COCO AVANT CHANEL - L'AMORE PRIMA DEL MITO - INTERVISTA all'attore ALESSANDRO NIVOLA
9/05/2009 -
Come è stato coinvolto nel progetto?
ALESSANDRO NIVOLA: "Sono nato negli Stati Uniti, da padre italiano e madre americana. Sono cresciuto con questa doppia identità e ho sempre lavorato sia negli States che in Europa. Il mio agente non sapeva che parlo francese, ma quando si è presentato questo ruolo me ne ha parlato. Prima di saperlo, avevo fatto degli screen tests con la nostra ragazza alla pari franco-marocchina. Li ho inviati via internet; Anne li ha guardati; e il giorno dopo ero su un aereo per venire a incontrarla. La mia avventura è iniziata così. In genere detesto
avere la sensazione di perdere il controllo, ma nello stesso tempo mi piace l’idea del pericolo e questa volta non vedevo l’ora! Nelle prime settimane di lavorazione sono stato preda di una sorta di continua allucinazione. Ero l’unico straniero sul set e combattevo come un forsennato con una lingua che non era la mia".
Come è stato lavorare con Anne Fontaine?
ALESSANDRO NIVOLA: "Anne ama veramente gli attori, ma ha un modo incredibilmente diretto di approcciarsi alle cose e agli individui. Non indossa guanti di velluto, va dritta al punto e succedono cose strane, perché quando le piace qualcosa non ci sono dubbi; e se qualcosa non le piace non si perde tempo. Sai come stanno le cose e come farle andare bene. E’ molto precisa nelle sue richieste. Con Anne, non si deve essere prudenti, non ci sono giri di parole e questo è molto bello".
Ci parli del suo personaggio: quali erano le sue motivazioni e le sue preoccupazioni?
ALESSANDRO NIVOLA: "Quando ho letto la sceneggiatura, mi ha colpito il fatto che, a differenza dei classici film storici come quelli che avevo girato, dove un uomo seduce una donna e poi sposa un’altra, qui la storia inizia dove in genere gli altri finiscono. Il rapporto tra Coco e Boy può essere finalmente libero dalle convenzioni sociali. E Boy può aiutarla a diventare la donna che è, come nessuno uomo ha mai fatto o farebbe. Questo approccio è ardito, perché quello che il pubblico potrebbe trovare frustrante è anche ciò che libera la loro relazione, la rende vitale, offre tante possibilità. Questo comprende la vita di ogni giorno, che paradossalmente diventa concreta solo da qui in poi".
Il personaggio non cerca di essere simpatico ed è questa la sua forza
ALESSANDRO NIVOLA: "I due personaggi maschili sono abbastanza ambigui. Balsan è un aristocratico frivolo, che non sembra interessarsi affatto a Coco. La considera un passatempo, la trova divertente, ma alla fine capiamo che è molto innamorato. Ma, ovviamente, è troppo tardi. Anche Boy, malgrado sia follemente innamorato di lei e la comprenda perché sono tutti e due di umili origini, è un uomo del suo tempo. E’ diventato un ricco e ha avuto successo, ma è assolutamente incapace di liberarsi delle convenzioni sociali, che spiegano il suo matrimonio di convenienza. Da questo punto di vista, è un inetto. Sono due personaggi con tante sfaccettature e il film non ha paura di mostrare le loro debolezze".
Conosceva Audrey come attrice?
ALESSANDRO NIVOLA: "Ovviamente sì. Ma è sorprendente quanto sia l’opposto di come appare. La immagini fragile, come un uccellino, mentre in realtà è molto forte; ha un lato diretto e affettuoso. E’ stato facile lavorare con lei e poiché si è trovata nella mia stessa situazione, cioè recitare in una lingua diversa dalla propria, abbiamo simpatizzato subito. E’ una bella persona".
LA REDAZIONE
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