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PERDONA E DIMENTICA: QUANDO IL PASSATO INFESTA IL PRESENTE METTENDO A REPENTAGLIO IL FUTURO. A DISTANZA DI DIECI ANNI DA 'HAPPINESS' TODD SOLONDZ RITORNA SUL TEMA
Premio 'Miglior Sceneggiatura' alla 66° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 16 APRILE
"Sono passati dieci anni da HAPPINESS, ma preferisco non essere limitato dal momento o dalla circostanza. A me piace ritoccare le cose, arrivare alla materia da una nuova angolazione e quindi, per esempio, alcuni personaggi sono invecchiati di cinque anni, altri di venti, alcune storie sono state modificate e ho lasciato che l'origine etnica non fosse qualcosa di necessariamente immutabile. Certo, è un cast completamente diverso. E' più divertente e interessante così".
Il regista Todd Solondz
(Life During Wartime USA 2009; commedia drammatica; 96'; Produz.: Werc Werk Works; Distribuz.: Archibald Film)
(See Flash Review by Todd McCarthy, "www.variety.com", here - Voice: 'Il giudizio della critica' - 'International Press')
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Titolo in italiano: Perdona e dimentica
Titolo in lingua originale:
Life During Wartime
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Todd Solondz
Sceneggiatura:
Todd Solondz
Cast: Ally Sheedy (Helen) Paul Reubens (Andy) Ciarán Hinds (Bill) Allison Janney (Trish) Chris Marquette (Billy) Gaby Hoffman (Wanda) Shirley Henderson (Joy) Michael Kenneth Williams (Allen) Charlotte Rampling (Jacqueline) Renée Taylor (Mona) Michael Lerner (Harvey) Brian Tester (Dave) Rich Pecci (Mark) Dylan Riley Snyder (Timmy Maplewood) Emma Hinz (Chloe) Cast completo Meng Ai (Jesse)
Musica: Doug Bernheim (supervisore)
Costumi: Catherine George
Scenografia: Roshelle Berliner
Fotografia: Edward Lachman
Montaggio: Kevin Messman
Makeup: Maureen Landa
Casting: Gayle Keller
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
I personaggi di questo film, che in parte è un seguito e in parte una variazione di Happiness, combattono per trovare un posto per sé in un mondo imprevedibile e volubile. Il passato infesta il presente e mette a repentaglio il futuro: ci sono fantasmi che si aggirano e incombono, affliggono e confortano. La questione del perdono e dei suoi limiti si fa strada attraverso una serie di storie d'amore, offrendo chiarezza e, forse, alternative alle comodità del dimenticare. c'é Joy, che scopre che suo marito Allen non è proprio guarito dal particolare "male" che lo affligge e se ne va, cercando consolazione e consiglio dalla propria madre e dalle sorelle; il suo pretendente di un tempo, Andy, ora defunto, ma che non ha mai smesso di cercare di conquistare il cuore di Joy; sua sorella Trish, che incontra Harvey, un divorziato solitario, all'apice del pensionamento, e spera che un nuovo uomo in casa possa portare stabilità alla sua fragile famiglia; sua sorella Helen, che si sente immolata sia alla famiglia sia al suo successo a Hollywood; sua madre, Mona, che non riesce a liberarsi dal rancore che prova nei confronti degli uomini; il figlio di Harvey, Mark, che lotta contro l'isolamento sociale e contro un profondo pessimismo; Bill, l'ex marito di Trish, appena uscito dal carcere, che tenta strenuamente di ristabilire il contatto con il figlio Billy; e Jacqueline, la donna bisognosa che rinuncia alla prudenza nella sua disperata ricerca dell'amore. Tutti questi personaggi e questi intrecci - alcuni divertenti e tristi, altri scandalosi e pungenti - combaciano, si espandono e si scontrano per creare un ritratto caleidoscopico ed emotivamente evocativo dei prigionieri.
Dal >Catalogo della 66. Mostra del Cinema di Venezia<
Ripartendo dal bellissimo Happiness, Solondz torna a narrare, attraverso gli occhi di tre sorelle, le cui famiglie sono vittime di pesantissime tragedie quali pedofilia, depressione e solitudine, un'America che esiste e di cui nessuno vuol parlare. Il racconto è basato su due tematiche, forgive and forget, perdonare e (o) dimenticare... se si dimentica, non si perdona; se si perdona, spesso non si dimentica.
La questione del perdono e dei suoi confini si insinua attraverso una serie di storie d’amore che si intrecciano, fornendo chiarezza e, probabilmente, alternative al sollievo che dà l’oblio. Sono passati dieci anni dalle scioccanti e tragi-che rivelazioni che hanno manda-to in frantumi il mondo della fami-glia Jordan. Ora, i fantasmi si ag-girano e incombono, tormentano e consolano mentre Joy (Shirley Henderson) scopre che suo marito Allen (Michael Kenneth Williams) non è del tutto guarito dal suo peculiare “disturbo†e fugge alla ricerca di conforto e consiglio da parte di sua madre e delle sue sorelle. Viene perseguitata da visioni del suo ex corteggiatore Andy (Paul Reubens), ora deceduto, che tuttavia continua nel suo intento di conquistarla.
