IL MIO PROFILO MIGLIORE di SAFY NEBBOU - INTERVISTA all'attrice JULIETTE BINOCHE
07/07/2019 -
IL MIO PROFILO MIGLIORE di SAFY NEBBOU - INTERVISTA all'attrice JULIETTE BINOCHE:
Questo film mostra la crisi di una donna alle prese con la perdita della giovinezza?:
"Non lo racconterei proprio così. Claire è segnata dall'abbandono del marito, si è sentita accantonata, rimpiazzata da una giovane amante ed è costretta improvvisamente ad affrontare la solitudine. Reagisce creando un profilo falso sui social, un'azione discutibile che però le permette di tamponare quella sofferenza. Non è un modo per sentirsi più giovane, bensì per non sentirsi più una vittima. Scopre il potere di affascinare e sedurre con le parole. E'
stato bello lavorare sul personaggio e dare voce al suo sentirsi ancora giovane"
Non può negare che le donne mature si sentano più fragili e invisibili:
"Indubbiamente. I modelli sociali e il contesto influiscono sul nostro modo di vivere la maturità. Ma questo film racconta un percorso interiore che porta alla consapevolezza"
Lei non teme l'età?:
"Non è facile da accettare, eppure non vorrei mai tornare indietro! Mi sono finalmente liberata dalle paure che avevo. Trovo che nella maturità ci sia una grande bellezza, che non è quella esteriore, ma è perfino più potente: una forza spirituale che è al tempo stesso, la capacità di lasciarsi andare alla vita senza controllarne ogni aspetto"
La celebrità non la fa sentire meno libera? Non vorrebbe girare inosservata?
"Ma no, vado a fare la spesa senza neanche pensarci. E se non ci pensi tu, non ci pensano neppure gli altri. Se mettessi gli occhialoni neri mi noterebbero molto di più".
Lei usa Instagram: le piace condividere momenti della sua vita?:
"Mi diverte molto. Per me è sempre stato importante comunicare, fin da ragazzina, e questo è solo un modo nuovo di farlo. Posto di tutto quando ne ho voglia, dall'abito che mi piace alle mie opinioni politiche"
Ha una serenità e una saggezza invidiabili. Dai libri e dai film si impara molto?
"Macché! E' dall'esperienza e dal lavoro su noi stessi che impariamo, ci evolviamo, capiamo come gestire le emozioni"
In amore, con gli anni, si diventa più ragionevoli?
"Non si può essere ragionevoli in amore, scherza? Vogliamo essere emozionati, conquistati. Però penso che dovremmo essere capaci di non amare solo il marito, i figli, ma più persone possibile. Dovremmo amare persino le nostre paure"
Le sue quali sono, oggi?
"Quella di lavorare troppo, di non avere abbastanza tempo per me, per ricentrarmi e per meditare. Ma non riesco a prendermelo, e non perché sia bulimica di lavoro: qualcosa mi spinge a essere il più attiva possibile. E' un'urgenza. Potrà suonare presuntuoso, ma come essere umano sento la responsabilità di evolvere, di imparare. Di seguire quello che mi fa crescere e battere il cuore"
La redazione
Fonte: Valeria Vignale, Juliette Binoche: 'A 55 anni mi sento finalmente libera', in "Donna Moderna", 13 Giugno 2019, Anno XXXII, n. 26 (http://donnamoderna.com)
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