"('rivali degli indiani' della fine del XIX secolo come George Armstrong Custer, Ranald Mackenzie e Phillip Sheridan) Erano uomini molto esuberanti ed egocentrici, che parlavano con ostentazione piena di vanagloria, con in testa obiettivi ancora più altezzosi. Si possono quasi sentire gli slogan e i discorsi delle campagne agitarsi nella mente di Fuller. L’ho visto come un pavone vanitoso travolto dal compito grottesco di sbarazzarsi degli indiani spingendoli fuori dalle praterie, un Cavaliere nella mascherata del progresso". Barry Pepper
"('rivali degli indiani' della fine del XIX secolo come George Armstrong Custer, Ranald Mackenzie e Phillip Sheridan) Erano uomini molto esuberanti ed egocentrici, che parlavano con ostentazione piena di vanagloria, con in testa obiettivi ancora più altezzosi. Si possono quasi sentire gli slogan e i discorsi delle campagne agitarsi nella mente di Fuller. L’ho visto come un pavone vanitoso travolto dal compito grottesco di sbarazzarsi degli indiani spingendoli fuori dalle praterie, un Cavaliere nella mascherata del progresso".
Barry Pepper