"Provo il bisogno emotivo di essere amato e di far ridere il mio spettatore... Fare un film comico è un lavoro terribilmente difficile. Vedi gente con la faccia lunga che medita da dove verrà la risata...". Woody Allen
Il titolo dato da WOODY ALLEN al film che segue il 'dark' Match Point, potrebbe trarre in inganno. Se lo SCOOP è difatti giustificato dal soggetto, gli ingredienti del film in sé tradiscono qualcosa di simile a una minestra riscaldata. E per quanto variamente emulsionata sulla ricetta della prelibata e sfiziosa degustazione de La maledizione dello scorpione di Giada, non coglie certo il palato di sorpresa, anche se, si lascia mangiare.
(www.celluloidportraits.com)
Dopo tanta effervescenza nel segno di satira e commedia, il regista WOODY ALLEN sembra essersi preso una pausa nel segno del Tragico Noir. Dopo Match Point, un breve respiro intermediario con Scoop, ed eccolo di nuovo alle prese con un altro capitolo in stile drammaturgico al ‘fumo di Londra’: CASSANDRA’S DREAM (SOGNI E DELITTI), presentata alla 64a Mostra del Cinema di Venezia. Impredibilità del destino, delitti, sensi di colpa ed espiazioni sono lo scenario in cui due fratelli, Terry (COLIN FARRELL) e Ian (EWAN MCGREGOR) tentano il tutto e per tutto per evitare di restare confinati nel ruolo di ‘perdenti’. E qui c’è veramente ben poco da ridere!
(www.celluloidportraits.com)
Dopo tanta effervescenza nel segno di satira e commedia, il regista WOODY ALLEN sembra essersi arenato sulla spiaggetta di fortuna dell’insistita, e forse per questo, ormai annacquata, investigazione sugli imprevisti nelle dinamiche di coppia e dell’amore non propriamente, come dire, ‘regolamentare’. Così, sull’onda di un ‘lezioso’ e ‘accomodato’ ‘ménage a trois’ VICKY CRISTINA BARCELONA scivola su quel registro prediletto senza troppo mordente, malgrado la musa ‘istituzionale’ alleniana SCARLETT JOHANSSON e il - gustoso - duetto JAVIER BARDEM - PENELOPE CRUZ.
(P. Ferretti, "www.celluloidportraits.com")
Il regista, sceneggiatore e scrittore WOODY ALLEN affronta la sua nuova fatica in celluloide INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI cavalcando l'onda 'macbethiana': "una storia ricca di suoni e furia, priva di significato". La cura per la sua visione così cupa e pessimista? Ma i suoi stessi film, naturalmente. WOODY ALLEN pratica la 'Celluloid Therapy', ecco il perchè di un film a cadenza annuale. Ed ecco la sua legittima giustificazione:
"E' una distrazione che presenta le sue sfide e che di conseguenza mi serve per distrarre la mente dai pensieri morbosi". Woody Allen
"Fare un film all’anno per me è una distrazione, perché mi permette di tenere la mente lontana da tutti i terribili problemi della vita che non si possono risolvere, al contrario di quanto accade sul set. Fare film mi impedisce di concentrarmi sulle cose orribili dell’esistenza: è un’ossessione diversa e più piacevole, e in più mi consente di essere in compagnia di persone splendide. Il trucco di un buon regista consiste nello scegliere un cast valido, che sappia lavorare bene senza bisogno di troppe indicazioni... Sono sempre felice (anche n.d.r.) di poter recitare, ma invecchiando diminuiscono i ruoli che sono in grado di interpretare. Non posso più fare la parte dell’innamorato, perciò aspetto soltanto i ruoli che siano giusti per me, senza forzature". Woody Allen
Durante la sua carriera, Woody Allen ha creato molti personaggi femminili indimenticabili interpretati da alcune delle più grandi attrici del mondo, tra le quali Diane Keaton, Geraldine Page, Mariel Hemingway, Charlotte Rampling, Mia Farrow, Barbara Hershey, Gena Rowlands, Dianne Wiest, Mira Sorvino, Judy Davis, Samantha Morton, Scarlett Johansson e Penelope Cruz, per citarne alcune. Sia che siano apparse in commedie leggere, in film drammatici o quant’altro, questi complessi personaggi femminili sono impressi nella nostra memoria come i punti focali dei suoi film. Chi senza dubbio troverà il suo posto in questa galleria di donne versatili, complesse ed ampiamente celebrate è Jasmine, la protagonista travagliata del nuovo dramma di Woody Allen BLUE JASMINE, interpretata da un’ altra attrice straordinaria e famosa a livello globale, Cate Blanchett.
"Vedere qualcuno ed esserne istantaneamente attratti è una cosa inspiegabile. Si può provare a cercarne i motivi: può piacerci il loro stile personale, il sense of humor, le loro idee, il loro aspetto – ma alla fine, non si capisce bene perché non siamo attratti da persone con lo stesso stile, sense of humor e quanto altro. È molto complicato ma c’è di sicuro un motivo intangibile. Sono certo che fra un milione di anni e con l’aiuto dei computer, si riuscirà a spiegare con un grafico matematico quello che succede, ma per adesso e per il futuro prossimo non abbiamo prove che ci sarà alcun cambiamento. C’è una certa emozione magica nell’incontrare qualcuno e trarne una sensazione romantica positiva". Woody Allen
"Non credo di aver scritto o portato in scena alcunché di originale dal punto di vista filosofico—sono soltanto il semplice prodotto dei filosofi che ho avuto modo di leggere. Penso che la maggior parte della gente possa affermare che ci siano temi filosofici coerenti in quasi tutti i film che ho realizzato nel corso degli anni. Ma queste sono solo frutto delle mie ossessioni, incentrate su problemi a cui la maggior parte degli uomini pensa da sempre. Provo interesse per realtà depresse che si annidano in me. In realtà si annidano in ogni artista o pensatore in tutti i sensi, ma io le affronto dal mio personale punto di vista". Woody Allen
"So già che con Roma, Parigi, Barcellona o Londra avrò una bella città. San Sebastian è meno nota ma sono stato al festival e ho visto che bel posto sia. Così quando mi hanno proposto di girare in Spagna ho pensato sarebbe stato bello girare lì. Fuori da Manhattan mi sento leggero, quasi in vacanza..." Woody Allen
"Questo è il mio cinquantesimo film. È stato un grande privilegio averlo realizzato a Parigi ed è un grande onore presentarlo a Venezia. Quando ero più giovane i film che ci hanno più impressionato erano europei, francesi, svedesi, italiani. Tutti noi volevamo essere europei. Per il mio 50esimo film mi sono detto che sarebbe stato bello girare in Francia, io non parlo francese ma tutti gli attori sul set parlavano inglese. Mi sono divertito a sentirmi come Renoir e mi sono sentito un regista europeo genuino, per così dire" Woody Allen
Woody Allen