BENICIO DEL TORO: ESSERE 'WOLFMAN' E' COME MANGIARE UN DOLCETTO
27/01/2010
- (AGI) Roma, 27 gennaio - "Ho fatto molti film impegnati, ma ogni tanto mi piace mangiare un dolcetto, fare un film che mi diverta piu' leggero. The Wolfman - l'Uomo Lupo e' stato questo per me: un film diverso, un film divertente. Un dolcetto. Da domani ricomincero' col salato...".
BENICIO DEL TORO, Premio Oscar per TRAFFIC è uno dei piu' apprezzati attori del mondo, presenta a Roma il suo 'monster-movie' in uscita il 19 febbraio in almeno 400 copie distribuito dalla Universal. Del Toro e' produttore e protagonista della pellicola diretta da Joe Johnston e interpretata anche da ANTHONY HOPKINS ed Emily Blunt (Il Diavolo veste Prada), un remake del classico del 1941 di George Waggner, in cui DEL TORO non nasconde di essersi ispirato e quasi copiato l'interpretazione di Lon Chaney Jr. che, con Boris Karloff di Frankenstein e Bela Lugosi di Dracula sono gli attori-icona dei film dell'orrore degli anni Trenta e Quaranta.
"Volevo rendere omaggio al film di Chaney Jr. - spiega DEL TORO - e abbiamo tentato di creare una storia fantastica cercando di renderla il piu' possibile credibile. L'idea che ha mosso lo sceneggiatore Andrew Walker, il regista e me e' che la trasformazione in uomo-lupo fosse come una malattia. Non abbiamo pensato alla bestia che alberga nell'uomo che puo' venir fuori, ma piuttosto al fatto che questa persona fosse malata, fosse affetta da qualcosa di incontrollabile".
L'attore americano di origine portoricana dichiara apertamente di essersi ispirato a Lon Chaney Jr. ("ma la mia interpretazione della sua interpretazione si basa molto sul lavoro dello sceneggiatore") anche se ha cercato di cambiare le intenzioni del protagonista: "Nel film del '41 l'uomo che diventa lupo e' una vittima, mentre io ho voluto che fosse interprete del proprio destino, che agisse e fosse piu' partecipe".
BENICIO DEL TORO e' Lawrence Talbot, un nobile che torna nella sua casa paterna dopo la misteriosa sparizione del fratello. Qui cerca di investigare su una serie di terribili omicidi che avvengono in paese fino ad affrontare ed essere morso da un lupo mannaro, diventando egli stesso un mostro. Al suo fianco la ex fidanzata del fratello e il padre, che nasconde un terribile segreto. Il film si avvale dei costumi di Milena Canonero (tre Oscar vinti, tra cui quello per 'Barry Lindon' di Kubrick) e del trucco di uno dei maestri del genere, Rick Baker (sei Oscar, tra cui quello per 'Un lupo mannaro americano a Londra' di John Landis). Proprio il trucco e' uno degli elementi fondamentali di THE WOLFMAN e DEL TORO confessa che questo e' stato l'aspetto del film per lui piu' faticoso;
"Prima di entrare in scena stavo al trucco tre-quattro ore - dice - e poi mentre tutti se ne tornavano a casa io dovevo stare altre due ore a struccarmi. Non proprio piacevole...".
Nel ruolo del padre di Lawrence Talbot c'e' Sir Anthony Hopkins, uno dei piu' grandi attori viventi. "Recitare con lui e' stato fantastico - dichiara DEL TORO - non potevo non osservarlo e ammirare come riuscisse a rendere con la massima semplicita' le emozioni. Questo e' il bello del mio mestiere: poter lavorare con dei miti. Trovarmelo di fronte per me e' stato come recitare con Marlon Brando e, confesso, mi e' capitato anche di restare li' a guardarlo dimenticandomi la mia battuta".
LA REDAZIONE
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