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    UPSIDE DOWN: UNA FUTURISTICA STORIA D'AMORE CON KIRSTEN DUNST E JIM STURGESS, PER UNA SORTA DI 'ROMEO E GIULIETTA' AI TEMPI DI 'INCEPTION'. DUE MONDI CAPOVOLTI, UNO SOPRA E UNO SOTTO, E UN AMORE IMPOSSIBILE CHE SFIDA LA FORZA DI GRAVITA', E' QUANTO CI ILLUSTRA SULLA CELLULOIDE IL FIGLIO DEL REGISTA ARGENTINO FERNANDO SOLANAS, JUAN DIEGO

    RECENSIONE - Dal 28 FEBBRAIO

    "L’avventura di 'Upside Down' è cominciata una mattina, al mio risveglio. Un giorno mi sono svegliato ed ho 'visto' un’immagine: due montagne invertite che si fronteggiavano, una sotto all’altra. Si tratta di un qualcosa che arriva nei miei pensieri sempre sotto forma d’immagine. Niente parole, solo un’immagine, che s’impone e che sostituisce ciò che mi mostrano gli occhi, come un’apparizione. È stato lo stesso per i miei due film precedenti, il cortometraggio 'L'homme sans tête' e il mio primo lungometraggio 'Nordeste'. Questa immagine, con le due vette che quasi si toccano, si è insinuata in me e mi ha affascinato immediatamente. Su ciascuna delle vette, vi erano due esseri. Un uomo, in basso, che guardava verso l’alto, e una donna, che si trovava sull’altra cima con la testa rivolta verso il basso. Ho capito immediatamente che doveva esserci una storia d’amore tra di loro, ma che questo amore sarebbe stato quasi impossibile... Non era solamente una bella immagine, mi rendevo conto che essa trasmetteva delle cose che mi toccavano, riguardanti la mia vita personale. E che, come in 'L’homme sans tête', era un modo per poter parlare della realtà in maniera poetica, metaforica. Creare un altro mondo per poter meglio parlare del nostro. Del resto, non sono altro che un argentino che è fuggito dall’Argentina dei militari e che abita nell’emisfero Nord, quindi vivo Upside Down rispetto ai miei parenti che sono rimasti nell’emisfero Sud. Per me il cinema è, prima di tutto, raccontare una storia attraverso delle immagini. Sono un appassionato delle immagini e dell’immaginario. Questa idea mi offriva una cornice ideale per andare ad attingere dal più profondo del mio immaginario, immagini inedite, nelle quali realtà e inconscio si univano attraverso accostamenti complessi e sempre molto ricchi di significato. Amo il cinema che invita lo spettatore a porsi delle domande e prendere parte alla storia. Amo i film che offrono molteplici gradi d’interpretazione e che ci invitano a fare un viaggio comune, non offrendo semplicemente una visione passiva e pre-digerita. L’idea di 'Upside Down' riuniva tutte queste cose e, come cineasta, m’interessava. Allo stesso tempo, valutavo il lato impossibile, per non dire delirante, di volersi lanciare in qualcosa che fosse anche titanico. Avevo avuto l’esperienza di 'L'homme sans tête' che era stata, nel mondo del cortometraggio, una missione impossibile, durata quattro anni. Perciò, con una buona dose di sana incoscienza, mi sono lanciato nella scrittura. Una cosa mi era chiara: dovevo trovare un mezzo 'umano' per girare il film. Ci tenevo a mostrare un mondo in cui le persone che si trovano 'in piedi' sul soffitto si rivolgono ad altre persone che sono 'in piedi' sul suolo (e viceversa), senza dover ricorrere alla fatidica palla da ping-pong con la quale un attore deve provare a recitare, dando però l’impressione di essere sempre un po’ falso... È comprensibile ma alla fine il film perde la sua anima. È così che mi è venuta l’idea del dispositivo 'master slave': un Dolly interamente computerizzato, con una testa morbida, anch’essa computerizzata, collegata ad un computer che trasmette in tempo reale le coordinate del movimento ad un’altra macchina da presa, fissata su un Motion Control (macchina da presa su braccia robotizzate). Ciò permette di girare con due mezze scenografie e due macchine da presa con un solo e medesimo movimento di macchina. In questo modo, l’operatore, o io stesso, abbiamo la possibilità di inquadrare in un monitor la composizione delle due mezze immagini che alla fine formano una sola e unica immagine! Gli attori possono guardarsi in tempo reale, grazie ad un sistema simile al tele-suggeritore, come quelli che i giornalisti utilizzano in televisione per leggere un testo, solo che qui, al posto del testo, c’è l’immagine dell’altro attore. Questo offre agli attori la libertà di recitare e d’improvvisare. Si dice spesso 'Acting is reacting', cosa che ovviamente non è possibile con la famosa pallina da ping pong. Non c’è niente di pre-calcolato, possiamo «sentire» la scena in funzione del ritmo e della recitazione degli attori. Alla fine si ottiene un risultato 'organico' che dà vita a questo mondo un po’ pazzo, dove le persone camminano sul soffitto, ma che, allo stesso tempo, somiglia tanto al nostro…"
    Il regista e co-sceneggiatore Juan Diego Solanas

