"La cosa particolare di questo sequel è che (nel primo film) Tony era ancora radicato nella sua realtà . Ora è uscito dal guscio, tutti sanno che è un supereroe; quindi dovevamo ripartire da quel momento. Creare il suo mondo, il mondo di un uomo che ormai è anche una celebrità . Quindi il nuovo film inizia con una serie di eventi, luoghi, e notiziari che ci forniscono il resoconto di quello che Tony ha fatto nell’arco di tempo che è intercorso tra la fine del primo film e l’inizio di questo nuovo capitolo, e il modo in cui la gente lo ha accolto nella sua nuova veste eroica. Abbiamo anche descritto cosa succede quando un cittadino normale, seppur ricco e potente, escogita un modo di vivere che può in qualche modo sovvertire l’equilibrio del potere, e non solo a livello nazionale, bensì globale. Inizialmente era una questione difficile da risolvere, ma in fondo il suo personaggio diventa più interessate e più piacevole. Tony deve bilanciare la popolarità con le sue gesta eroiche, e dovrà affrontare le conseguenze della dichiarazione ‘Io sono Iron Man’. Cosa provoca una tale affermazione, quali problemi crea?".
Lo sceneggiatore Justin Theroux
(Iron Man 2 USA 2010; avventura sci-fi d'azione; 125'; Produz.: Paramount Pictures/Marvel Entertainment/Marvel Studios e Fairview Entertainment; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)
(See Flash Review by Brian Lowry, "www.variety.com", here - Voice: 'Il giudizio della critica' - 'International Press' and 'Integral review' as 'II° Comment')
Tra i fumetti originali di Marvel Comics, Iron Man è fra i più popolari e la sua fortuna risale alla sua prima apparizione in Tales of Suspense, pubblicato da Marvel nell’aprile 1963. L’alter ego di Iron Man, Tony Stark, è diventato un fenomeno cinematografico il 2 maggio 2008, giorno in cui il film è uscito nelle sale e in cui ha registrato l’incredibile incasso di 98,6 milioni di dollari; il fatturato totale del film ammonta invece a 572 milioni in tutto il mondo. I fan e i critici internazionali sono rimasti conquistati da questo supereroe dal costume rosso e dorato. Il film ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, fra cui due nomination all’Oscar, diventando - a pieno diritto – un’icona dell’odierna cultura pop.
Stan Lee (Larry King) Tim Guinee (Maggiore Allen) Anya Monzikova (Rebekah) Garry Shandling (Senatore Stern) Keith Middlebrook (Dr. Jason Miller) Davin Ransom (il giovane Tony Stark)
Musica: John Debney
Costumi: Mary Zophres
Scenografia: J. Michael Riva
Fotografia: Matthew Libatique
Montaggio: Dan Lebental e Richard Pearson
Effetti Speciali: John Fleming e Robert Spurlock
Makeup: David Abbott, Allan A. Apone, Kim Ayers, Kate Biscoe (per Gwyneth Paltrow)
Stan Lee dice: Il personaggio di Tony Stark è affascinante, vincente, eppure così vulnerabile, in fondo. Quando abbiamo iniziato a scrivere e a pubblicare i fumetti di ‘Iron Man’, le donne ci hanno inviato moltissime lettere di approvazione, più diquanto non
fosse finora accaduto con gli altri fumetti da noi creati. Immagino che all’epoca, le donne che leggevano i fumetti di Iron Man, si innamoravano di Tony Stark così come accade oggi al pubblico femminile che va al cinema e si appassiona di Robert Downey Jr. Questo grande attore ha regalato forza e delicatezza al suo personaggio, sviluppando in lui un profondo lato umano.
a chi non ha mai seguito il mondo dei fumetti.
Inoltre si vede un personaggio che si pensa possa avere tutto, per via dei suoi soldi, della sua vena comica atta a mascherare la sua fragilità ed il suo male che lo spinge a sbagliare, proprio come può fare chiunque, in qualunque altro film. Senza contare di come si veda la vulnerabilità dell'armatura, danneggiabile tanto facilmente da non sembrare poi così invincibile, basta notare come viene ridotta la Mark IV dopo il primo scontro con Whiplash. Unendo questi fattori alle idee di chi sta dietro si crea un successo sicuro.
Inoltre, l'idea di inserire War Machine è stata azzeccatissima, tutti lo aspettavano dopo il primo film. Memorabile il momento in cui Rhodey indossa l'armatura per la prima volta (ancora come Mark II).
