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Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2013
BEN LEWIN - THE SESSIONS
"Questo film non segue la traccia tipica delle storie d’amore. Ma ho cercato di trasmettere in quest’opera cinematografica tutta la forza e l’autenticità con cui Mark aveva scritto il suo libro. La sua storia è senza dubbio totalmente e genuinamente inedita... Anche se non me lo ricordo, anche io sono stato in un polmone d’acciaio quando ho contratto la poliomelite. Gradualmente ho recuperato l’uso della parte superiore del corpo e degli arti inferiori. Credo che il percorso emotivo di Mark sia stata un’esperienza unica e allo stesso tempo condivisibile da tanti altri... Susan (Fernbach, compagna di Mark) è stata la mia 'finestra' principale sul mondo di Mark, una sorta di anima gemella che mi ha aiutato a concepire il copione e a girare il film. Mi ha fatto capire la personalità di Mark raccontandomi alcuni episodi divertenti o strazianti della sua vita. Momenti veri, come quello del gatto che gli passava accanto sfiorandogli il naso e provocandogli un insopportabile prurito. Cheryl (Cohen-Greene, la terapista di Mark) ha addirittura portato uno specchio durante una delle famose sessioni affinchè Mark potesse rendersi conto del suo corpo. Anche l’episodio del black-out nel polmone d’acciaio è assolutamente autentico. Sembrano creati a scopi drammatici ma non è così. L’unica cosa importante era inserirli nel modo migliore nella storia... La religione è stata fondamentale nella vita di Mark, e mi sembrava importante riflettere nel film sia questo aspetto, sia la sua convinzione della dimensione spirituale del sesso. Mark ha avuto amicizie importanti con diversi preti".
Ben Lewin
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