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THE WRESTLER: DARREN ARONOFSKY LASCIA IL METAFISICO (L'ALBERO DELLA VITA) PER ADDENTRARSI NEL MONDO DI UNO SPORT DURO DA INTRATTENIMENTO COME IL WRESTLING
Leone d'Oro alla 65. Mostra del Cinema di Venezia; Oscar 2009: 'Nomination' Miglior Attore a Mickey Rourke; 'Nomination' Miglior Attrice Non Protagonista' a Marisa Tomei; Golden Globes 2009: Premio 'Miglior Attore' in un film drammatico a Mickey Rourke; Premio 'Miglior Canzone'; Indipendent Spirit Awards 2009: Premio 'Miglior Film'; Premio 'Miglior Attore Protagonista'; Premio 'Miglior Fotografia'.
THE WRESTLER: Dal 6 MARZO
"Sono felicissimo che questo premio sia andato ad un film piccolo, indipendente e non hollywoodiano il cui merito sta tutto nel fatto di avere al suo centro il cuore e l'anima di un grande artista che ha voluto aprire la sua anima per noi".
Il regista Darren Aronofsky
(The Wrestler USA 2008; dramma d'azione nello sport; 105'; Produz.: Protozoa Pictures/Saturn Films; Distribuz.: Lucky Red)
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Titolo in italiano: The Wrestler
Titolo in lingua originale:
The Wrestler
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2008
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura:
Robert D. Siegel
Cast: Mickey Rourke (Randy 'The Ram' Robinson) Marisa Tomei (Cassidy) Evan Rachel Wood (Stephanie) Judah Friedlander (Scott Brumberg) Ajay Naidu (Medico) Mark Margolis (Len)
Musica: Clint Mansell
Costumi: Amy Westcott
Scenografia: Tim Grimes
Fotografia: Maryse Alberti
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Alla fine degli anni Ottanta Randy Robinson detto 'l'Ariete' era un lottatore professionista di grido. Ora, a vent'anni di distanza, sbarca il lunario esibendosi per poche manciate di fan irriducibili del wrestling nelle palestre delle scuole superiori e nei centri ricreativi sociali del New Jersey e degli stati confinanti. In rotta con la figlia e incapace di impegnarsi in una vera relazione, Randy vive per il brivido dello spettacolo e per la venerazione di cui gode da parte dei fan. Quando però, nel bel mezzo di un incontro, viene colto da un attacco di cuore, il medico lo esorta a rinunciare per sempre al wrestling: il prossimo incontro potrebbe infatti essergli fatale. Costretto al ritiro forzato Randy inizia a riflettere sulla propria vita, cerca di riconciliarsi con la figlia e si lancia in un'avventura amorosa con una spogliarellista non più giovanissima. Ma l'euforia del momento e la passione per la sua arte minacciano di farlo tornare sul ring.
The Wrestler, in >Catalogo< della 65. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2008)
IN ALTRE PAROLE:
Randy 'The Ram' Robinson (Mickey Rourke) era un wrestler professionista di rinomata fama alla fine degli anni 80'. Vent'anni dopo tira avanti esibendosi per i fans del duro wrestling nelle palestre dei licei e nelle comunit¡¡ì¡¨¨ del New Jersey. Allontanatosi dalla figlia (Evan Rachel Wood), incapace di sostenere un vero rapporto, Randy vive per il brivido dello show, per l'adrenalina del combattimento e per l'adorazione dei fans che gli rimangono. Colto da un infarto durante un combattimento, il dottore gli dice di eliminare gli steroidi e di sospendere i combattimenti di wrestling. Costretto a lasciare lo show-business, Randy comincia a riflettere sulla sua vita. Prova a riallacciare i rapporti con sua figlia e inizia una relazione con una spogliarellista (Marisa Tomei) ormai non più giovanissima. Per un periodo le cose funzionano; tuttavia il richiamo della ribalta è troppo forte per lui e Randy si cimenta ancora una volta nel combattimento sul ring.
