JULIA ROBERTS: 'AMO LE TAVOLATE E LA CALMA DEGLI ITALIANI'
17/09/2010
- (AGI) - Roma, 16 settembre - "Dell'Italia amo il senso della convivialita', il fatto che vi riuniate attorno a grandi tavoli tutti insieme in allegria. Quelle tavolate con attori e maestranze sono il ricordo piu' bello del set romano". Lo ha detto JULIA ROBERTS, nella Capitale per l'anteprima europea di ieri sera al The Space Cinema Moderno di Roma del suo nuovo film MANGIA PREGA AMA, insieme a JAVIER BARDEM, RICHARD JENKINS e al regista RYAN MURPHY. "La cosa bella di voi italiani - dice ancora l'attrice - e' che siete calmi, non avete sempre fretta come avviene in America".
La ROBERTS interpreta una scrittrice americana che, in fuga dalla sua insoddisfazione sentimentale ed esistenziale, va in Italia e si lascia affascinare dal cibo e dal 'dolce far niente'. Poi va in India e scopre l'aspetto spirituale della vita. Infine a Bali scopre l'amore per un affascinante brasiliano (JAVIER BARDEM) che ha sofferto molto per amore e ha un figlio grande che ritrova dopo molti anni.
MANGIA PREGA AMA esce oggi (17 Settembre) in Italia con oltre 300 copie, mentre stasera la Sony Pictures Releasing organizza un'anteprima europea. Un tappeto rosso di oltre cinquecento metri quadrati è attraversato da ospiti istituzionali, personaggi del cinema e della televisione e oltre 30 le troupe televisive nazionali e internazionali hanno seguito l'evento. Il Belpaese del film viene rappresentato come un insieme a volte involontariamente comico di stereotipi.
"Io vengo dal sud degli Stati Uniti e so bene cosa significhi essere rappresentati come stereotipi - spiega la Roberts - ma la cosa importante e' che si tratti questo argomento con delicatezza, con gentilezza e amore come abbiamo fatto nel film. Inoltre - precisa - non dobbiamo dimenticare che abbiamo rappresentato l'esperienza personale di una donna, il suo vissuto e le sue impressioni".
Piu' interessante la spiegazione che, allo stesso appunto, da' JAVIER BARDEM: "L'Italia stereotipata che vedete nel film e' quella che i turisti cercano quando vengono qui - dice -. La stessa cosa e' accaduta nel film di Woody Allen 'Vicky Cristina Barcelona' (di cui era protagonista con la moglie Penelope Cruz da cui avra' un figlio, ndr) in cui gli spagnoli non si sono minimamente identificati, mentre il resto del mondo si', al punto che oggi i turisti vengono a Barcellona a cercare quei luoghi descritti nel film".
La scelta della scrittrice di fuggire, di prendersi una pausa di riflessione la rende molto vicina a JULIA ROBERTS. L'attrice, infatti, spiega che anche lei tra i 20 e i 30 anni ha fatto una cosa simile: "Ho deciso di prendermi una pausa e di non are piu' film, a meno che non fossi convinta. Ho iniziato a rifiutare tutto e mi sono fermata quasi due anni - continua - al punto che ho intaccato anche i miei risparmi. Mi chiedevo se non facessi male, ma oggi credo che ho fatto la scelta giusta". Una condotta professionale che non ha mai cambiato, spiega, e che ancora oggi la porta a "scegliere solo i copioni che mi appassionano e con personaggi interessanti".
La fortuna di chiamarsi JULIA ROBERTS, comunque, ha fatto si' che i copioni continuassero ad arrivare anche quando i rifiuti erano massicci. Finche' non c'e' stato il copione e il film della svolta: "La pietra miliare della mia carriera e' stato il film di Alan Pakula, 'Rapporto Pelican'. Ho deciso di farlo, ero convinta e sono certa che sia il film che ha rappresentato il punto di svolta".
LA REDAZIONE
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