DAL VIDEOGIOCO AL FILM, ARRIVA IN 600 SALE 'PRINCE OF PERSIA - LE SABBIE DEL TEMPO'
19/05/2010
- (AGI) - Roma, 18 maggio - Esce oggi (19 MAGGIO) in 600 copie PRINCE OF PERSIA-LE SABBIE DEL TEMPO, l'atteso film della Disney basato sul personaggio popolarissimo dei videogiochi, il principe Dastan, che fu creato nel 1989 da Jordan Mechner che spiega che nacque perche' "ero alla ricerca di un universo non ancora ricreato nei videogiochi".
Una megaproduzione dei creatori della saga dei PIRATI DEI CARAIBI, che si avvale della regia di un cineasta come MIKE NEWELL (Quattro matrimoni e un funerale, Harry Potter e il calice di fuoco) e di attori del calibro di BEN KINGSLEY e ALFRED MOLINA oltre ai giovani idoli emergenti della cinematografia mondiale JAKE GYLLENHAAL (il principe di Persia Dastan) e GEMMA ARTERTON (la principessa Tamina di Alamut).
Un film spettacolare ricchissimo di effetti speciali e di colpi di scena che ricalca perfettamente gli 'action movie' esotici che in questi anni hanno riscosso grande successo e che riesce a liberarsi dai cliche' del genere 'Arabian' che il cinema ha ripetuto dai tempi del primo Ladro di Bagdad. Nel ruolo del principe Nizam, zio del protagonista, figura centrale nel film, il premio Oscar Sir BEN KINGSLEY che spiega che e' rimasto affascinato "dal messaggio della storia, ossia che ognuno ha un grande potenziale nascosto. Il film e' un'attenta analisi delle capacita' di un giovane che diviene adulto e delle scelte che e' chiamato a fare".
Il film inizia con l'attacco alla citta' sacra di Alamut, conseguenza di "informazioni riservate e certe" che la citta' stesse costruendo armi. La notizia e' falsa, ma nessuno si ribella e la citta' viene conquistata nel sangue. Una storia che ricorda avvenimenti tragici avvenuti pochi anni fa nella stessa zona con modalita' pressoche' identiche e stesse drammatiche conseguenze. Il parallelismo tra la seconda guerra del Golfo e l'attacco ad Alamut, tra l'azione di depistaggio e disinformazione legata all'attacco in Iraq e quella che ha portato alla conquista delle citta' sacra del film non sembra del tutto casuale. Cosi' come non sembra "gettata via" la battuta dello sceicco Amar (ALFRED MOLINA) sulle deviazioni in seno ai servizi segreti di Persia, laddove un corpo scelto di Assassini che doveva essere stato sciolto era mantenuto segretamente in vita e compiva azioni per conto di apparati deviati del regno.
PRINCE OF PERSIA-LE SABBIE DEL TEMPO, infine, e' molto simile al videogioco per quanto riguarda le azioni e il modo di muoversi e combattere dei personaggi. In particolare, spiega il regista, "nel gioco il principe puo' correre lungo i muri e ha altre abilita' basate sulla disciplina del 'parkout', ossia quello sport nato nei sobborghi di Parigi dove i ragazzi annoiati hanno iniziato a sperimentale qualcosa di realmente innovativo". E cosi', utilizzando atleti esperti di parkout e' stato possibile realizzare scene frenetiche di corse e inseguimenti in cui i personaggi si arrampicano sui muri, camminano sulle pareti e saltano da un tetto all'altro.
LA REDAZIONE
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