Dal >Press-Book< di The Wrestler
Commento critico (a cura di PAOLO LOMBARDI)
Dopo tanti 'Rocky Balboa', 'Cinderella Man', 'Ali' e chi più ne ha più ne metta, sinceramente qualche perplessità di fronte ad un soggetto come questo poteva risultare legittima. Non ci saremmo aspettati più di tanto, anche se il 'wrestling' non è evidentemente la 'boxe'. Tra l'altro, almeno in Italia, pensiamo di conoscerlo per l'entusiasmo nascente che suscita specialmente nei giovani, ma in realtà non ne abbiamo un'immagine tanto completa, viva e profonda come quella trasmessa da questo film. Di contro alle nostre aspettative, il raffinato Darren Aronofsky ha invece colto nel segno ed è riuscito a sorprenderci anche questa volta. Dopo film come π-Il teorema del delirio, Requiem for a Dream, The Fountain-L'albero della vita, da Aronofsky tutto ci saremmo aspettati meno che un film sul 'wrestling'. Ma, a guardar bene, la cifra stilistica di questo film non permette di liquidarlo in maniera così semplicistica. The Wrestler va oltre il |
genere, scartando dal 'glamour' per avvicinarsi il più possibile al prisma dei rovesci della medaglia dominanti in questo sport più ancora che in altri. E' uno sport 'estremo' per il quale la finzione di uno spettacolo mirato all'intrattenimento non esclude di certo il logoramento del fisico di chi lo pratica. Ed è attraverso il dramma del campione simbolo Randy 'The Ram' Robinson, qui incarnato in modo assolutamente viscerale da un ritrovato Mickey Rourke, che scopriamo il ritratto di un uomo già notevolmente lacerato sia nel fisico che nell'anima. Un uomo svelato gradualmente nelle sue profondità , più raggiungibili attraverso le sue ombre che non per le sporadiche luci e questo sia dal punto di vista visivo che interiore. Aronofsky alimenta a piene mani intere sequenze giocando su intensi chiaroscuri, ma non dimentica di ricordarci che il 'wrestler' Randy/Rourke rappresenta la punta di un iceberg che scarta dall'eccezione. La sequenza in cui, |
attraverso la soggettiva del protagonista, scopriamo una triste carrellata sui colleghi ormai già fuori dal ring, ci offre l'immediata consapevolezza del fatto che lui non è un caso isolato e che il suo declino è tanto inesorabile quanto allo stato iniziale: può solo peggiorare. Il difficile legame con la figlia (E. R. Wood) dalla quale si allontana per la sua incapacità di sostenere il rapporto, così come invece vorrebbe, l'ipotesi di un'improbabile unione sentimentale con la spogliarellista (Marisa Tomei), nonché l'insofferente disagio nei confronti di un lavoro alternativo per sopravvivere ma in cui non può esprimersi, sono i tragici risvolti personali in cui è possibile coniugare il dramma interiore a schegge di autoironia. L'adorazione dei fans e l'adrenalina dei combattimenti, in pratica tutto ciò che gli rimane, fino alle estreme conseguenze, rendono The Wrestler un film a suo modo affascinante e profondo, in quanto non asservito alla ricerca di 'glamour' |
di genere.
Aronofsky non ci ha voluto dare l'immagine del 'wrestling' consueta, quella delle federazioni ufficiali, che peraltro non avrebbero probabilmente consentito le riprese nei termini trattati, ma quella ben più pura e genuina del duro 'wrestling' praticato nelle palestre dei licei e nelle comunità del New Jersey. La freschezza di idee e l'originalità del regista traspaiono già dalle prime sequenze. Le riprese da tergo di Randy, che con la propria mole copre metà del campo visivo ed i rumori assordanti della folla in delirio ci danno subito l'idea della prestanza fisica del campione e ci ricorda l'ingresso nelle arene di tutto il mondo dei veri campioni, così come ci vengono mostrati dalle telecamere delle riprese televisive. La cinepresa in costante movimento avvolgente, ci proietta all'interno di ogni scena e ci rende partecipi come fossimo veri spettatori presenti sul luogo degli 'show-evento'. Il film di per s¨¦ ha una struttura abbastanza |
lineare ma non per questo meno coinvolgente. Davvero ottimo l'effetto d'insieme e soprattutto un film che nega ogni possibile accesso alla retorica. |
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Links:
Galleria Fotografica:
1
The Wrestler (Versione Originale).mov
The Wrestler (versione italiana).mov
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