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FROST/NIXON - IL DUELLO: RIGURGITI DI POLITICA PRESIDENZIALE A STELLE E STRISCE ANNI SETTANTA SULL'ONDA DEL CONFRONTO MEDIATICO TELEVISIVO TRA RICHARD NIXON E L'INTERVISTATORE DAVID FROST
(Frost/Nixon USA/GRAN BRETAGNA/FRANCIA 2008; drammatico; 122'; Produz.: Imagine Entertainment/Relativity Media/Studio Canal/Working Title Films; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)
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Titolo in italiano: Frost/Nixon - Il Duello
Titolo in lingua originale:
Frost/Nixon
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2009
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura:
Peter Morgan
Soggetto: Tratto dall’omonima e pluripremiata piece teatrale scritta da Peter Morgan.
Cast: Frank Langella (Richard Nixon) Michael Sheen (David Frost) Kevin Bacon (Jack Brennan) Rebecca Hall (Caroline Cushing) Sam Rockwell (James Reston jr.) Matthew Macfadyen (John Birt) Oliver Platt (Bob Zelnick)
Musica: Hans Zimmer
Costumi: Daniel Orlandi
Scenografia: Michael Corenblith
Fotografia: Salvatore Totino
Scheda film aggiornata al:
01 Febbraio 2015
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Sinossi:
IN BREVE:
Un incontro ‘storico’ quello fra Richard Nixon, il presidente statunitense caduto in disgrazia, e David Frost, una personalità televisiva in cerca di notorietà ... In seguito al suo ‘impeachment’, Nixon rimase in silenzio per tre lunghi anni. Ma nell’estate del 1977, l’ex comandante supremo, caratterizzato da nervi d’acciaio e grande arguzia, accettò di concedere un’intervista esclusiva sulla sua presidenza e sullo scandalo Watergate, in cui rimase invischiato e che gli costò la presidenza americana. Nixon sorprese tutti nello scegliere Frost come suo ‘confessore’ televisivo, convinto di riuscire con facilità a raggirare il brioso showman inglese e ad assicurarsi un posto nel cuore e nella mente degli americani. Anche la squadra di Frost nutriva dei dubbi sulla capacità del giornalista di reggere il confronto con un uomo tanto astuto e intelligente. Ma quando le telecamere si accesero, ebbe inizio una battaglia di ingegni. Avrebbe Nixon evaso le domande rispetto al ruolo da lui svolto in uno degli scandali più devastanti della nazione? Avrebbe Frost sfidato l’opinione pubblica, chiedendo a gran voce l’ammissione di responsabilità da parte dell’uomo che aveva costruito una carriera proprio sull’ostruzionismo? Nel corso di questo incontro, ognuno dei due rivelò le proprie incertezze, mettendo a nudo il proprio ego ed affermando la propria dignità , rinunciando a pose e artifizi per mettere in scena uno spettacolo di disarmante verità .
FROST/NIXON – Il duello non solo descrive questa storica intervista televisiva, ma racconta anche ciò che successe nelle settimane precedenti all’incontro, caratterizzate da manovre politiche e giornalistiche, da trattative, da accordi e da segreti rivelati … fino al momento ‘clou’ in cui i due uomini si trovarono faccia a faccia di fronte al grande pubblico americano.
Nota: Si ringrazia Angelo Lorusso (Way to Blue) per la cortese collaborazione.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
PRELIMINARIA:
In FROST/NIXON – Il duello riprendono i ruoli già interpretati nel lavoro teatrale di Morgan, Frank Langella, che ha vinto un Tony per il suo ritratto di Nixon, e Michael Sheen, che ha vestito con grande successo i panni di Frost sui palcoscenici londinesi e newyorkesi.
