MI RIFACCIO VIVO: SERGIO RUBINI SI FA IN QUATTRO (REGISTA, ATTORE, CO-SCENEGGIATORE E CO-SOGGETTISTA) PER LA SUA NUOVA COMMEDIA A FILO DI METAFORA PER SVELARE COME 'L'ERBA DEL VICINO NON E', IN VERITA', SEMPRE PIU' VERDE'. NEL CAST ANCHE MARGHERITA BUY, VANESSA INCONTRADA, NERI MARCORE', EMILIO SOLFRIZZI, GIANMARCO TOGNAZZI E VALENTINA CERVI
Sceneggiatura:
Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Umberto Marino
Soggetto: Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Umberto Marino.
Cast: Emilio Solfrizzi (Dennis Rufino) Neri Marcorè (Ottone Di Valerio) Pasquale Petrolo-in arte Lillo (Biagio Bianchetti) Sergio Rubini (Barbone) Vanessa Incontrada (Sandra Bianchetti) Bob Messini (Direttore) Gianmarco Tognazzi (Avvocato Mancuso) Margherita Buy (Virginia Di Valerio) Valentina Cervi (Amanda)
Musica: Paolo Buonvino; Maricetta Lombardo (suono)
Costumi: Patrizia Chericoni
Scenografia: Roberto De Angelis
Fotografia: Fabio Cianchetti
Montaggio: Angelo Nicolini
Casting: Francesco Vedovati
Scheda film aggiornata al:
28 Maggio 2013
Sinossi:
Chi può dire di non aver avuto un nemico nella vita? Biagio Bianchetti ne ha uno sin dai tempi della scuola, Ottone Di Valerio, il classico figlio di papà . Ottone è sempre arrivato primo in tutto, coprendo di insuccessi e ridicolo il malcapitato Biagio. Così, in seguito all’ennesima sconfitta, pensando di mettere finalmente un punto alle sue disgrazie, Bianchetti decide di farla finita.
Ma una volta trapassato, scopre che per una buona azione compiuta in vita, ha diritto a un bonus: potrà tornare sulla terra per una settimana, e così dimostrare di essere un uomo migliore.
Sebbene a Biagio non importi nulla di dare una svolta positiva al proprio destino, accetta, convinto che finalmente potrà distruggere la felicità del suo antagonista e per far questo sceglie di incarnarsi in Dennis Rufino, un super manager nelle cui mani Ottone ha consegnato le sorti della sua azienda.
Ciò che Biagio non mette in conto è che, una volta a fianco del suo rivale, vedrà come dietro all’immagine di uomo vincente si celi invece una persona insicura, fragile e che non diversamente da lui è a un passo dalla rovina.
Sarà così che Biagio inaspettatamente si ritroverà a battersi per salvare la vita dell’altro, salvando così anche la propria.
Commento critico (a cura di ELISABETTA VILLAGGIO)
Biagio, interpretato da Lillo, è un uomo grassoccio e affabile che va d’accordo con tutti. E' cresciuto in una famiglia alternativa che gli ha insegnato ad essere buono e non competitivo. Ama la scuola dove è bravissimo in tutto senza essere un secchione. Tutto questo fino a quando arriva un nuovo bambino nella sua classe. Ottone, Neri Marcorè, è un figlio di papà , magro e biondino, da sempre primo in tutto che adombra e ruba la scena al piccolo Biagio. Ottone lo supera nelle gare di corsa, è più bravo di lui in matematica, da sempre la sua materia preferita. Crescendo l'antagonista gli ruba la fidanzatina poi lo sovrasta nel lavoro dove entra anche lì in grande competizione. Sembra che qualsiasi cosa faccia Biagio gli venga rovinata da Ottone. Al culmine di una serie di vicende negative il povero Biagio decide di suicidarsi. Arrivato in paradiso, in un taxi guidato
da Enzo Iachetti, trova uno strano gruppo ad accoglierlo tra cui Marx al posto di San Pietro. Siccome Biagio in fondo è un uomo buono, decidono di regalargli un bonus di una settimana dove lui può tornare in terra nelle vesti di chi vuole. Decide quindi di entrare nei panni di un grosso manager che fa affari con il suo nemico numero uno in modo da creargli problemi e così vendicarsi. Ovviamente i piani non andranno esattamente come previsto da Biagio e questa strana condizione tirerà fuori una serie di imprevisti inaspettati che ribalteranno la situazione e faranno venire fuori la vera anima dei due antagonisti. Biagio si renderà conto di chi veramente sia Ottone: non un vincente e protagonista ma un uomo pieno di fobie, insicurezze e complessi non risolti.
Undicesimo film da regista di Sergio Rubini, Mi rifaccio vivo, come sostiene l'autore, è un film che vuole andare
contro la competizione, un film che vuole spingere alla conoscenza piuttosto che alle continue tensioni. Infatti c'è un lieto fine quasi favolistico. Rubini, che per la prima volta dirige dei comici, sostiene che l’idea del film nasce dal fatto che ognuno di noi pensa sempre che il nostro vicino sia più fortunato, più ricco, più felice di noi, seguendo il proverbio "l’erba del vicino è sempre più verde". Conoscendo meglio la realtà scopriamo che non è sempre così e dietro a certe spavalderie si nasconde spesso una notevole insicurezza.
Mi rifaccio vivo è una commedia che lascia spazi aperti a riflessioni con un grosso cast, tra gli altri Margherita Buy, Vanessa Incontrada e Valentina Cervi nei panni di tre donne molto diverse tra loro, ma è eccessivamente lunga e rischia di diventare noiosa.
Prodotto da Rai Cinema con la Fandango, la cui collaborazione si sta cementificando, il film esce il 9