Cristina Comencini non e' andata giu' la reazione della stampa al suo film. E nel corso della conferenza ha "bacchettato" i giornalisti: "Non sempre l'emozione nei festival e' accettata. La pellicola - ha aggiunto - e' estremamente silenziosa, ha due-tre momenti di emozione sul tema del dolore. Sono complessi da capire. Ci vuole coraggio a provare emozione".
COMENCINI, SCENA RICHIAMA COGNE? NON CI HO PENSATO
"Non ci ho pensato, forse non ne avevo coscienza". Cosi' Cristina Comencini risponde a chi le fa notare che "Quando la notte" richiama in una scena il delitto di Cogne. All'inizio del film, ambientato a Macugnana, ai piedi del Monte Rosa, Claudia Pandolfi in un momento di ira butta a terra il figlio di due anni, scena che ha fatto pensare al caso Franzoni. "Me lo hanno fatto notare - ha continuato la Comencini - se c'e' stato questo indizio non me ne sono accorta".
CATTLEYA, PROIEZIONE COMENCINI DESTABILIZZATA
"Si e' trattato di un fenomeno che ha coinvolto un gruppetto, un fenomeno destabilizzante che puo' aver cambiato la percezione del film. La piena liberta' di espressione non la discuto, fa parte del mio sport ricevere in faccia anche i pomodori, ma una proiezione alterata significa non aver fatto vedere il film che si doveva vedere. Non credo ai complotti, pero' si e' trattato di una fenomeno spontaneo che ha dato i suoi effetti sul film".
Il produttore Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, nonche' marito di Cristina Comencini, difende il film "Quando la notte". E la Comencini continua: "E' la prima volta che mi capita, e' anche eccitante, se fai un film devi accettare i pareri discordanti. Non credo sia un film che venga accolto allo stesso modo dal pubblico femminile e maschile. Rispetto i giornalisti e i critici, se ricevo critiche me le prendo. Certo trovo inaudito che ci siano state delle risate durante scene drammatiche".
Quest'anno al Festival vi e' la novita' di allargare la proiezione stampa agli addetti ai lavori. Su questa decisione la regista risponde: "Non e' il mio lavoro, queste cose spettano a qualcun altro".
LA REDAZIONE
|