    (Upside Down; CANADA/FRANCIA 2013; Dramma romantico Sci-Fi; 107'; Produz.: Jouror Productions/Onyx Films/Studio 37/Transfilm; Distribuz.: Notorius Pictures)

    Locandina italiana Upside Down

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    Titolo in italiano: Upside Down

    Titolo in lingua originale: Upside Down

    Anno di produzione: 2013

    Anno di uscita: 2013

    Regia: Juan Diego Solanas

    Sceneggiatura: Juan Diego Solanas e Santiago Amigorena

    Soggetto: Due mondi capovolti, uno sopra e uno sotto, e un amore impossibile che sfida la forza di gravita’.

    Cast: Kirsten Dunst (Eden)
    Jim Sturgess (Adam)
    Neil Napier (Agente della sicurezza)
    Jayne Heitmeyer (Funzionario)
    Agnieshka Wnorowska (Ballerina)
    Holly O'Brien (Paula)
    Vincent Messina (Tommy)
    Don Jordan (Ospite)

    Musica: Benoît Charest

    Costumi: Nicoletta Massone

    Scenografia: Alex McDowell

    Fotografia: Pierre Gill

    Montaggio: Dominique Fortin e Paul Jutras

    Effetti Speciali: Louis Craig (supervisore)

    Makeup: Colleen Quinton

    Casting: Susan Forrest

    Scheda film aggiornata al: 02 Aprile 2013

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Immaginate un universo dove convivono mondi paralleli!

    Adam (Jim Sturgess) è un ragazzo apparentemente normale che vive per l'appunto in uno di questi mondi dove regna la guerra. Vive con umiltà cercando di far quadrare il bilancio, ma il suo spirito romantico si aggrappa al ricordo di una ragazza che ha incontrato una volta in un altro mondo, un mondo benestante con la propria gravità capovolta, direttamente al di sopra ma irraggiungibile... una ragazza di nome Eden (Kirsten Dunst). Il loro flirt d'infanzia diventa un amore impossibile. Ma quando intravede Eden cresciuta in televisione, niente si metterà in mezzo nel tentativo di riaverla indietro... Nemmeno la legge o la scienza!

    IN ALTRE PAROLE:

    Guardate verso il cielo e preparatevi a sgranare gli occhi: città, foreste e oceani, capovolti sopra le vostre teste.
    Due mondi tanto vicini, quanto irraggiungibili e ai cui abitanti è proibito interagire.
    Adam (Jim Sturgess) appartiene al mondo di sotto, Eden (Kirsten Dunst) a quello di sopra.
    Il loro errore sarà quello di innamorarsi rischiando di incrinare per sempre le leggi dell’universo.

    Personaggi

    Eden (Kirsten Dunst)
    Eden è una giovane ragazza che vive nel mondo di sopra, ricco e prosperoso, collegato a quello di sotto unicamente attraverso la società Trans World, dove lei lavora. Eden ha un segreto: è innamorata di Adam. L’unico inconveniente è che il ragazzo appartiene al mondo di sotto e un rapporto tra i due è severamente vietato.

    Adam (Jim Sturgess)
    Adam è un ragazzo che vive nel mondo di sotto, povero e degradato, ai cui abitanti è severamente proibito accedere al mondo di sopra. Ha perso i suoi genitori da piccolo e da quel momento sono davvero poche le persone che gli sono vicino. Un giorno Adam conosce Eden e se ne innamora perdutamente. Presto riuscirà a farsi assumere al Trans World, dove lavora la ragazza, con il solo scopo di ritrovarla.

    IN DETTAGLIO:

    La storia si apre con la voce narrante di Adam, il protagonista, che descrive il suo mondo, reso unico dalla doppia gravità. Tale peculiarità è dovuta all'esistenza di due piccoli pianeti che vivono l'uno accanto all'altro.

