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7 UOMINI A MOLLO
Già campione di incassi in Francia, questa divertente commedia in stile Full Monty dimostrerà che le imprese impossibili non esistono - Dal 20 Dicembre
"'7 uomini a mollo' è il primo film che realizzo da solo come regista. Mi ero già cimentato nella regia con progetti a più mani ma ero da tempo alla ricerca di un argomento che, parlandomi dritto al cuore, mi spingesse a dirigere in solitaria. Curiosamente, il momento giusto è arrivato grazie a una storia che più collettiva non si può: in scena, vi sono almeno 10 tra attori e attrici costantemente al centro dell'attenzione. Sono occorsi ben cinque anni prima che il progetto vedesse la luce. A dir il vero, ne ho iniziato a scrivere la sceneggiatura molto tempo prima... La mia idea di partenza è stata quella di raccontare la stanchezza (o forse la depressione latente) che intravedo negli individui della mia generazione e più in generale in tutta la Francia. La razza umana, quella in cui ci ritroviamo intrappolati indipendentemente dalla nostra volontà, è di per sé individualista e dimentica il senso del collettivo, della spinta e dell'apprezzamento altrui. Avevo già notato questa tendenza frequentando un circolo di alcolisti anonimi per prepararmi a un ruolo da alcolizzato come attore. Rimasi stupito allora dal calore, dal dialogo, dal sostegno e dall'assenza di alcun giudizio morale tra i partecipanti: in un'epoca in cui i mass media e i social spingono ad avere un giudizio e un'opinione su tutto, ho amato quella sensazione di riservatezza che circondava la condivisione delle storie. Da questo spunto era già partita la sceneggiatura quando il mio amico Hugo Selignac mi ha suggerito di vedere un documentario su un gruppo di uomini svedesi alle prese con il nuoto sincronizzato. Dopo averlo fatto, avevo la mia storia su un gruppo di uomini più o meno disincantati che cercano un'occasione di rivalsa per i loro sogni infranti".
Il regista e co sceneggiatore Gilles Lellouche
Galleria Fotografica:
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