Viola Davis, la mia guerriera un regalo per le bambine di oggi. Con 'The Woman King' in testa a incassi Usa, dato per corsa Oscar
19/09/2022
- ROMA, 19 Settembre - Il plauso della critica al Toronto Film Festival, dove ha debuttato in prima mondiale, e l'esordio in testa alle classifiche Usa, con 19 milioni di dollari nel weekend, ben oltre le aspettative, rendono già The Woman King di Gina Prince-Bythewood, con Viola Davis mattatrice, uno dei favoriti nella corsa agli Oscar. E' il racconto - interpretato fra gli altri, da Thuso Mbedu, Lashana Lynch, Sheila Atim e John Boyega - della storia vera delle Agojie, il reggimento militare al femminile che nel 1823 protesse gli assediati nel Regno dell'Africa occidentale del Dahomey dai colonizzatori europei e dagli orrori della tratta degli schiavi.
Ispirato da personaggi reali, che la cineasta (coautrice anche della sceneggiatura con Dana Stevens) ha sintetizzato nelle varie guerriere, il film ha come protagonista Nanisca (Davis), generale e leader indomita delle Agojie. Le guerriere, per difendere il popolo Dahomey dal temibile Impero Oyo, che è anche in combutta con i mercanti di schiavi portoghesi, guidano le reclute ad entrare nel reggimento, attraverso un arduo programma di addestramento. Fra le nuove arrivate c'è la giovane Nawi (Mbedu), orfana alla nascita e cresciuta da un tutore violento che vuole costringerla a un matrimonio per denaro. La ragazza si dimostra un soldato eccezionale e feroce, per quanto poco propensa a seguire le regole del reggimento che impongono di non doversi sposare o avere figli. Un percorso intrapreso da donne spesso reduci da terribili storie personali.
"The Woman King è per chi prende rischi sfidando le persone che non hanno mai creduto che una donna di colore potesse essere il personaggio principale di un lungometraggio o potesse portarlo in testa al box office", ha spiegato Viola Davis nella Q&A con il pubblico al Toronto International Film Festival. The Woman King "lo considero il mio capolavoro perché rappresenta tutto ciò che sognavo un film potesse essere. E' un racconto per la bambina che ero a sei anni, traumatizzata e chiamata 'brutta' non considerata e lasciata 'invisibile'. Io ti vedo, Viola, e vedo tutte le bambine come te. Ti dico di smettere di scappare, questo è il regalo per te e tutte le bambine come te".
(ANSA CINEMA)
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