    In questo mondo esistono tre fondamentali regole delle gravità:

    1) Tutta la materia è attratta dal centro di gravità del pianeta da cui proviene, non l'altro.

    2) In virtù della prima regola, il peso di un oggetto può essere controbilanciato con la materia del mondo opposto ("materia inversa").

    3) Dopo un variabile, ma solitamente breve, lasso di tempo, la materia a contatto con quella inversa da origine alla combustione.

    Il Mondo di Sopra è un pianeta ricco e prospero, che vende al Mondo di Sotto, meno che benestante, la propria elettricità in cambio di petrolio. Passare da un mondo all'altro è severamente vietato e l'unico, quanto lecito, punto di contatto - ma non di transizione - è la società "TransWorld", creata e controllata dal Mondo si Sopra.

    Adam vive in un orfanotrofio, l'unica parente ancora in vita è sua zia. Ella svela ad Adam come un membro della loro famiglia scoprì che la polvere di alcune api, quelle della montagna su cui lei vive, proviene dai fiori di entrambi i mondi, e mostra singolari proprietà. Incuriosito, Adam si avventura, durante una delle sue visite, sulla montagna tanto vicina al Mondo di Sopra, per raggiungerne la cima. Lì incontra una ragazzina di nome Eve ("Eden" nella versione originale). I due si incontrano ancora e con lo scorrere di pochi anni passano dal diventare buoni amici ad amanti. Adam e Eve s'incontrano periodicamente sulla solita cima ed usano una corda per passare da un mondo all'altro. Tuttavia tale clandestino, seppur innocuo, transire viene però notato. La fuga dei giovani innamorati non va a buon fine: Eve cade bruscamente nel suo mondo prima che Adam, colpito da un proiettile, riesca a calarla del tutto con la corda. La casa di sua zia viene bruciata e lei portata via nella notte, non facendo più ritorno.

    La storia prosegue dieci anni dopo, Adam è cresciuto e lavora come ricercatore, portando avanti studi inerenti la polvere delle api che sua zia gli aveva fatto conoscere. Un giorno, Adam nota Eve in televisione: la ragazza è viva e lavora alla TransWorld. Per trovarla, Adam cerca così di divenire membro della grande società, la quale si mostra interessata alla sua ricerca e lo assume finanziandolo adeguatamente. Relazioni strette con le persone del mondo sopra/sotto-stante sono, oltre che difficili, severamente vietate alla TransWorld, ma sul posto di lavoro Adam incontra Bob, un lavoratore del Mondo di Sopra, che si mostrerà come una prima occasione per rivedere Eve.

    SYNOPSIS:

    A man searches an alternate universe for a long-lost love from his youth.

    Adam and Eden fell in love as teens despite the fact that they live on twinned worlds with gravities that pull in opposite directions. Ten years after a forced separation, Adam sets out on a dangerous quest to reconnect with his love.

    Adam is a seemingly ordinary guy in a very extraordinary universe. He lives humbly trying to make ends meet, but his romantic spirit holds on to the memory of a girl he loved once upon a time from another world, an inverted affluent world with its own gravity, directly above but beyond reach... a girl named Eden. Their childhood flirtation becomes an impossible love. But when he catches a glimpse of grownup Eden on television, nothing will get in the way of getting her back... Not even the law or science!

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    TRA FIABA BUCOLICA E SOTTESA DENUNCIA SOCIALE, L'ARAZZO DI DUE MONDI PARALLELI CONTRAPPOSTI RICAMATO DAL REGISTA ARGENTINO JUAN SOLANAS A DOPPIO FILO ROMANTICO, SCREZIATO DI RIVISITAZIONI PSEUDO-NEOREALISTE, PITTORICHE OTTOCENTESCHE E DI GRAFICA DIGITALIZZATA, NON MANCA DELLA SUA TRAGICA E CONTRASTATA STORIA D'AMORE QUALE SIMBOLO ELETTIVO UNIVERSALE E SENZA TEMPO, COME SOTTOSCRITTO DAGLI ICONICI NOMI DEI DUE PROTAGONISTI ADAM ED EDEN. MENTRE JIM STURGESS, ANCHE NARRATORE IN PRIMA PERSONA DELLA SUA STESSA STORIA, IN ADAM MOSTRA UN'ENTUSIASTICA E CONVINTA INTERPRETAZIONE, KIRSTEN DUNST RITRAE IN TERMINI REALMENTE 'PARADISIACI' LA SUA EDEN. E COME SE NON BRILLASSE GIA' DI LUCE PROPRIA, MIRATI EFFETTI LUMINISTICO-SCENOGRAFICI NE ESALTANO LA MAGIA PER LA QUALE 'BUCARE LO SCHERMO' NON E' PIU' SOLO UN MODO DI DIRE. L'AMMALIANTE EFFETTO D'INSIEME IMPONE DI CHIUDERE UN OCCHIO SULL'EPILOGO GLASSATO ALLA MELASSA AMMICCANTE AL SEQUEL