COMMENTO CRITICO:
Dopo lo scivolone del pessimo Il codice Da Vinci, Ron Howard torna in carreggiata raccontandoci, basandosi sul genere dell’inchiesta, una delle pagine più buie della Storia americana. Il regista e produttore americano porta alla luce quegli anni Settanta in cui lui stesso era una celebrità interpretando l’ingenuo e perbenista Richie Cunningham nella sitcom cult Happy Days. Quando si parla di Watergate e Nixon non solo tornano alla mente tantissimi istanti legati a quel periodo, ma anche tantissimo cinema (in primis il classico dei classici Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula e poi Gli intrighi del potere – Nixon di Oliver |
Stone) e televisione. L’immagine bombardò quel momento politico, il più basso della storia americana recente, che confluì e trovò il suo punto di arrivo nelle note interviste, svoltesi nella primavera 1977, che l’affascinate e chiacchierato giornalista inglese David Frost fece allo scialbo e monotono presidente americano Richard Nixon. Descrivere, attraverso il cinema e sulla base di una piece teatrale (di Peter Morgan), un evento cruciale della televisione acquisisce un significato che va al di là delle semplici influenze linguistiche e semiotiche.
Il regista, premio Oscar per A Beautifu Mind, dirige, così, un’opera imperniata su un’impronta classica che attinge proprio dalla struttura del giornalismo d’inchiesta e da un cinema documentaristico. Infatti, è una sorta di docu-fiction quello che ne esce fuori. Howard introduce le vicende e i suoi sviluppi tramite le opinioni espresse in macchina dei personaggi e poi continua utilizzando una prosa narrativa convenzionale. Il risultato è un film di grande |
impatto che racconta una delle interviste più discusse, analizzate e studiate della storia del giornalismo televisivo, portando David Frost a diventare uno dei più riconosciuti e stimati anchorman del mondo, tanto che in seguito continuerà su quella scia intervistando i più eminenti e discussi uomini politici del pianeta. Ma è anche la sobrietà e la compostezza con la quale si scandagliano le contraddizioni di uno dei presidenti più imbarazzanti della storia americana a fare di Frost/Nixon - Il duello una delle pellicole di maggior interesse sull’argomento perché non scivola mai nella faciloneria quando ironizza o critica l’uomo in questione, ma ne ricava un ritratto tristemente veritiero, ambiguo e non semplicistico di un individuo impopolare perché incapace di affascinare le masse come Frost o i Kennedy. Il merito, però, và riconosciuto anche al suo interprete Frank Langella, un attore per anni poco considerato e rimasto sempre in sordina che, così, ha |
finalmente trovato la riscossa a 70 anni con questo splendido ritratto e saggio recitativo, già interpretato a Broadway e premiato con un Tony, e che quasi sicuramente lo porterà nella cinquina delle nomination agli Oscar, negatagli lo scorso anno con l’indipendente e inedito Starting Out in the Evening.
Dalla messa in scena di Howard e Morgan traspaiono le contraddizioni degli anni appena successivi alle dimissioni di Nixon dalla casa Bianca, quando si svolsero le quattro interviste. La cura nei dettagli, nella ricostruzione degli eventi è precisa, sintomo di un’accurata ricerca di fondo che permette una veridicità non solo informativa, ma anche critica e cinematografica, mentre la sua derivazione teatrale, in un caso raro come questo, rafforza la potenza della sua storia. La politica con quelle interviste divenne pubblica, commercializzata, vista dal buco della serratura. Il giornalismo cambiò stile, impronta e divenne, oltre che “teatroâ€, anche la ricerca di un istante, |
di quell’inquadratura che riduce ad una sintesi estemporanea, ma talmente perfetta da rimanere nella mente della collettività e a divenire, quindi, l’emblema di quell’evento. In sé non fu importante quello che Nixon ammise (perché già si sapeva), ma la consapevolezza del crollo di un mondo che non poteva essere restituito e che tutti siamo soltanto uomini, piccoli per di più. Il confronto non è solo personale, quello fra Frost e Nixon, così diversi, eppure molto simili, ma anche fra le due generazioni che rappresentano, fra questi due mondi, Inghilterra e America, televisione e politica destinati, da lì in poi, a intersecarsi per sempre nel bene e nel male e ad acquisire quel carattere infaustamente glamour e chiacchierato sui e dei piani alti.
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Pressbook:
PRESSBOOK Completo in ITALIANO di FROST NIXON IL DUELLO
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Galleria Fotografica:
1
Frost Nixon.mov
Frost Nixon (versione italiana).mov
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