La linfa della storia di EDGE OF DARKNESS (FUORI CONTROLLO) per MARTIN CAMPBELL (La maschera di Zorro, The Legend of Zorro, Casino Royale) rappresentava un terreno estremamente familiare, dopo la direzione condotta più di vent’anni fa per la premiata miniserie televisiva andata in onda in sei puntate sulle frequenze della BBC nel 1985. E il progetto della trasposizione sul grande schermo era in cantiere da tempo. Il felice risultato d’insieme deve molto all’interpretazione del protagonista da parte di MEL GIBSON, di nuovo davanti la macchina da presa dopo una lunga pausa di sette anni sul piano attoriale. Merito di cui è pienamente consapevole e che gli riconosce volentieri lo stesso CAMPBELL:
“Ritengo che il ruolo di un padre distrutto dal dolore, che piano piano si mette in cerca di chi ha ucciso la figlia per vendicarsi, fosse attraente per Mel… ha fornito un'interpretazione fantastica in un ruolo molto difficile, che lo vedeva di fronte alla cinepresa ogni giorno. Non ha avuto un giorno libero nelle riprese, il suo personaggio è presente in quasi ogni scena. Ha lavorato duro e questo è evidente nella sua interpretazione”. Martin Campbell
La linfa della storia di EDGE OF DARKNESS (FUORI CONTROLLO) per MARTIN CAMPBELL (La maschera di Zorro, The Legend of Zorro, Casino Royale) rappresentava un terreno estremamente familiare, dopo la direzione condotta più di vent’anni fa per la premiata miniserie televisiva andata in onda in sei puntate sulle frequenze della BBC nel 1985. E il progetto della trasposizione sul grande schermo era in cantiere da tempo. Il felice risultato d’insieme deve molto all’interpretazione del protagonista da parte di MEL GIBSON, di nuovo davanti la macchina da presa dopo una lunga pausa di sette anni sul piano attoriale. Merito di cui è pienamente consapevole e che gli riconosce volentieri lo stesso CAMPBELL:
“Ritengo che il ruolo di un padre distrutto dal dolore, che piano piano si mette in cerca di chi ha ucciso la figlia per vendicarsi, fosse attraente per Mel… ha fornito un'interpretazione fantastica in un ruolo molto difficile, che lo vedeva di fronte alla cinepresa ogni giorno. Non ha avuto un giorno libero nelle riprese, il suo personaggio è presente in quasi ogni scena. Ha lavorato duro e questo è evidente nella sua interpretazione”.
Martin Campbell