Ognuno dei componenti della famiglia di Joy è coinvolto nel proprio dilemma particolare. Sua sorella Trish (Allison Janney) sta rimettendo in piedi la sua vita con i suoi figli dopo aver scoperto che suo marito psichiatra abusava dei ragazzini. Incontra Harvey (Michael Lerner), un uomo divorziato, solitario, vicino alla pensione, e spera che una nuova presenza maschile in casa possa riportare stabilità al suo fragile nucleo familiare.
Helen (Ally Sheedy), la terza sorella, si sente vittimizzata sia dalla sua famiglia sia dal successo conquistato ad Hollywood, mentre la loro madre Mona (Renée Taylor) non riesce a liberarsi dell’amarezza che prova nei confronti degli uomini.
Nel frattempo, il figlio di Harvey, Mark (Rich Pecci), combatte con il suo isolamento sociale e un profondo pessimismo. Bill (Ciáran Hinds), l’ex marito di Trish, è appena uscito di prigione e cerca di rimettersi in contatto con suo figlio maggiore Billy (Chris Marquette), ma non prima di aver trovato un momento di conforto con Jacqueline (Charlotte Rampling), una donna inquieta che trascura ogni cautela nella sua disperata ricerca d’amore. Il figlio minore di Trish e Bill, Timmy (Dylan Riley Snyder), affronta il passaggio all’età adulta cercando di dare un senso alle rivelazioni sulla sua infanzia di cui è appena venuto a conoscenza.
Mentre questi personaggi e queste trame si incastrano, si dilatano e si scontrano, si compone un quadro emotivamente risonante di individui che sono prigionieri dell’amore e della vita. Alternando divertente e tragico, oltraggioso e toccante, PERDONA e DIMENTICA si presenta come un’audace commedia dall’inaspettata sonorità .
Dal >Press-Book< di Perdona e dimentica
Commento critico (a cura di PAOLO LOMBARDI)
COMMEDIA AUDACE PER TODD SOLONDZ CHE NON SI STANCA DI ‘OSARE’ PERCORRENDO L’IRRINUNCIABILE BINARIO DEL CINEMA INDIPENDENTE, SEGUENDO IL FILO DI UN IRRESISTIBILE INTRECCIO TRA IL DIVERTENTE E IL TRAGICO, L’OLTRAGGIOSO E IL TOCCANTE
Il tocco indipendente dello sceneggiatore e regista Todd Solondz (Storytelling, Palindromes) a distanza di undici anni da Happiness-Felicità (1998), di cui Life during Wartime (2009) è in parte il sequel, con le variazioni e innovazioni del caso, è il primo tratto che si impone all’attenzione. Tratto emerso già all’epoca di Palindromes, ad esempio, il film che ha debuttato in concorso al Festival del Cinema di Venezia del 2004, e per il quale l’â€Entertainment Weekly†si era espresso facendo osservare come Solondz avesse ‘osato andare dove nessun film indipendente fosse mai andato’.
Con Life during Wartime Todd Solondz non smentisce affatto questo suo motivo firma che ne risulta semmai esaltato dal felice e desueto incontro tra comicità e dramma: |
seguendo le tracce della famiglia Jordan, sul filo di una serie di storie d’amore che si intrecciano, costeggiando tutta una serie di plausibili ‘effetti collaterali’ duri a digerirsi, tra cui un caso di pedofilia in famiglia, Solondz gioca a svelare i vari dilemmi di ognuno dei personaggi servendosi dell’apparente paradosso di situazioni davvero esilaranti sul piano umoristico, pur nella insita tragicità di fondo.
I tagli di ripresa poi, dalle cornici in bianco e nero iniziali che richiamano alla memoria confezioni del cinema muto comico alla Chaplin, ai primissimi piani che nascondono di proposito lo sguardo d’insieme, punzecchiando lo spettatore con i primi scambi di battute preparatori al via libera di una sceneggiatura mirata a solleticare l’insorgere della risata spontanea, rivelano l’intelligente e raffinata confezione di Solondz che finirà per approdare alla riflessione seria sui temi del perdono e dell’oblio. Perdonare e dimenticare per evitare che il passato continui a perseguitare il |
presente ad oltranza, sbarrando la strada ad un possibile futuro.
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Links:
• PERDONA E DIMENTICA (LIFE DURING WARTIME): UNA STORIA DI PERDONO E I SUOI LIMITI. ‘Premio Miglior Sceneggiatura’ alla 66. Mostra del Cinema di Venezia arriva la cinema il 16 APRILE (Anteprime)
Galleria Fotografica:
Perdona e dimentica - trailer.flv
Perdona e dimentica - trailer (versione originale) - Life During Wartime.flv
Il giudizio della critica
The Best of Review
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International Press
TODD MCCARTHY, "www.variety.com":
"In revisiting his darkly comic 1998 ensembler 'Happiness', Todd Solondz may have made his best film with 'Life During Wartime'. The distinctive, boundary-pushing writer-director has had the eccentric inspiration to resurrect the same central characters a decade later, but using entirely different actors. Winning result, which reels off one riveting scene after another, stands as both a unique sort-of sequel and a film that requires no prior reference points; it's entirely satisfying either way, though even richer if you recall the antecedent. The resolutely niche filmmaker has never had a real breakout success and the confrontational nature of his latest won't change that fact, but his loyal following will be buoyed by this strong effort".
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