TORNA PUPI AVATI CON LA 'GIOVINEZZA' DELL'ALZHEIMER
04/10/2010
- (AGI) - Roma, 4 ottobre - Una giovinezza improvvisa, non attesa, che arriva nella seconda fase della vita. Una giovinezza nella mente plasmata dalla malattia: il morbo di Alzheimer. E' il tema che viene affrontato nell'ultimo struggente film di PUPI AVATI UNA SCONFINATA GIOVINEZZA che dall'8 ottobre arriva in 200 sale cinematografiche.
Il film racconta la storia di Lino (Fabrizio Bentivoglio) e Chicca (Francesca Neri) sposati da 25 anni, affermati nella vita e nel mondo del lavoro ed innamoratissimi. Lino inizia ad accusare problemi di memoria che man mano si accentuano andando a compromettere in modo sempre piu' frequente il quotidiano svolgersi delle sue attivita' sia in ambito professionale che familiare. La malattia porta l'uomo a distaccarsi dalla realta' facendolo diventare pian piano un estraneo per se' e per gli altri.
"La ragione per cui mi sono occupato di questa patologia sta nel mio rapporto con il tempo - ha spiegato nel corso della presentazione del film il regista PUPI AVATI - ho 72 anni, dunque sono un anziano nel pieno del secondo tempo della propria vita. In questa fase si vive una 'regressione', una nostalgia dell'infanzia. Nel film c'e' moltissimo della mia vita, sono frequenti i riferimenti autobiografici: il diamante ritrovato, il cane 'Perche'', l'incidente stradale in cui persero la vita i miei genitori e l'amico Nerio nato senza palato". Il regista ha poi spiegato che: "la storia prende spunto da un fatto realmente accaduto nella mia famiglia e cioe' la malattia diagnosticata a mio suocero. Ho approfondito quella che era la malattia e ho ritenuto - ha concluso il regista - che dopo 41 film fosse arrivato il momento di raccontare una storia d'amore".
LA REDAZIONE
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