    Avete mai provato a bere da un calice girato sottosopra? Certamente no, perché nessuno di noi è

    mai stato a 'Trans world', quella circoscritta porzione di territorio in cui il povero 'mondo di sotto' e quello ricco 'di sopra' si fronteggiano mantenendo la loro rispettiva caratteristica di opposti poli gravitazionali. Per avere un'idea del rapporto di interazione, di fatto severamente proibita, tra gli abitanti di questi due mondi paralleli contrapposti vi basterà rievocare la celebre sequenza del bacio in Spider-Man in cui, ironia della sorte, ad incarnare la fortunata giovane donna - Mary Jane - era proprio la stessa Kirsten Dunst che ora, in Upside Down - il titolo del film si riferisce al nome del cocktail servito in un immaginario locale esclusivo - indossa le vesti di Eden in un modo che la fa brillare letteralmente di luce propria di contro a scenari mozzafiato che il romantico regista argentino Juan Solanas (figlio d'arte del celebre Fernando Solanas) ha concepito avendo ben presenti fonti d'arte molto diverse

    tra loro, malgrado qui convivano in un'armonia straordinaria e con grande potenziale scenografico. Per servire al meglio la sua nuova iconica e fortemente simbolica favola, erede dei contrapposti che hanno nutrito per certi versi altre fiabe da mille e una notte come ad esempio Il principe e il povero, con le moderne integrazioni del caso che guardano alla denuncia sociale, con lo sfruttamento da parte dei nuovi 'capitalisti' del mondo 'di sopra' a caccia indebita di un brevetto che non appartiene loro (la miracolosa crema di ringiovanimento immediato) a danno della nuova plebe ghettizzata nel mondo 'di sotto' - già nel 'sopra' e nel 'sotto' si annida l'essenza del discorso reale in punta di metafora - Juan Solanas prende in prestito dal neorealismo - quel che gli serve per ricreare atmosfere e personaggi del 'mondo di sotto', relitto di sopravvivenza con pochi e disastrati mezzi di sussistenza: mondo in cui

    a tratti sembra di respirare la familiare aria di Ladri di biciclette o di Sciuscià dell'immortale Vittorio De Sica. Particolarmente suggestive le scenografie urbane romanticamente rivisitati a colpi di intensi chiaroscuri con dominanti cromatiche azzurrognole o verdastre a seconda dei momenti e dei contesti. Ma non mancano espliciti richiami alla pittura ottocentesca, quando Solanas apre su stupendi scorci di natura rocciosa, luogo elettivo per Adam ed Eden, chiave simbolica di un predestinato 'trade d'union' tra i due contrapposti mondi, custodita - 'il segreto nel segreto' - dalle privilegiate 'guardiane' api rosa, le uniche a frequentare indifferentemente i due mondi per elaborare il loro speciale nettare. Così, considerato il contesto narrativo di Upside Down, attingere dall'immaginario figurativo del Romanticismo Ottocentesco per Juan Solanas era semplicemente un passo obbligato, in quanto fondato sulla corrente di pensiero che ha visto nel sentimento l'assoluta superiorità su qualunque altra cosa dell'uomo e sul suo stesso

    intelletto, altrimenti detto "luce della ragione". Con Upside Down Solanas sembra in effetti professarsi convinto adepto del Romanticismo Ottocentesco, a tutto tondo e non solo per immagini, secondo cui 'il sentimento è la vera forza di ogni uomo' di contro alla contrapposta visione degli Illuministi che invece si affidavano completamente alla 'ragione'. In Adam ed Eden non c'è calcolo nè troppa prudenza, non è la ragione a guidarli ma l'impeto dell'amore, l'unico sentimento principe in grado di dominare, fino ad appianare, ogni contrasto, a dispetto di regole, veti e punizioni. Ma è anche vero che il debito maggiore che Solanas tiene con il Romanticismo Ottocentesco si appunta sul registro naturalistico: come già gli artisti protagonisti della storica corrente artistica, anche Solanas ricerca, a suo modo, il rapporto che esiste tra l’uomo e la Natura che lo circonda, finché non ne riscopre una certa complice intimità, tra fantasy e solidale supporto,