Passando oltre non si possono non spendere alcune parole per i personaggi che hanno interpretato i vari ruoli e non sono
pochi. Già sappiamo dell'imprevedibile improvvisatore Robert Downey Jr., l'uomo che indossa l'armatura di Iron Man e dà vita a Stark, dandogli il carisma che ha reso questo personaggio amato da tutti, senza parlare di Pepper Pots (Gwyneth Paltrow) e delle sue crisi isteriche con balbuzie, ma non sono loro lo scoop. Per primo Don Cheadle: la parte di War Machine si può dire più adatta a lui che a Terrence Howard. Don è un attore intelligente e di talento, capace di immedesimarsi completamente nel personaggio. Ha stretto una forte amicizia con Robert, quasi alchemica e questo ha giovato molto alla produzione.
Di seguito troviamo Mickey Rourke, arrivato a recarsi in Russia per visitare una prigione e studiarla, per rendere al meglio il personaggio. Ha persino imparato una parte di russo per sentirsi Ivan Vanko.
Poi c'è il personaggio di Justin Hammer, interpretato da Sam Rockwell: chi non lo ricorda ne Il miglio
verde?. Nel vederlo nel film si ha la vera tentazione di prenderlo a pugni per via della stupidità che dimostra il suo personaggio; un'interpretazione davvero magistrale.
E per ultimo il fiore all'occhiello, la Vedova nera alias Scarlett Johansson, un'attrice che si è rivelata completa in tutto. Dopo ruoli di vario tipo, tra comici e drammatici è giunta all'azione in questo film, dove mostra le sue grandi doti atletiche apprese con impegno e sacrificio. Con l'aiuto di Tommy Harper, coordinatore stunt, Scarlett ha imparato tutto ciò che gli serviva, ogni acrobazia vista nel film è opera sua, non di controfigure.
In questo film appare, anche se solo per qualche istante, Samuel L.Jackson nella parte di Nick Fury.
Anche per ciò che riguarda le ambientazioni non si è badato a spese. John Favreau e Marvel Studio hanno deciso di chiedere la collaborazione del Dipartimento della difesa, girando con militari veri nella Edwards Air Force Base
segreti di famiglia, si conoscerà il padre Howard... ogni cosa al posto giusto insomma.
Per la sceneggiatura si è deciso di chiamare Justin Theroux, fan accanito del personaggio e si è visto da come la storia si dipana nel tempo, proprio come leggere un vecchio albo, in cui si vedono quel paio di scene leggermente macabre con quel colore rosso che potrebbe essere sangue ma che non infastidisce. Una scena con Vanko ne è l'esempio; chi vedrà mi darà conferma.
Inoltre sono stati inseriti cameo di ogni tipo lungo la storia, dallo scudo di Capitan America al Mjollnir di Thor, oggetti che fanno pensare a futuri progetti già in cantiere.
Insomma, in poche parole un film per tutti che non mancherà di appassionare fan e non. E' ovvio che chi segue le gesta del personaggio da anni e conosce la storia del fumetto vedrà delle incongruenze dovute alle limitazioni temporali ma non avrÃ
problema a dire che questo film è un gioiello, sicuramente più elevato di film come Hulk o Spiderman, anche se non si possono comunque ignorare i gusti del singolo.
Il mio voto? 4 stelle!
Buona visione a tutti!
Secondo commento critico (a cura di BRIAN LOWRY - www.variety.com)
Iron Man 2 isn't as much fun as its predecessor, but by the time the smoke clears, it'll do. Much like 'The Dark Knight', this Paramount release brings an enormous stash of goodwill to the party, thanks to a well-crafted origin tale whose popularity fueled anticipation for a follow-up. Yet while the first go-round for this lesser-known Marvel hero benefited from its freshness and visual flair, the beats here are more familiar, the pacing more uneven. Given the demand, though, that will hardly matter, and this armored adventure promises to be a money-making machine that clicks on all cylinders.
In a sense, the virtues and weaknesses of the latest movie are reversed from those of the original. That film cleverly buzzed along in detailing how Iron Man came to be -- while establishing Robert Downey Jr. as a niftily cool, smartass superhero -- then fizzled a bit toward the end,
amid a so-so CGI melee.
