"Ho capito fin da subito che dovevo mettere su quel peso e raggiungere quella stazza, non so nemmeno dirti perché onestamente, è che ho visualizzato quel personaggio in quella maniera: qualcuno condizionato in una certa maniera che ora è a pezzi, non un eroe muscoloso e dal gran fisico, qualcosa di abbastanza diverso rispetto a ciò a cui siamo abituati... Ogni personaggio di ogni film influisce su di me, ma in maniere che non è possibile capire a pieno. Del resto qualsiasi cosa tu faccia per due o tre mesi, su cui ti sei concentrato e documentato ha un effetto su di te" Joaquin Phoenix
"Ho dovuto imparare una risata dolorosa" Joaquin Phoenix
In attesa dell'atto secondo (Joker: Folie à Deux), ecco alcune precisazioni di Joaquin Phoenix riguardo al suo Joker:
"Senza dubbio la risata che incarna la fragilità del suo stato d’animo. È una risata dolorosa che nasce dal fondo dell’anima, disperata, più triste che felice. E poi il modo in cui si muove: ci sono momenti in cui danza in modo così leggero che sembra sollevarsi dalla tristezza del mondo in cui vive. Per questo mi sono ispirato a Ray Bolger, lo spaventapasseri de 'Il mago di Oz'. Adoro il fatto che il suo personaggio risplenda attraverso la danza, la musica, le note, i solfeggi. Il mio Joker ha dei movimenti un po’ meccanici, un modo di gesticolare e muovere la testa che denota un’arroganza quieta prima … della tempesta. Spesso combinavo danza moderna e musica disco: il bello del Joker è che è davvero imprevedibile... Avevo un’idea generale su come muovermi. Ma la stessa scena la facevo ridendo, piangendo, scherzando o arrabbiandomi. Perché alla fine qualsiasi comportamento estremo ha senso per un personaggio come il Joker... Perdere quasi 25 chili. Ogni giorno mi alzavo con la paura di essere ingrassato: è una situazione assurda, quasi una malattia. Ma ho scoperto che senza tutto quel peso addosso ero molto più fluido, potevo fare movimenti che prima non sarei stato in grado di fare. Il lato negativo è che ero spesso di cattivo umore, sempre affamato e abbastanza debole. Però alla fine era proprio quello lo stato d’animo giusto per il Joker, uno che cerca di combattere i suoi seri problemi psicologici".