    ai confini dell'immaginario viatico lastricato da mille difficoltà, ostacoli di rito come in ogni fiaba che si rispetti, prima che i nodi vengano al pettine. Completa la sofisticata tavolozza di questo quadro tanto variegato e complesso, con cui Solanas ritrae la sua ammaliante favola, il generoso ricorso alla grafica digitalizzata che a tratti richiama in memoria anche l'effetto patinato e vintage di Sky Captain and the World of Tomorrow (2004) di Kerry Conran.

    Così, tra contraltari di luce sparata dietro i protagonisti e un nutrito caleidoscopio di motivi di ispirazione, l'ambiziosa ricerca estetica di Juan Solanas produce i suoi frutti, incantando con i suoi scenari mozzafiato, ma toccando altresì le corde più intime per uno stato di allerta reale. 'C'è chi c'ha', gli arroganti padroni del 'mondo di sopra' in cui è nata la solare e dolce Eden/Kirsten Dunst, e 'chi non c'ha', come l'orfano Adam con i suoi pochi

    amici e la zia Becky, sua unica parente e la sola cuoca a conoscere la singolare ricetta del pancake volante. Solanas ha trovato il suo narratore nello stesso protagonista Adam, di cui si fa carico Jim Sturgess con una certa entusiastica convinzione a tutto vantaggio della fluidità di questa storia che, come tutte le fiabe di maggior pregio, mantiene nella trama del sottotesto, ovvero nel corpo fantasy, l'anima di una realtà che sotto diverse forme, ha varcato secoli e secoli di storia vera. Upside Down resta pur sempre una favola tra le più suggestive, d'accordo, ma non tradisce mai un solo momento il suo insito, focale, punto di domanda: chi potrebbe mai accettare passivamente di far parte del mondo di 'sotto' senza attivarsi per cambiare le cose? La sceneggiatura dal canto suo non manca di tratteggiare a più riprese l'onda della onnipresente repressione sociale (il fatto che a far da

    cavie per l'uso della crema del ringiovanimento in fase sperimentale debbano essere le donne del mondo 'di sotto', battute del tipo 'lo sai che qui non ti pagano gli straordinari, vero?', si accompagnano alle 'ristrettezze' a 360° in cui sono costretti a vivere i cittadini dei 'piani bassi', per così dire. Così la tragica e contrastata storia di un amore impossibile tra Adam ed Eden - mai nomi furono più allusivi di questi - si eleva a simbolo elettivo e portavoce congiunto di metafora sociale, universale e senza tempo. Una fiaba 'magistra vitae' d'altri e di questi tempi, da cui ci ritroviamo pian piano ammantati come avvolti dai fili dipanati da un bozzolo di seta. Sarà per questo che, ben ovattati in questo modo, giunti sul limitare dell'epilogo glassato alla melassa che ammicca al sequel, anziché reagire come si dovrebbe, rischiando di scoprirsi troppo, si preferisce chiudere un occhio cedendo

    al confortevole tepore.

    Bibliografia:

    Nota: Si ringraziano Notorius Pictures e Ornato Comunicazione.

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di UPSIDE DOWN

    Links:

    • Juan Diego Solanas (Regista)

    • Kirsten Dunst

    • Jim Sturgess

    • Neil Napier

    • Jayne Heitmeyer

    • Agnieshka Wnorowska

    • Holly O'Brien

    • Vincent Messina

    • Don Jordan

    • TRANSFORMERS 3 (TRANFORMERS: DARK OF THE MOON) - INTERVISTA all'attrice protagonista ROSIE HUNTINGTON-WHITELEY (ITALIANO/ENGLISH) (Interviste)

    • Upside Down (BLU-RAY + DVD)

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    Galleria Video:

    Upside Down - trailer

    Upside Down - trailer 3D

    Upside Down - trailer HD

    Upside Down - trailer HD 3D

    Upside Down - trailer HD 1080p

    Upside Down - trailer (versione originale)

    Upside Down - spot TV

    Upside Down - clip 'Amore'

    Upside Down - clip 'A metà tra i due mondi'

    Upside Down - clip 'Adam scappa'

    Upside Down - featurette 'Speciale 5 minuti sul set'

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