Torino Film Festival 2022 - Placido, 'Io come il mio Orlando emigrante a Bruxelles'. L'attore nel film di Vicari 'Una forte emozione'
29/11/2022
- TORINO, 29 Novembre - "Il mio ruolo in Orlando? Nell'interpretarlo ho pensato agli emigranti della mia famiglia quando le sorelle di mio padre sono venute a lavorare qui a Torino come cameriere. Devo dire che ho provato una forte emozione nel tornare in questa città".
Così Michele Placido, che veste i panni di ORLANDO nella favola moderna di Daniele Vicari presentata Fuori Concorso al Torino Film Festival e poi in sala dal primo dicembre distribuita da Europictures.
E va detto che Placido è perfetto nel ruolo di grezzo contadino della Sabina, chiuso ad ogni novità che non sia quella del suo paesello, e alle prese con la modernità. Girato tra Bruxelles e l'Italia, il film vede appunto Orlando, uomo di poche parole che vive in un paese di montagna del centro Italia, un vecchio gettato da un giorno all'altro nella modernissima capitale belga per andare a trovare il figlio malato con cui, tra l'altro, ha rotto i rapporti da venti anni. Una telefonata dal Belgio lo avverte che il figlio ha bisogno d'aiuto e così Orlando è costretto per la prima volta nella sua vita a partire e lasciare i suoi animali e l'amato orticello. Quando arriva a Bruxelles scopre che il figlio gli ha lasciato in dote una bella nipote di dodici anni di nome Lyse (Angelica Kazankova). Una ragazza lontana da lui mille miglia, bene introdotta nella città e che come hobby ha quello di pattinare sul ghiaccio. Tra Orlando e Lyse ci sono insomma secoli di distanza ad unirli solo una parentela. Basterà?
"Siamo immersi in un mondo che cambia così velocemente che ci sfugge. A volte ci sfugge persino il senso stesso delle nostre esistenze - sottolinea invece Vicari -. È così da sempre e oggi ancora di più. Per nostra fortuna ci sono persone che, restando fedeli a se stesse, ci fanno da bussola, ci aiutano a non perderci troppo. Orlando è dedicato a queste persone», dice il regista.
Nel cast di ORLANDO anche: Fabrizio Rongione, Federico Pacifici, Mpunga Denis e Christelle Cornil. Il film è una co-produzione Italia-Belgio Rosamont con Rai Cinema e Tarantula Belgique, prodotto da Marica Stocchi e Joseph Rouschop. Scritto dallo stesso Daniele Vicari con Andrea Cedrola.
(ANSA CINEMA)
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