68. Mostra del Cinema di Venezia (31 Agosto-10 Settembre 2011) - ERMANNO OLMI: 'I CATTOLICI SI RICORDINO DI ESSERE CRISTIANI'
06/09/2011
- (AGI) - Venezia, 6 settembre - Una chiesa priva di orpelli che possa davvero accogliere tutti e trovare quindi la sua vera natura.
ERMANNO OLMI presenta fuori concorso a Venezia IL VILLAGGIO DI CARTONE e in conferenza stampa invita a riflettere sul senso della cristianita'
La chiesa dovrebbe essere "come una casa che accoglie, non deve domandare" se una persona e' credente o no, "liberiamoci dagli orpelli, apriamo le nostre case altrimenti - afferma il maestro 80enne - come possiamo riuscire a intenderci?". E aggiunge: "Vorrei suggerire ai cattolici di ricordarsi spesso di essere anche cristiani".
Il film, d'impianto teatrale, vede protagonista un vecchio prete (MICHAEL LONSDALE) a cui e' stata tolta la sua chiesa. Vengono eliminati i quadri, il grande crocifisso e gli oggetti sacri. Ma proprio quel giorno diventa il luogo di accoglienza di un gruppo di clandestini, tra cui si riconoscono dei terroristi.
"E' troppo facile, semplice e ambiguo affermare il valore del simbolo - continua Olmi - il simbolo deve rinviare alla realta' di carne per avere valore. Di fronte a un Cristo di cartone tutti si genuflettono - prosegue - inginocchiamoci invece davanti a coloro che soffrono, di fronte ai ragazzi perduti nella droga perche' pagano per noi. Cristo ha pagato due millenni fa. E' troppo comodo inginocchiarci davanti a un simulacro. Solo in questo modo possiamo lodare Dio". "E' un apologo, non e' film realistico - afferma il maestro - ogni presenza ha un suo simbolo preciso. Essere migranti non vuol dire essere santi, qui rappresentano l'umanita' nella sua diversita', il corpo con sue debolezze e la mente con le sue confusioni".
Nel cast anche RUTGER HAUER (nei panni del sacrestano) che con Olmi aveva gia' lavorato in La leggenda del santo bevitore. "Non ci siamo mai lasciati sul piano umano, voleva venirmi a trovare in ospedale - racconta OLMI - ma non si era reso conto della distanza". E poi: "Rutger e' un attore straordinario".
Il protagonista de IL VILLAGGIO DI CARTONE (nelle sale dal 7 ottobre distribuito da 01) e' un prete dubbioso nei confronti della fede. "Avere fede e' quando i nostri dubbi pesano di piu' delle nostre convinzioni - afferma il maestro - Per essere uomini di fede bisogna avere davanti un muro di dubbi".
A tal proposito interviene anche LONSDALE: "Credo che il mio prete appartenga a un'altra epoca, nessuno lo ascolta piu' - dichiara - e' attaccato alle tradizioni e per questo e' spaesato, non capisce cosa sta succedendo. A poco a poco impara a servire il prossimo comunque. E' il motivo che mi ha spinto ad accettare il ruolo".
Il film racconta anche dell'eterna lotta tra bene e male: "La storia si ripete ed e' cominciata con la vita stessa, siamo fratelli, discendiamo dalla medesima origine, dunque se riuscissimo a trovare la solidarieta' tra noi molti problemi del mondo si risolverebbero. Sara' piccola ma questo e' il segno della mia forza", conclude OLMI.
LA REDAZIONE
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