WALKING ON SUNSHINE: E ADESSO... MUSICAL! SULLE NOTE DEI PIU' GRANDI SUCCESSI DEGLI ANNI OTTANTA RIVIVONO, TRA GLI ALTRI, HIT PARADE DEGLI HUMAN LEAGUE E DEGLI WHAM, DI MADONNA E DI CYNDI LAUPER

L’attivissima Apulia Film Commission, da qualche tempo guidata da Silvio Maselli, è certamente abile nel fare in modo che le splendenti bellezze della terra di cui porta il nome possano essere note al maggior pubblico possibile, anche al di fuori dei confini nazionali: partendo da Ozpetek, ormai salentino d’adozione, per arrivare a Fenizi, col suo delicato e poetico Effetto paradosso, attraverso pure un buon numero di prodotti televisivi premiati da ascolti più che soddisfacenti, come per esempio Braccialetti rossi, ispirato all’omonimo format spagnolo, o Tutta la musica del cuore, con Francesca Cavallin, Johannes Brandrup e Lucrezia Lante della Rovere, è ora la volta degli inglesi.

Regia di Max e Dania, sceneggiatura di Joshua St Johnston, fotografia di Philipp Blaubach, aiutato quanto più generosamente non si potrebbe dalle impareggiabili luci del Mediterraneo: Walking on Sunshine, presentato da Vertigo Films, nelle sale dal 4 settembre (scelta sensata, si direbbe, con tutta probabilità

volta a sfruttare l’effetto nostalgia per la spensierata estate, salvo cataclismi, appena trascorsa), è un musical allegro e divertente. Leggero, leggerissimo, si lascia guardare gradevolmente per i novantotto minuti che dura, sia pur con qualche gag un po’ volgarotta, alcuni stereotipi, qualche sufficienza (tanto per dire, la tomatina è un’usanza più iberica che nostrana, le Fiat 1100, 128, 130, 131 e 132 non si vedono, salvo casi molto più che eccezionali, girare in strada da decenni nemmeno nelle più sperdute periferie dell’Iglesiente, sia detto senza offesa, e che una 500 Abarth bruci in accelerazione una Maserati crea nello spettatore veri e propri traumi ideologici) e nulla di particolarmente originale, nemmeno nella trama: in un tripudio di sole, mare, amici, canti e balli – alcuni pezzi, come It must have been love, Wild boys e Girls just want to have fun, oggettivamente non sono niente male – lei (bellissima) sta per

sposarsi con lui (stupendo) che però ha ancora nel cuore, ricambiato, un’altra lei (tanto caruccia), che è la sorella – e quindi non vuole che soffra – della prima lei, con cui si fa vivo l’ex (tardone interessante, 'absit iniuria verbis'). Ma si sa, l’amore è l’amore, e quindi…

Nel cast, che funziona a dovere, Annabel Scholey, Greg Wise, Hannah Arterton, Katy Brand, Danny Kirrane, Giulio Corso e Giulio Berruti, che ha ormai all’attivo diverse collaborazioni all’estero (basti pensare a Il gusto dell’amore di David Pinillos e a Goltzius and the Pelican Company di Peter Greenway).