Here, the movie bounces through various travails assailing its hero, Downey's Tony Stark -- whose high-tech heart gizmo is also wreaking havoc on his body -- in less compelling fashion. Fortunately, that gives way to a final 35 minutes or so that delivers the goods, with two Iron Men (with the sidekick now played by Don Cheadle) in full-throttle action. Throw in Scarlett Johansson kicking butt as an acrobatic super-spy in a skin-tight suit (perhaps wisely never referred to by her comicbook name, Black Widow) and, well, what's not to like?
If there are more heroes around, as is so often the case with sequels, there's villain inflation as well. Stark's enemies include a Russian physicist (Mickey Rourke, much closer to his role in "Sin City" than "The Wrestler") with his own access to advanced technology and a long-simmering grudge against the Stark family; and
Justin Hammer (Sam Rockwell), an oily defense contractor desperate for his own super-suit.
There are enough fun moments in Jon Favreau's playful direction (from Justin Theroux's workmanlike script) and Downey's performance -- a tycoon who's equal parts Warren Buffett and Kid Rock -- to satisfy a weekend audience, but one needs a forgiving nature to get past the flabby midsection. The special effects, meanwhile, are more plentiful and polished once they fully kick into high gear, though there are still shots where that gleaming suit looks a bit more animated than it should.
All told, "Iron Man 2" suffers the same fate as many a sequel. Where the first film felt buoyant and occasionally inspired in helpfully demonstrating that, done right, there's considerable treasure to be culled even from second-tier occupants of the Marvel universe, the new pic feels more duty-bound and industrial. As further evidence of the apparent desire
to cover all bases, there are cameos by Christiane Amanpour (then still at CNN) and Fox News' Bill O'Reilly, as well as a slimy senator (Garry Shandling) being interviewed on MSNBC.
That's not to say the movie lacks its charms. But as Tony Stark's free-spirited CEO might attest, while serving the needs of a major conglomerate has its perks, the task also comes with more than its share of obligations.
"Ciò che mi ha spinto a creare un personaggio come ‘Iron Man’, era il desiderio di vedere qualcosa di diverso rispetto al solito supereroe. Il personaggio di Tony Stark è affascinante, vincente, eppure così vulnerabile, in fondo. Quando abbiamo iniziato a scrivere e a pubblicare i fumetti di 'Iron Man', le donne ci hanno inviato moltissime lettere di approvazione, più di quanto non fosse finora accaduto con gli altri fumetti da noi creati. Immagino che all’epoca, le donne che leggevano i fumetti di Iron Man, si innamoravano di Tony Stark così come accade oggi al pubblico femminile che va al cinema e si appassiona di Robert Downey Jr.. Questo grande attore ha regalato forza e delicatezza al suo personaggio, sviluppando in lui un profondo lato umano".
Il coproduttore JEREMY LATCHAM:
"Il tono creato per il primo film era fresco e nuovo, e abbiamo cercato di conservarlo nel sequel. Il tono è l’elemento che distingue ‘Iron Man’ dagli altri film del genere: è simpatico, tagliente, non diventa mai pesante, non si addentra in meccanismi eccessivamente politici o filosofici. Non è neanche un film che vuole sembrare la copia 'live action' di un cartone. Uno dei nostri scopi principali, quando abbiamo sviluppato la storia e i personaggi, è stato proprio quello di assicurare la continuità del tono che era stato scelto nel primo film".
Bibliografia:
Scheda film pubblicata il 2 Febbraio 2010
Nelle pagine della galleria fotografica sono riportati alcuni Wallpaper in varie risoluzioni e le icone dei personaggi del film.
Iron Man 2 - featurette 'I protagonisti raccontano i personaggi del film' (sub ITA)
Iron Man 2 - featurette 'I protagonisti introducono la scena della corsa di Montecarlo' (sub ITA)
Iron Man 2 - featurette 'Video della canzone 'Highway to Hell' degli AC/DC, colonna sonora del film'
Il giudizio della critica
The Best of Review
International Press
BRIAN LOWRY, "www.variety.com"
"'Iron Man 2' isn't as much fun as its predecessor, but by the time the smoke clears, it'll do. Much like 'The Dark Knight', this Paramount release brings an enormous stash of goodwill to the party, thanks to a well-crafted origin tale whose popularity fueled anticipation for a follow-up. Yet while the first go-round for this lesser-known Marvel hero benefited from its freshness and visual flair, the beats here are more familiar, the pacing more uneven. Given the demand, though, that will hardly matter, and this armored adventure promises to be a money-making machine that clicks on all cylinders".